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Biden attacca la dittatura egiziana. "Basta assegni in bianco". Si apre un nuovo corso contro Al Sisi?

140 caratteri possono cambiare la storia. O almeno parte del corso della storia. Come è noto il miglior alleato della dittatura egiziana del generale Al Sisi è Trump. Il candidato presidenziale dei democratici americani, Biden, attacca per la prima volta direttamente la dittatura di Al Sisi. 

L'occasione è data dal rilascio dello studente americano egiziani di 24 anni Mohamed Amashah. Così su Twitter, Biden:Mohamed Amashah è finalmente a casa dopo 486 giorni di prigione egiziana per aver detenuto un cartello di protesta. Arrestare, torturare ed esiliare attivisti come Sarah Hegazy e Mohamed Soltan o minacciare le loro famiglie è inaccettabile. Niente più assegni in bianco per il "dittatore preferito" di Trump.Qualcosa si muove. E la situazione in Libia, che vede l'Egitto essere con l'asse russa, sicuramente non favorirà la situazione nei rapporti con gli americani. Bisogna chiedersi quanto tutto ciò potrà avere dei riflessi anche nel processo per la verità per Giulio. E' innegabile che le pressioni americane potranno essere utili. Lo studente di medicina era stato arrestato al Cairo la scorsa primavera dopo aver protestato e mostrato un cartello che diceva "Libertà per tutti i prigionieri". Come ha ricordato la CNN è stato liberato "dopo 486 giorni di detenzione arbitraria". Sono diversi i cittadini con cittadinanza americana detenuti in Egitto ma Trump sembra voler fare poco o nulla per non disturbare l'amichetto Al Sisi.

mb

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