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Boom di turisti in Italia, +43% di stranieri nei primi 4 mesi del 2023

Numeri da capogiro per quel che riguarda il turismo in Italia nei primi mesi del 2023. Secondo i dati registrati dalle società Istat ed Eurostat, gli stranieri che hanno raggiunto la nostra penisola tra gennaio e aprile ammontano a 12,7 milioni. Si tratta di un aumento impressionante, pari a circa il 43% in più rispetto allo scorso anno.
 

 

Un trend sorprendente, insomma, che sarà destinato a prolungarsi per tutto il periodo estivo. Un impatto significativo alla progressiva crescita del turismo in Italia è stato dato, senza alcun dubbio, dalla maggiore promozione dello stivale mediante campagne di promozione via internet e alla diffusione di innovativi servizi come Google recensioni ristoranti.

Fatto sta che, dopo un periodo di lieve indebolimento della curva registrato nel biennio 2021/2022, il Bel Paese è al momento una delle mete più ambite e ricercate da stranieri europei ed extraeuropei. Le cifre riportate da Istat ed Eurostat rappresentano un vero e proprio record, specialmente considerando i flussi turistici di paesi come Francia e Spagna che hanno registrato all’incirca la metà degli arrivi.

In confronto agli altri paesi europei, infatti, dal punto di vista del turismo straniero si posiziona attualmente in primissima posizione. Che il turismo si configura da sempre come uno dei più solidi traini per l’economia italiana è cosa risaputa. Ma cosa è cambiato rispetto agli scorsi anni? E, soprattutto, quali saranno gli effetti benefici di un tale boom turistico sul Pil nazionale?

La nazionalità dei turisti in Italia

Ad approdare sul territorio nazionale sono soprattutto americani e inglesi. Nei primi mesi del 2023, inoltre, si è registrato un forte aumento di vacanzieri provenienti dalla Francia. I dati riportati da Istat ed Eurostat segnalano che le strutture ricettive hanno ricevuto un boom di prenotazioni pari al 90% in più nel solo mese di gennaio. Buona parte degli stranieri sceglie di visitare la penisola nei periodi di bassa stagione, preferendo principalmente le città d’arte e le destinazioni di montagna del Nord Italia.

Non vengono trascurate, tuttavia, anche le aree del meridione come Sicilia, Puglia e la popolarissima città di Napoli. Roma e Venezia restano, però, le mete più ambite e ricercate dai turisti extraeuropei, attirati soprattutto dalle bellezze paesaggistiche, dai siti archeologici di importante rilievo storico e anche dall’ottima cucina offerta dal nostro stivale. Negli ultimi tempi sembra che i vacanzieri off-shore preferiscano esplorare aree meno gettonate e inflazionate del territorio italiano, preferendo borghi meno conosciuti e piccole città meno prese d’assalto dal turismo mainstream.

Anche gli italiani scelgono l’Italia

Un dato particolarmente interessante riguarda il turismo in Italia da parte degli stessi abitanti della penisola. A partire dal 2021, infatti, questo fenomeno si è intensificato parecchio, complice anche l’impossibilità temporanea di raggiungere mete estere. Si stima, infatti, che nel mese di luglio 2023 saranno circa 15 milioni gli italiani a concedersi una vacanza ristoratrice e apparentemente soltanto il 23% sceglierà una meta estera per trascorrere le ferie estive.

È senza dubbio il mare ad attrarre il maggior numero di turisti, e specialmente le località pugliesi, quelle calabresi e i territori della costiera amalfitana saranno la primissima scelta degli abitanti della nostra penisola. Buona parte dei lavoratori a riposo sembra aver puntato anche le aree della Sicilia a ridosso del mare, ma anche le popolarissime isole di Ischia, Capri e Procida.

Una buona notizia per il Pil?

Il turismo sta tornando effettivamente a spingere il Pil italiano, anche se questo non è in grado di rimpiazzare il settore industriale. Per il nostro paese si stima, infatti, una crescita del mercato turistico pari al 4,5%, veicolata soprattutto dall’incremento di entrate da parte degli Stati Uniti e dell’Inghilterra. Pare, inoltre,che siano Roma e Milano i primi comuni italiani a generare il maggior contributo per il Pil nazionale.

L’incredibile aumento dei flussi turistici del 2023, dunque, rappresenta sicuramente un enorme vantaggio per l’intera economia italiana, ma certamente non basta per contrastare il fenomeno della recessione e per spingere i settori nevralgici della nazione. Volendo guardare, però, esclusivamente ai dati relativi all’anno in corso, potremmo dire che il boom del turismo in Italia salvaguarda in maniera efficace il Pil dell’estate.

Il trend è destinato a crescere?

Da quel che sembra, il trend è sicuramente destinato a crescere ulteriormente per il periodo estivo, riscontrando probabilmente una leggera flessione negativa nei mesi invernali. I dati strabilianti di inizio anno, tuttavia, ci suggeriscono che anche il trimestre ottobre-dicembre potrebbe vedere un notevole afflusso di turisti stranieri in vista delle vacanze natalizie.

Non ci resta che attendere il prossimo sondaggio Istat e Eurostat per scoprire quali saranno le percentuali reali relative al turismo nel nostro paese. La statistica, tuttavia, ci suggerisce che i numeri saranno sicuramente più elevati rispetto allo scorso anno.

 

 

 

 

 

 

 

 



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