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Calearo cede alle polemiche: "Mi dimetto"

La triste storia politica di Massimo Calearo (a destra nella foto) sta (forse) per giungere al termine. Dopo una lunga trafila di aspre polemiche causate dalle molteplici affermazioni scandalose dell'ex deputato pd giunge infatti la sua ultima parola: "Mi dimetterò presto, torno a fare l'imprenditore". Staremo a vedere.

Il deputato di Popolo e Territorio Massimo Calearo, un tempo pupillo di Veltroni che lo candidò nel 2008 come capolista del Partito Democratico nella circoscrizione "Veneto I", facendogli ottenere così una poltrona alla Camera nelle file del PD, ha dichiarato al programma televisivo di Maurizio Belpietro "La telefonata" di volersi dimettere: "La mia intenzione è di dimettermi. Ho preso contatti con il mio capogruppo, la settimana prossima o già in questa chiarisco con lui e poi vado a casa".

La decisione è apparsa inevitabile dopo le aspre polemiche suscitate dalle scandalose dichiarazioni del parlamentare al programma radiofonico "La Zanzara" in onda su Radio 24 venerdì scorso: "Dalla fine dell'anno scorso sono andato in Parlamento soltanto tre volte" - aveva detto durante l'intervista -"Credo che in questo momento di profonda crisi, invece di andare a premere un pulsante sia meglio restare a casa a fare l'imprenditore. Il mio voto non serve a niente", poi aveva aggiunto: "Fino a novembre mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più".

Rinunciare però al lauto stipendio di deputato pareva una mossa un po' troppo azzardata: "Dimissioni? No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista". Dunque un atto di eroismo. E chi sarebbe questo pericoloso comunista da cui coraggiosamente Calearo voleva proteggere il popolo italiano? L'ex deputato dell'Ulivo Andrea Colasio, attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Padova, il quale ha prontamente replicato: "Altro che filo-castrista, per me parla la mia storia. Calearo? Sto pensando di querelarlo". Per chi voglia farsi un'idea della storia politica dell'assessore rimandiamo al suo sito ufficiale.

Ma torniamo all'intervista radiofonica. La conversazione si fa più intima, bando ai formalismi, arriva la confessione: "Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese" - e dulcis in fundo - "La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no".

Ecco dunque che (comprensibilmente) è scoppiata la polemica: c'è chi se la prende con Veltroni, reo di aver appoggiato inizialmente il deputato (è il caso del giornalista Gennaro Carotenuto che ha lanciato su Twitter l'hashtag #veltroniscusatipercalearo, suscitando l'immediata reazione dell'ex sindaco di Roma: "Calearo ha dimostrato di essere una persona orrenda. Quando il Pd, all'unanimità lo candidò sembrava una persona diversa. La politica fa perdere la testa a molta gente"), chi invece, come il deputato Pd Guglielmo Vaccaro ha deciso di lanciare e attivare a sue spese il sito internet Boicottacalearo "con l’elenco dei clienti delle sue aziende e l’invito a non comprare i prodotti delle marche che installano componenti prodotti dalle sue industrie".

Oggi, infine, la resa ai microfoni di Belpietro: "C'è stato un grande malinteso venerdì durante una trasmissione radiofonica su mie frasi dette probabilmente in maniera goliardica. Le frasi vanno contestualizzate", precisa Calearo e poi spiega i motivi del suo assenteismo in Parlamento: "Da Natale non sono andato in Parlamento perché ho assistito mia moglie che purtroppo è morta il 19 marzo e le tre volte che sono andato a Roma mi sono sentito molto a disagio dopo aver passato le notti in ospedale e le giornate in azienda a fare l'imprenditore".

Così l'ex "consulente" di Berlusconi, tristemente noto anche per le uscite poco felici sui gay ( "I baci tra i gay mi fanno schifo" - aveva detto sempre alla Zanzara - "Io sono normale e mi piacciono le donne") rassicura infine: "Tranquilli, me ne torno a casa senza tanti problemi". Per pagarsi il mutuo, assicura, rimpiazzerà lo stipendio da deputato con i soldi che guadagna come imprenditore. Staremo a vedere.

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