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 Home page > Attualità > Società > Caccia allo sbirro. In rete contro la polizia

Caccia allo sbirro. In rete contro la polizia

Si chiama così un blog, on-line da qualche tempo, che si autodefinisce "sito di denuncia dei servi della borghesia". Un blog che è entrato nell’occhio del ciclone per il suo obiettivo dichiarato: quello di "intimidire il repressore", pubblicando le foto di agenti di Polizia in servizio e invitando "le masse popolari" a dare nome e cognome ai poliziotti ritratti.

"La polizia politica basa la sua forza anche sul fatto che i suoi agenti, infiltrati, spie e collaboratori non sono conosciuti alle masse popolari. Farli conoscere è un modo pratico per rendere il loro lavoro sporco se non impossibile, almeno difficile", si legge sul blog.

Dal linguaggio non è difficile intuire l’impostazione vetero-comunista di chi ha lanciato l’iniziativa, che secondo il sindacato di Polizia Sap e il magistrato di Bologna Silverio Piro "è un gravissimo atto di intimidazione".

Sicuramente si tratta di un’iniziativa forte, ai limiti dell’eversione.


Ma sarebbe eversivo o semplicemente democratico chiedere che gli agenti delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e GdF) portassero un distintivo di riconoscimento con numero di matricola sulla divisa?

I fatti di Genova insegnano che, nascosti dall’anonimato e protetti da una catena di comando che prende ordini in alto, i poliziotti possono trasformarsi da difensori dei cittadini in aguzzini e carnefici, da tutori dell’ordine in killer della democrazia.
Il processo per i fatti del G8 lascerà impuniti molti degli agenti e dei dirigenti di Polizia autori di torture e pestaggi semplicemente perchè la loro identificazione si è resa impossibile.

Il recente libro di Carlo Bonini, "Acab", ha messo in luce quali siano le tendenze - fasciste e repressive - che animano una buona parte delle forze dell’ordine italiane.

Alla luce di tutto questo, e senza scadere nella delazione, chiedere che almeno gli agenti impegnati nel controllo del territorio e delle manifestazioni portino sulla divisa il numero di matricola non è un atto eversivo.

E’ una richiesta di trasparenza e di democrazia a tutela sia dei cittadini che degli agenti rispettosi del dettato costituzionale.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.43) 30 marzo 2009 16:25

    Anche far rispettare le leggi ai manifestanti (divieto di coprirsi il volto, divieto di indire manifestazioni non autorizzate, divieto di cambiare perecorsi già in precedenza stabiliti da accordi bilaterali) fa parte della democrazia che non deve essere a senso unico... per quanto riguarda A.C.A.B. il gioralista potrebbe aver riportato solo le frasi che gli fanno più comodo, che fanno più notizia

    • Di (---.---.---.190) 16 aprile 2009 22:03

      Non so se saro’ capace di terminare l’invio sai io sono del ’36 e sti aggeggi........comunque se non sei uno sbirro lo sei stato, quanti innocenti "stesi" dai cosidetti tutori? guarda su internet dal ’46 ad oggi, quanti "tutori" ...........stesi? io vi toglierei dai vari sindacati, fatevene uno a parte e vergognatevi di essere iscritti con quelli che "nebulizzate" a prop di Acab, "la persona onesta non fa ne il prete ne il poliziotto" Mickail Bakunin, a prop e il clochard italiano pestato a morte dai due polfer? da settembre ad oggi per portarlo alla luce, e Pinelli? e Aldrovandi? sai quanti vecchietti come me sarebbero felici di imbottirsi di tritolo e saltare in aria con un congruo numero di voi? sono piu’ di quello che tu immagini, no pasaran.Mario Pellerey

    • Di Camerata (---.---.---.172) 13 maggio 2009 14:00

      Non siate ridicoli, quanti poliziotti ed altri appartenenti alle forze dell’Ordine hanno perso la vita per un pugno di mosche?. Non condannate coloro che eseguono solo gli ordini. Invece di attaccare le Forze dell’Ordine, come se fossero i responsabili di tutti i guai dell’Italia, perchè non date la caccia agli appartenenti alla malavita organizzata???.

    • Di Mrio Pellerey-nedionestatoneservinepadroni (---.---.---.5) 13 settembre 2009 18:46

      chissa perche’ anonimo? non hai il casco e la pettorina in rete. Io mi sono firmato prima e sono il vecchietto che salterebbe in aria con almeno 20 di voi. No pasaran

  • Di Libertà=VocaboloDaCancellare. (---.---.---.223) 31 marzo 2009 02:18

     Credo che in un paese che si definisce "democratico" il gravissimo atto di intimidazione è quello perpetrato da agenti delle forze dell’ ordine, che semplicemente coperti da divisa ed elmetto possono compiere essi stessi spregevoli crimini...

  • Di vince (---.---.---.161) 31 marzo 2009 15:42

    L’’unico vero atto di giustizia verso Carlo Giuliani, tutti i massacrati di genova, e l’intera società civile italiana che si riconosce nella Costituzione Italiana - la restante parte a sensi di questa dovrebbe essere dichiarata eslege - è il licenziamento degli agenti presenti a Genova nel luglio del 2001
    Licenziarli, sfatare il mito del posto fisso pubblico che è stata la rovina della prima repubblica e la condizione per l’asservimento generalizzato delle masse, prima del funesto incombere dell’attacco mediatico piduista di marca berlussconiana.
    Non voglio versare contributi e pagare tasse per pagare le loro pensioni! Non meritano di servire la democrazia italiana: se sono uomini, devono venire fuori da quegli elmenti e scoprirsi fratelli, cugini, amici di quelli che hanno attaccato vilmente col pretesto di ordini infami. Questo li salverà in ogni caso dall’infamia perenne delle loro coscienze; c’è sempre tempo per il perdono, se è sincero il desiderio di riceverne.  

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 2 aprile 2009 12:59
    maurizio carena

     il tuo articolo tratta un tema molto interessante ed importante.
    Purtroppo e’ molto sbilanciato a favore delle forze di polizia e inoltre non c’e’ il link col coraggioso blog che evidenzia i crimini di stato, ma sempre meglio di nulla, quindi complimenti.
    Si poteva accennare alle promozioni dei macellai di genova 2001, si poteva magari accennare alla legge Reale, che ha permesso l’omicidio di stato, ma va bene cosi’...
     Non credo comunque che, in tempi come questi, il tuo augurio verra’ accolto. sic.
    saluti
    m.c.
     

  • Di cincinnato (---.---.---.215) 4 aprile 2009 22:46

    E non bisogna dimenticare le parole di kossiga (sirene di polizia - sirene di ambulanza) in merito alle "violenze" che si compiono nelle manifestazioni.

    Io sono convinto che almeno l’80% di quelli che indossano una divisa giocano sporco sapendo di farlo.

    • Di Setty (---.---.---.129) 5 aprile 2009 20:08

      x cincinnato:
      scusami ma non sono d’accordo con te. Essere presente ad una manifestazione con una divisa addosso non è affatto un gioco. Chi scrive è un poliziotto, padre di famiglia che spesso è impegnato in manifestazioni politiche e non. Non ti nascondo che a volte, mi trovo ad essere in accordo con chi manifesta per la libertà del lavoro, del diritto alla casa etcetera, in fondo in fondo, quelle persone manifestano anche per me, ma non condivido l’avere puntato il dito in ogni corteo che, se degenera con degli scontri, è per colpa della Polizia che non è stata abbastanza tollerante. Si sa, parlando con persone intelligenti, che sotto la divisa c’è un uomo normale e non un ultrà, che pensa a riportara a casa la propria pelle, anche perchè, con il nostro stipendio non si vive, si sopravvive. Certo, in mezzo a noi c’è chi sbaglia, chi perde la pazienza troppo in fretta ma sicuramente ha più paura di chi invece alla manifestazione ci và perchè ci vuole andare, ed è convinto che con la violenza ha una ulteriore occasione per mettersi in mostra

  • Di christian (---.---.---.99) 23 aprile 2009 19:40

    "..........Alla luce di tutto questo, e senza scadere nella delazione, chiedere che almeno gli agenti impegnati nel controllo del territorio e delle manifestazioni portino sulla divisa il numero di matricola non è un atto eversivo.
    E’ una richiesta di trasparenza e di democrazia a tutela sia dei cittadini che degli agenti rispettosi del dettato costituzionale."

    La mia domanda nasce spontanea......In che modo si potrebbero invece identificare, gli Ultrà, i manifestanti o tutti coloro che con la violenza , muniti di spranghe, inneggiano alla rivolta con il volto coperto da sciarpe o caschi, attaccano le forze dell’ordine e distruggono le città?

    E’ troppo facile puntare il dito contro la Polizia per far pagare chi sbaglia e lasciare impuniti i facinorosi......

  • Di pipino (---.---.---.174) 21 luglio 2009 09:58

    Per tuti quelli che se la prendono con le forze dell’ordine, tipo il vecchietto che si vorrebbe far saltare in aria, io vi manderei a vivere nei paesi dove se apri bocca una volta di troppo la polizia ti pianta una palla in testa oppure nei paesi dove la polizia praticamente non esiste e il primo criminale ti ammazza per fregarti quello che hai. Accusate accusate, ma se potete parlare liberamente è perchè vivete in uno stato democratico garantito anche da quelle forze dell’ordine che tanto odiate, una fortuna che evidentemente non vi accorgete di avere.

  • Di Mrio Pellerey-nedionestatoneservinepadroni (---.---.---.5) 13 settembre 2009 18:42

    Bene il vecchietto che salterebbe in aria sono io e sono sempre disposto a farlo, gli assassini di Aldrovandi godranno di una pensione, e tutti gli altri anche quelli che hanno picchiato il giovane che ha contestato Alfano, certo erano in 300 e non hanno reagito, cosa che hanno fatto le donne di Scampia, se imparassimo a reagire, ad andare a casa di ognuno di loro, tutti sappiamo dove abita uno sbirro, ma non abbiamo le palle.
    A prop degli ultra’ non sono mascherati anche i "tutori dell’ordine"?, e i black block di Genova che cavalcavano tutti Aprilia stranamente in possesso della Polizia? ma per loro ci sono sempre i benpensanti, i difensori del piu’ forte, "la persona onesta non fa ne il prete ne il poliziotto" Mickail Bakunin. No pasaran.
    Mario Pellerey

  • Di (---.---.---.190) 20 maggio 2013 21:45

    Si interessante questo blog, finalmente qualcuno che non è una scimmia senza palle e ha il coraggio di esporre gli abusi di potere, io stesso ne sono stato vittima, a cremona, ho beccato una multa perchè avevo a bordo mia moglie senza documenti scambiata per una bagasha, ne avrei da dire a proposito, se volete tutta la storia, o se qualche giornale di gossip vuole i nomi , ovviamente x 30 denari, contattatemi !

  • Di (---.---.---.176) 13 luglio 2013 13:44

    accidenti il vecchietto del 36 farebbe meglio a passeggiare aai giardinetti invece di sparare cazzate

  • Di Salvatore Baiano (---.---.---.131) 21 novembre 2014 06:48
    Salvatore Baiano

    Dovunque, specie nel Pubblico Impiego, l’Identificativo è divenuto un obbligo (foto con numero di matricola); si rischiano sanzioni disciplinari se, in seguito alla denuncia di un Utente, l’addetto ne viene trovato sprovvisto da un dirigente/responsabile...Perchè, con la scusa della presupponenza di privacy per gravi motivi di salvaguardia, ALCUNI (NON GENERALIZZIAMO!!) di questi signori possono andare in giro a far danni e sfogare tutta la loro frustrazione e violenza e, così, gettare discredito ed ignominia su di un intero Corpo dello Stato che, invece, merita tutto il rispetto del Cittadino?

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