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Bustro Arsizio, il Sindaco contro il Pride: "Mai nella mia città". Arcigay Varese: "Viola la costituzione"

Il sindaco di Busto Arsizio Antonelli contro il Varese Pride. Il primo cittadino bustocco ha infatti dichiarato a "La Provincia di Varese" «non lo permetterò mai, perché ritengo che sia soltanto una “carnevalata”, quindi potrebbero chiedere l’autorizzazione per farlo solo il giorno di Carnevale. E siccome quella giornata è dedicata principalmente ai bambini, non lo permetterei nemmeno a Carnevale. Questo finché sono sindaco io, poi quando vinceranno loro le elezioni, faranno quello che riterranno più opportuno»

Secca la replica di Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese:

«Le affermazioni del primo cittadino di Busto Arsizio sui giornali di oggi sono molto gravi.

Non per le solite frasi sulle carnevalate sulla quale siamo tristemente abituati ma nello specifico per la manifestata intenzione di non permettere lo svolgimento di un evento sul Varese Pride. Il diritto alla riunione pacifica rientra tra i diritti fondamentali delle persone ed è garantito dalla Costituzione Italiana.

Non è mai stata nostra intenzione, tra l’altro, spostare il Varese Pride a Busto Arsizio" - prosegue Boschini - ma organizzare solo degli eventi collaterali che si terranno, oltre che a Busto Arsizio, anche nelle città di Saronno, Gallarate e Luino e che servono a stare vicini alla comunità locale che non ha punti di riferimento fuori dal capoluogo di provincia. Il sindaco faccia il sindaco e non lo sceriffo. È comunque nostra intenzione proseguire e manifestare allegramente, com’è nel nostro stile, per la piena visibilità delle persone LGBTI*, anche a Busto Arsizio, con o senza il supporto dell’amministrazione locale.”

Il Varese Pride si è svolto nella sua prima edizione il 18 giugno senza contromanifestazioni di alcun tipo e ha ricevuto il patrocinio di Provincia di Varese, Consolato USA a Milano e Università degli Studi dell'Insubria ma non del Comune di Varese che aveva negato all'unanimità il patrocinio in giunta.

Gli organizzatori hanno inoltre riferito in Parlamento Europeo dei disagi dovuti alla decisione di Questore di modificare la piazza della manifestazione finale da Piazza Monte Grappa a un parcheggio chiuso, che ha fatto dietrofront dopo le proteste.

La prossima edizione è prevista per il 17 giugno 2017 sempre a Varese.

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