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 Home page > Tribuna Libera > Capezzone e la politica delle minacce

Capezzone e la politica delle minacce

Ieri sera rientrando a casa ho ascoltato la trasmissione "La Zanzara" su Radio 24 e mi è mancato pochissimo dal telefonare per dire la mia opinione, ma un ascoltatore mi ha preceduto e ha calmato i miei bollori con le sue dichiarazioni.

Mi ha colpito molto questa telefonata di un ascoltatore che con candore e garbo ha dichiarato, con Capezzone in studio, di aver provato un leggero piacere nell'apprendere la notizia del pestaggio dell'Onorevole.

Il coro di voci che si sono levate lo hanno in un primo momento fatto passare da fascista e terrorista, il cronista però ha provato a proseguire con l'indagine che porta una persona ad esprimersi in questi termini, probabilmente perché il garbo era contraddittorio con i contenuti. L'onorevole Capezzone era piccolo e aggressivo come al solito e pareva, lui sì, l'eversivo.

Non mi interessa approfondire molto la questione, Capezzone è un personaggio per il quale non ho nessun interesse e già parlarne mi crea disturbo.

Vorrei invece soffermarmi sul fatto che di lì a poco molti messaggi sono arrivati sottolineando con altrettanto candore che volente o nolente quella stessa sensazione, dapprima repressa e paurosa era comune a molti.

A mio parere non possiamo non analizzare per un attimo i sentimenti di molte persone; uso un paragone che non è nemmeno associabile ai fatti di oggi. quello del Nazismo e delle sue opere: non mi spaventa la figura di Hitler mi preoccupa che milioni di persone abbiano fatto le cose che il gerarca aveva immaginato.

E' così che il GF privo di contenuti va studiato perché muove masse e denari eppur privo di qualsiasi valore intrinseco.

Il politico, il grande imprenditore, il funzionario fanno delle scelte, condizionano anche loro malgrado la vita di migliaia di persone. Una scelta porta sul lastrico famiglie, ne premia altre, provoca disastri e suicidi, talvolta omicidi di stato.

Mi domando quale mezzo abbia un padre che ha visto morire la propria figlia a causa di leggi ingiuste che non hanno punito uno stupratore e lo hanno rimesso in libertà? Quale accesso alla giustizia? 

In politica il non fare è di per sé motivo scatenante di dolore a molti.

Trovo davvero curioso che la violenza perpetrata "democraticamente" e con il favore degli amici sia libertà di espressione e anche il semplice scatto d'ira del solitario vendicatore di se stesso, di chi cerca ancora una ragione per vivere sia terrorismo bello e buono.

Dovremo discutere molto del controllo del potere, noi votiamo e poi sappiamo le cose sempre in maniera distorta, sempre sul gossip e mai sui contenuti.

La deplorevole organizzazione di chi si muove chiedendo conto ai nostri burrattini può avere partenze errate, può usare mezzi incongrui, rappresenta però una piccolissima parte di persone che chiedono conto delle nostre cose.

Deploriamo la violenza ma valutiamo la reciprocità.

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.174) 30 ottobre 2010 23:30
    alessandro tantussi

    Conordo. A prescindere dalla vittima. E’ un po’ come il discorso delle uova lanciate contro le sedi sindacali, si dice: <<ma sono solo uova>>. Se poi qualcuno spara anche un petrado ad alzo zero, si dice <<era solo un fischione>>. Mi sovviene una scena in cui Don Cammillo stava per sparare una schioppettata verso il lato B di una sotenitrice di Peppone sostenendo si trattasse di pallini piccoli, o la critica moderata ai "compagni che sbagliano" degli anni settanta.
    Non enfatizziamo la gravità di uno schiaffo, può anche scappare, non stracciamoci le vesti. Ma arrivare a provare un brivido di soddisfazione, quello si che preoccupa e molto. Occhio però, sempre di violenza si tratta. A Roma un ragazzo ha tirato un pugno ad una signora rumena. In fondo si trattava solo di un pugno... Sta di fatto che la signora è deceduta

  • Di paolo (---.---.---.66) 31 ottobre 2010 19:26

    Alessandro , un pugno ad una signora e’ un fatto di inaudita’ gravita’ a prescindere dalle tragiche conseguenze . Un pugno a Capezzone e’ un’atto liberatorio che esorcizza cose 

    ben piu’ gravi che molti , molti italiani vorrebbero fargli .
    Io comunque avrei optato per un bel calcio nel sedere , molto piu’ espressivo e con conseguenze meno gravi anche se devo dire che non mi e’ sembrato un pugno 
    particolarmente devastante dal momento che il nostro era gia’ bello e pronto in tv a 
    sparacchiare le idiozie che soltanto un liberale,liberista ,libertario doc come lui riesce a produrre nel giro di pochi secondi .
    Piuttosto e’ Capezzone che induce in tentazione e pertanto andrebbe evitato di esporlo alla portata di molti beneintenzionati . 
    Sta’ a vedere che adesso mi becco una istigazione alla violenza tipo lancio di statuine.... , magari raffiguranti il duomo di Milano ..... brigate rosse ...
    Prendiamola per quello che e’ , un fatto da deplorare , e speriamo che tutti i Capezzoni di questo mondo diventino una minoranza .

    paolo
     
    • Di PAOLO (---.---.---.175) 6 settembre 2019 17:23

      sarà che son Paolo anche io ….concordo in pieno: ogni Italiano dovrebbe dare un calcio nel sedere a Capezzone. Forse si ricorderà che le battute le facciamo noi al bar, lui come tutte le figure politiche non dovrebbe

      e poi...a proposito di provocazione … Zidane e la sua famosa testata …. è stata sanzionata la provocazione, non la testata … Capezzone … sta attento alle testate!

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