Charlie Hebdo: la Turchia blocca le immagini di Maometto su Facebook
Riporta Reuters, citando i media turchi, che la giustizia turca ha ordinato a Facebook di bloccare alcune pagine che insultano il profeta Maometto. L'ordine è partito da Golbasi, vicino ad Ankara: in caso contrario la minaccia è quella di impedire l'accesso al social network dal suolo turco.
Non si tratta del primo caso di "intervento": il quotidiano Cumhuriyet è sotto inchiesta perché ha pubblicato la prima copertina di Charlie Hebdo dopo gli attentati.
Recentemente il Governo turco ha votato una legge che permette al Primo Ministro di bloccare una pagina o un sito internet senza il consenso del tribunale. Il quotidiano Hürriyet fa sapere che la Direzione delle Telecomunicazioni (TIB) sarà obbligata a bloccare qualcunque contenuto che "minaccia la sicurezza nazionale e l'ordine pubblico", riporta il settimanale Zaman.
Commenti all'articolo
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Di GeriSteve (---.---.---.37) 27 gennaio 2015 17:34
La questione è sempre la stessa: i fondamentalisti di ogni religione sono incapaci di relativizzare e vedono a fondamento delle relazioni civili la loro particolare religione, che diviene una "stupidissima religione" nel momento in cui è una religione imposta ai non credenti.
Dovrebbe essere chiaro che il precetto -se davvero esiste- di non rappresentare Maometto vale per i mussulmani e non vale per gli altri, per cui non c’è nessuna offesa se chi rappresenta Maometto non è un mussulmano. Se invece lo è, dovrebbe comunque essere una questione personale fra lui e Allah che non dovrebbe riguardare un altro mussulmano.
Sembra che molti mussulmani non siano in grado di capirlo, e anche certi cristiani. Invece ebrei, buddisti, induisti... almeno al giorno d’oggi, non hanno di queste stupide pretese: non è vero che tutte le religioni sono uguali: alcune sono proprio peggiori.
GeriSteve
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