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Berlusconi può dormire sonni tranquilli

Malgrado il PDL si sia rivelato un contenitore, assai simile alla vecchia DC, che ha attirato tutte le fameliche “cricche”, affariste, massoniche, vaticane, mafiose, pronte a violare ogni legge pur di partecipare allo spolpamento della cosa pubblica (con la pretesa della impunità), ebbene questo partito e il suo padrone non rischiano di essere cacciati, per l’inconsistenza dei loro avversari.
 
Anzitutto non esistono né centro-destra, né centro-sinistra. Il PDL e la Lega sono due organizzazioni di destra sostanziale, dove la minoranza del “fascista” Fini è l’unica frazione legalitaria e costituzionale.
 
Il cosiddetto centro-sinistra è in realtà costituito dal centrista a mezzo servizio Casini, sempre con la valigia pronta per trasferirsi a destra, dal PD che è un partito di centro estremo, assai simile alla vecchia DC, senza identità né strategia, che non riesce a trovare un accordo con l’ex democristiano Di Pietro, che viene giudicato troppo irrequieto, anche se l’IDV è un partito che è impossibile definire di sinistra.
La partita, dunque, è tra destra e centro, ma solo Bossi e Fini sono in grado di staccare la spina al governo, visto che l’opposizione di centro non solo è divisa, ma non ha nemmeno un leader, né un programma da presentare nel caso di una scadenza elettorale.
 
La sinistra extra-parlamentare dimostra di non aver capito il perché della sua sconfitta e, invece di azzerare i vecchi gruppi dirigenti, scegliere la lunga marcia di ritorno tra le masse operaie, fa un federazione fra vecchie sigle, sommando così i dirigenti responsabili della scomparsa della sinistra, con l’obiettivo di superare il 4% per tornare alle comode poltrone parlamentari.
 
Resta Vendola, con la sua inesportabile esperienza nella regione Puglia, con il suo cattocomunismo espresso in termini più letterari e populisti che in una comprensibile strategia politica, che addirittura si candida a elezioni primarie per definire il candidato leader della opposizione.
 
Purtroppo la politica si fa in due modi: o fai parte delle classi dominanti e possiedi TV, giornali, case editrici, soldi, l’appoggio decisivo di Vaticano, Confindustria, massonerie e mafie, e dunque parti a cavallo.
 
Chi è a piedi e vuole far politica, la deve fare con la forza delle masse popolari e conquistare il loro consenso è lungo e difficile, ma se non si comincia da lì non si va da nessuna parte.
 
Per ora B. può dormire sonni tranquilli, deve temere solo i suoi.
 

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