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Catania: in quaranticinque artefici del collasso

CATANIA: La “rassegna” dei quarantacinque…. in fila per sei con il resto di tre.
 
* Città :
CATANIA
 
* Caratteristiche socio-ambientali, politiche:
Ridente, giocosa e faccendiera città di 300.000 abitanti, sita alle falde dell’Etna - il vulcano Kilimangiaro d’Europa –, a pochi passi dai marini emblemi lanciati da Polifemo. Con, purtroppo, allocati robusti e perseveranti siti illegali e mafiosi.
 
* Simbolo storico:
L’elefante, detto u liotru. Guarda silenziosamente le nefandezze consumate, assiso sul suo “trono”, sito davanti al Palazzo di Città.
 
* Condizioni politiche locali:
La città, a far data anno 2000, è caratterizzata da una rilevante strapotere elettorale dei partiti della destra (alle ultime elezioni comunali del giugno c.a. le varie formazioni alleate od ex hanno raggiunto quota 80%). Il Sindaco più longevo (a carattere continuo, dal 2000 all’inizio del 2008) di questa ultima fase storica (…almeno dallo sbarco dei liberatori anglo americani) è Umberto Scapagnini, notoriamente conosciuto a livello nazionale come il medico personale di Berlusconi.
 
* Caratteristiche finanziarie del Comune:
Quasi 1200 milioni di euro di deficit cronico – un dissesto di fatto -, in grandissima parte accumulato a far anno di grazia 2000, tutto compreso, ivi i tanti pinzilli e pinzillacchere consumati/e: incluso debiti delle varie società partecipate, lussi e godimenti vari, debiti fuori bilancio e mutui di vario tipo e genere. Si escludono ancora le quote economiche, enormi, stante le voci circolanti nelle segrete del Palazzo, relative agli “effetti speciali” - la mobilità cittadina è giornalmente tutta una perenne ed avvelenante “coda” - provocati dalle miracolose azioni del sindaco, nominato anni addietro da Berlusconi commissario straordinario per l’emergenza Traffico.
 
* Contrassegni urbani ricorrenti:
Ripetute e vaste mancanze dell’illuminazione pubblica nei quartieri della città… stile medioevo, con giusto criterio democratico di rotazione territoriale. Strade urbane disselciate, piene di fosse, buche a mo di voragine, disarticolati dislivelli di vario tipo e genere, in dimensione, spessore e profondità. Pessima vivibilità, nelle date condizioni imposte: sociali, economiche, civili ed ambientali.
Tant’è. La “ridente” città si trova al 101° posto su 103 – capoluoghi - nel confronto annuo relativo all’ Ecosistema urbano, redatto e pubblicato in collaborazione tra Legambiente e il “Sole 24 ore”.
 
* Segni caratteristici operati dai potenti:
U vasa vasa. Il bacio nelle guance, nelle mani….o in altro “segreto umano luogo”. Si veda, giusto per esempio, il baciamano effettuato dall’ex sindaco Scapagnini a Berlusconi (in visita elettorale a Catania), pochi anni addietro, nell’aula del Palazzo ove si effettuava la seduta congiunta dei consiglieri comunali, provinciali e rappresentanti territoriali delle varie deputazioni locali.
 
* Debito pro capite per ciascuno residente:
4000 euro; già a partire dal cittadino ancora neonato in culla, a cui viene affidata una bella imposta dote.
 
* Finanziamenti straordinari del Governo in carica:
Una lauta mancia, stile “vasa-vasa”, è stata elargita al Comune in data 30 settembre, per cercare di tamponate le rabbie popolari di migliaia di lavoratori addetti a servizi comunali ( ai primi posti della lunga lista i delegati alla spazzatura cittadina e alle cooperative di assistenza sociale) che da parecchi mesi non hanno pagati i salari mensili. Sono stati donati 140 milioni di euro, stornati dal Fas, Fondo statale per le aree svantaggiate, già preventivati per realizzare in città primarie strutture infrastrutturali. L’elargizione, extra-speciale che premia gli allegri spendaccioni, ha già sollevato moltissime contrarietà e le ire di molti rappresentanti istituzionali locali ( comunali, provinciali, regionali). Dalle Alpi a Capo Passero.
 
* Struttura dell’informazione:
Largamente monolitica nell’avere appoggiato e decantato i “pregi” operativi manifestati dall’amministrazione comunale nel corso del “regno dorato” dei governanti locali. La fattezza, nel controllo di fatto degli strumenti video e cartacei, è di reale monopolio.
 
* Luogo di chiamata dei “quarantacinque”:
Tribunale, altrimenti detto Palazzo di Giustizia, sito in p.za Verga; piazza che si voleva sventrare per fare spazio ad un lussuoso cementizio parcheggio multipiano).

* Reati contestati agli indagati:
Vicende, nessi e connessi attinenti il disastro finanziario della città, altrimenti detto “superbuco nel bilancio comunale”.

* Richiamati alle “armi della legalità e della democrazia”:
A parte l’ex sindaco Umberto Scapagnini (già di recente condannato a due anni e sei mesi di reclusione, per l’illecito pagamento ai dipendenti comunali del cosiddetto “contributo cenere”, provocato dall’Etna-“Kilimangiaro”, a pochissimi giorni dalle elezioni comunali del 2005), in stragrandissima parte sono persone che hanno ricoperto incarico di assessore... ma non solo; in diversi sono stati o sono deputati nazionali, senatori o deputati regionali. Così come pubblicati dagli organi di informazione locali:
 
Vincenzo Castorina, Roberto Giordano, Eugenia Messina, Giuseppe Arena, Mario Brancato, Francesco Bruno, Francesco Caruso, Santo Castiglione, Giancarlo ( Rosario) D’Agata, Orazio D’Antoni, Antonino D’Asero, Mario De Felice, Ignazio De Mauro, Paolo Di Caro, Salvatore Di Gregorio, Filippo Drago, Fabio Fatuzzo, Ilario Floresta, Marco Forzose, Alessandro Gaglio, Filippo Grasso, Silvana Grasso, Francesco Gueli, Stefania Gulino, Poalo Italia, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Angelo Moschetto, Giovanni Musumeci, Nello Musumeci, Antonino Nicotra, Vincenzo Oliva, Benito Paolone, Angelo Rosano, Domenico Rotella, Salvatore Santamaria, Gaetano Sardo, Antonio Scavone, Elita Schillaci, Giuseppe Siciliano, Nino Strano, Gaetano Tafuri, Gianni Vasta, Giuseppe Zappalà.
 
 
Gran lavorio di “sciabole” per la nutritissima truppa di avvocati all’uopo assunti per vicende che hanno determinato enormi sofferenze per i cittadini catanesi, che hanno patito e patiscono le conseguenze tragiche e nefande degli enormi e stratosferici “buchi finanziari” in atto.

Auguri vivissimi alla città, con la speranza che i grandissimi danni provocati siano direttamente rimborsati dai responsabili ( trattansi di quasi 1200 milioni di euro... quello ufficialmente scoperto ad ora) della più grande catastrofe nella storia cittadina.

 

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