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Campobasso: Associazioni e Movimenti in piazza contro la decisione di riaprire il centro al traffico

In materia di ambiente e di politiche di mobilità cittadina a Campobasso gli amministratori hanno fatto orecchie da mercante, ritenendolo l’ultimo dei loro problemi, quando invece la vivibilità di un luogo è il presupposto fondamentale per creare e progettare qualsiasi attività, turistica, artistica, culturale, commerciale.

In questo periodo le problematiche nazionali sembrano sempre più far emergere discrepanze significative tra chi amministra la cosa pubblica e le volontà dei cittadini. A partire dall’eclatante caso della TAV, progetto che la gran parte della popolazione residente in Val di Susa non vuole, in tante altre realtà locali, piccole o grandi che siano, le tematiche ambientali e della mobilità cittadina stanno diventando una dolorosa spina nel fianco per gli amministratori locali che non sempre hanno mostrato la giusta attenzione per le proposte e i desideri della gente che sono chiamati a governare.

Un caso significativo in tal senso è quello che si sta verificando a Campobasso, dove la giunta comunale, eletta a furor di popolo con una maggioranza schiacciante poco più di due anni orsono, sembra in preda ad un avvitamento concentrico su se stessa, non riuscendo a proporre un sistema di città nuovo così come aveva promesso in campagna elettorale. Quello che sindaco e maggioranza sono riusciti ad inventarsi in questi ultimi mesi non ha mancato di rivelarsi un vero e proprio boomerang per la credibilità della loro azione politica e amministrativa. In particolar modo, in queste ultime settimane sta tenendo banco la decisione di riaprire il centro della città al traffico, nella convinzione che così facendo il comemrcio di quella parte della città possa risentirne positivamente.

Associazioni ambientaliste e movimenti si sono schierati compatti contro tale proposta che riconsegnerebbe all’inquinamento e al caos una parte storica di Campobasso che invece andrebbe maggiormanete tutelata e valorizzata. Per far sentire alto il proprio dissenso in materia, sabato 3 marzo, in Piazza Pepe c’è stato un raduno popolare al quale hanno partecipato tutti coloro che non vogliono lasciar cadere nel silenzio, come troppo spesso accade, le decisioni dei politici di turno che appaiono sordi al volere cittadino e popolare. Per loro, qualunque proposta sembra diventare solo una questione che sfida i propri principi personali, restando convinti di operare per il ben di non si capisce bene chi o cosa, visto che la città ha chiaramente espresso parere contrario.

In materia di ambiente e di politiche di mobilità cittadina non solo Campobasso ma diverse città e regioni hanno fatto orecchie da mercante, ritenendolo l’ultimo dei loro problemi, quando invece la vivibilità di un luogo è il presupposto fondamentale per creare e progettare qualsiasi attività, turistica, artistica, culturale, commerciale.

La sosta più o meno selvaggia da autorizzare in un centro storico non solo non produce risultati concreti apprezzabili in nessuno dei settori sopraelencati, altrimenti ovunque in Italia e nel mondo avrebbero adottato una tale panacea soprattutto in tempi di crisi, ma interferisce con la qualità della vita che disperatamente i cittadini ovunque chiedono che venga rispettata. Invece, è questa è la cosa davvero più preoccupante, si sventola il fantasma della crisi e dell’emergenza per rendere palusibile qualunque decisone da voler far ingoiare ai cittadini. Un modello, ovvero quello del governo centrale, che dal grande si propaga ai piccoli, ovvero alle amministrazioni locali, alle quali non pare vero di poter trovare una sponda così autorevole alle proprie mancanze progettuali.

Perché tutto quello che manca per studiare a Campobasso una nuova mobilità preservando i valori ambientali e storici della città è proprio questo, una capacità progettuale concreta e non tutta buttata nel politichese. Per avercela bisognerebbe avere delle competenze ma soprattutto la capacità di fare politica e amministrare realmente per la gente e non pensando a cosa è meglio fare per prendere una manciata di voti in più alle prossime elezioni.

Nella foto: Piazza Pepe, storico centro cittadino, riaperta al traffico.

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