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Champions League: Cska-Inter 2-3

Seconda vittoria consecutiva per l'Inter targata Ranieri. Ne fanno le spese, nel secondo turno di Champions League, i russi del Cska Mosca, beffati da Zarate dopo che erano riusciti a pareggiare il doppio vantaggio siglato da Lucio e Pazzini

Sono in vena di confessioni. Ho seguito la partita su Rojadirecta. Forza maggiore. Basta che faccia la pipì un gatto e il segnale di Mediaset Premium va a farsi benedire, tra gli insulti irripetibili contro l’azienda e il suo proprietario che possono uscire dalla bocca di un abbonato “tradito”. Come se B. non avesse già problemi a sufficienza, ci si mette anche il maltempo. Roba da chiedere un consulto astrologico per capire che razza di pianeta stia vigliaccamente occupando la casa del suo segno zodiacale.

Il buon Ranieri, invece, sta attraversando un periodo di grazia. Non siamo ancora al tanto decantato “culo di Sacchi”, ma per l’allenatore testaccino non butta niente male. Due partite, due vittorie. Questa poteva essere meno sofferta, se solo l’Inter fosse riuscita a chiudere il primo tempo col doppio vantaggio. Ci ha pensato Samuel ad alimentare un minimo di suspense in un match che rischiava di diventare noiosissimo, grazie ad un intervento falloso abbastanza inutile, al limite dell’area, dal quale è scaturita in pieno recupero la bella punizione di Dzagoev, il migliore dei suoi. Prima, il terrificante uno-due nerazzurro: piatto di Lucio al 6’ sul corner calciato da Alvarez; gol facile di Pazzini al 23’ (assist di Nagatomo). Inter padrona del campo, disegnata con un 4-3-1-2 nel quale Alvarez ha fatto le veci di Sneijder con alterne fortune. Molto bene la cerniera di centrocampo: Zanetti, prezioso; Cambiasso, quello vero, non la controfigura da passeggio vista con Gasperini; Obi con buona personalità. Tra le due segnature, Gabulov ha evitato il tracollo neutralizzando Obi e Milito, mentre è passata mezz’ora prima che Julio Cesar sporcasse i guanti per deviare in angolo il bolide di Dzagoev.

Nella ripresa, il nuovo entrato Zarate e Alvarez non hanno saputo chiudere la partita e l’Inter è stata punita al 77’ con un rasoterra dal limite dell’area, complice Lucio che si è limitato a contemplare le treccine blu elettrico di Vagner Love senza tentare di soffiargli il pallone. Neanche il tempo di esultare e Zarate ha siglato il gol che rimette i nerazzurri in carreggiata anche in Europa.

Per tutta la partita, voci e applausi in sottofondo, in uno stadio semideserto, hanno fatto venire il dubbio che in Russia mutuino il metodo delle risate registrate nei telefilm americani. A meno che in tifosi non fossero tutti nascosti dietro le telecamere.

 

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