Caso Genchi e le intercettazioni

Menzogne di Stato.
Gioacchino Genchi è un galantuomo. Persona seria, onesta e competente.
Non ha creato nessun archivio segreto. Non ha mai eseguito alcuna intercettazione. Il suo lavoro al servizio delle procure di mezza Italia è quello di incrociare i dati dei tabulati telefonici. Questo ha sempre fatto nella sua vita contribuendo ad accertare la verità, con il suo metodo e la sua intelligenza investigativa, sulle stragi di mafia, su tantissimi omicidi e casi di malaffare.
Adesso è sotto attacco incrociato. I maggiordomi del Nuovo Ordine lo azzannano senza tregua. Settori interessati dell’opposizione pure. Inventano montagne di falsità. Strumentalizzano le menzogne create sul suo conto per giustificare le vergognose leggi limita-intercettazioni che stanno vomitando. Non solo.
Genchi deve essere punito per aver colaborato lealmente alle indagini di De Magistris. Deve essere fermato. Genchi è arrivato troppo vicino alla verità sulle stragi del 92’. Alla luce delle nuove rivelazioni di Massimo Ciancimino è meglio toglierlo di mezzo. Bloccarlo. Troppo pericoloso.
Questo scopre davvero gli assassini.
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