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Caso Mills, il declino della libertà di stampa e il sindacato dei giornalisti europei

I giudici hanno condannato l’avvocato David Mills per corruzione in atti giudiziari per conto di Berlusconi e della Fininvest. Nella sentenza, depositata oggi a Milano, si legge che Mills ha agito come falso testimone nel processo che ha coinvolto il cavaliere per le tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian per “consentire a Silvio Berlusconi e alla Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni finanziarie illecite compiute fino a quella data”. La condanna per Mills è di quattro anni e sei mesi mentre Berlusconi è salvo grazie al “lodo Alfano” che garantisce l’immunità alle alte cariche dello Stato; il processo a suo carico è quindi sospeso in attesa che la Corte Costituzionale decida sulla legittimità del Lodo stesso.
 
Per quanto riguarda la libertà di stampa, il sindacato dei giornalisti europei ha messo sotto osservazione l’Italia e ha votato due mozioni: la prima sul conflitto di interessi per quanto riguarda il “polo RaiSet” e le nomine Rai svoltesi in casa del proprietario di Mediaset; la seconda per esprimere preoccupazione sul disegno di legge sulle intercettazioni in Italia; inoltre ha dichiarato di sostenere qualunque iniziativa che la Federazione della stampa italiana intraprenderà in sede comunitaria. Insomma, un altro allarme estero dopo quello di “Freedom House” e dopo il premio per la libertà di stampa ricevuto da Marco Travaglio da parte dell’Associazione dei giornalisti tedeschi perché servisse – come ha detto Konken, presidente della stampa tedesca – “da incoraggiamento affinché i giornalisti italiani continuino ad esercitare la loro funzione di critica e non si facciano intimidire…”
 
Tirando le fila sono legittime tre domande:
Se questo fosse un paese normale con un’informazione libera, il premier Berlusconi avrebbe potuto salvarsi da un processo grazie ad una legge fabbricata ad hoc dalla sua maggioranza?

 
Il presidente, presunto corruttore, non sarebbe stato costretto subito a dimettersi a causa dell’opinione pubblica inferocita?
 
E soprattutto, in Italia esiste ancora “l’opinione pubblica”?
 
 
 
Per approfondimenti sulla libertà di stampa e il sindacato europeo rimando qui

Commenti all'articolo

  • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 20 maggio 2009 17:43

      bell’articolo.
     pero’, cara Gloria, c’e’ un errore. Quell’orrendo psico nano, calvo, pedofilo, pidiusta, maschilista sessista, bigamo, speculatore, evasore fiscale, in altre parole quell’ignobile vergogna che ci comanda e che usurpa la carica di presidente NON e’ un "presunto corruttore", come tu hai scritto, bensi’ un corruttore tout court.

     Nella motivazione alla sentenza che ha condannato a oltre 4 anni di galera il sodale del nano di Arcore (Mills) i giudici (ovviamente "comunisti") scrivono testualmente che "Berlusconi ha corrotto Mills".

     Questo escremento umano, che solo un popolo sempre piu’ ignorante, depravato e senza futuro poteva votare, che usurpa la piu’ importante magistratura dell’esecutivo italiano, e’ , nelle parole dei giudici un CORRUTTORE: C-O-R-R-U-T-T-O-R-E.
     Un corruttore intoccabile, ma non per questo meno criminale. E’, in altre parole, un delinquente.

     Il nano di Arcore e’ uno che paga per ottenere cio’ che vuole.

    Del resto per lui lo stato e’ come un’azienda e le aziende, si sa, non sono modelli di democrazia.
     In azienda vige il motto: "sono piu’ ricco di te e allora ti rompo il c..lo". Questo e’ il capitalismo.
     Adesso abbiamo portato al potere chi usa tale spregevole paradigma come arte di governo. Di cosa ci stupiamo?

     Quindi, bell’articolo, ma non facciamoci distrarre dalla propaganda di regime: l’orrendo nano si e’ fatto delle spregevoli leggi che lo rendono intoccabile, quello schifoso. Quindi NON e’ processabile. Ma da cio’ sarebbe un sillogismo errato farne discendere che non sarebbe un corruttore.

     Dignitas delinquentis peccatum auget? Non in Italia. Non nel caso del nano piu’ amato dai tele-utOnti Raiset. 
     sic...
     berlusconi e’ un corruttore: la sentenza dei giudici di Milano nel processo Mills lo testimonia, visto che per esserci un corrotto (Mills) ci dev’essere un corruttore (il nano).
     Che quello schifoso corruttore non sia processabile non significa che non sia un corruttore. Significa solo che l’Italia e’ un paese di merda, sempre piu’ di merda. Senza speranza.

     italia: modello Turkmenistan.
     
     comunque bell’articolo.

    saluti.


  • Di Gloria Esposito (---.---.---.179) 20 maggio 2009 18:30

    In realtà hai ragione:volevo sembrare più solo più "giusta" visto che purtroppo Berlusconi non ha ricevuto un processo.
    Grazie mille per il commento;)
    Tanti saluti!
    Gloria

  • Di mauro bonaccorso (---.---.---.51) 20 maggio 2009 19:54
     
    E’ sempre un piacere ritrovarsi con gli amici a condividere pensieri e idee. Sono poco originale nel reiterare la mia posizione rispetto alla precisazione di Maurizio che ha colto la tua “piccola” imprecisione di cui condivido in pieno la portata.
    Colgo l’occasione per salutare entrambi con rinnovata stima e, senza polemizzare, per affacciarmi a questa finestra informativa senza dovermi pentire di assaporarne il panorama.
    Complimenti.
    Ciao
    Mauro
     
  • Di Gloria Esposito (---.---.---.179) 20 maggio 2009 20:20

    Mi siete mancati entrambi con la vostra personalità e le vostre idee.
    Bentornati:) e come al solito, grazie di avermi letta.
    Tanti saluti,
    Gloria

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