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Bergamo: siamo tutti Luigi Martinelli

 

La vicenda di Luigi Martinelli, l’imprenditore protagonista del plateale sequestro in provincia di Bergamo, pone l’accento sul crescente disagio che ormai convive con la maggioranza dei cittadini, stanca di essere bollata con il marchio dell’evasione fiscale. E c’è il rischio di emulazione

 

Come un novello John Q, l’eroe americano del film di Cassavetes che sequestrava pazienti in un ospedale per accendere i riflettori sulle pessime condizioni della sanità statunitense, Luigi Martinelli ha un fine altrettanto nobile che ispira un gesto sì sconsiderato, ma per certi versi inevitabile: l’imprenditore bergamasco balzato agli onori della cronaca per il sequestro di alcune persone all’interno di una sede dell’Agenzia delle Entrate, è uno dei milioni di cittadini quotidianamente strozzati dal giogo dello stato. 

Non ce l’ha fatta più, Martinelli. I nervi hanno evidentemente ceduto, sotto i continui attacchi psicologici cui i cittadini sono quotidianamente sottoposti. 

Probabilmente non lo sa, ma in quelle ore concitate c’era tutta l’Italia insieme a lui, dentro quell’agenzia. Da più parti si levano i commenti a favore dell’azione, grave ed illecita quanto inevitabile: l’Italia dei suicidi e delle rapine per il cibo, quella in cui gli esodati si troveranno a pagare un balzello che non è invece dovuto dalle fondazioni bancarie perché queste ultime sono fondazioni benefiche. E’ facile che in una realtà in cui i rapporti tra bene e male sono così invertiti, qualcuno possa perdere la testa e lasciarsi andare a gesti di protesta eclatanti.

E’ un mondo che gira al contrario quello di casa nostra, e non sorprende che qualcuno abbia imbracciato le armi per farsi giustizia da sé, come nel film con Denzel, perché anche a Romano di Lombardia l’autore del gesto combatteva per un cuore: il suo, straziato da uno stato sempre più predato dai partiti (gli stessi che sono graditi al Presidente Napolitano, alla faccia dell’imparzialità antigrillina!) e dalla cattiva amministrazione montiana.

La disperazione è ormai palpabile: si guarda al portinaio come al peggior nemico possibile, che da un momento all’altro può rovinarci la giornata consegnandoci una cartella esattoriale uscita da chissà dove, con interessi che farebbero vergognare coloro i quali vivono di usura. 

Purtroppo c’è da attendersi un aumento degli atti dimostrativi, soprattutto adesso che qualcuno ha aperto le danze: potrebbero ripetersi episodi simili a quelli di Bergamo, ovunque nel paese serpeggia la sfiducia nell’esecutivo e nelle istituzioni.

A costo di ripetersi, è certamente colpa di chi non sta tenendo in dovuta attenzione il clima di conflitti sociali che sta lentamente divorando il paese: il governo dei ragionieri utilizza la calcolatrice come Rambo usava il mitra, sparando indiscriminatamente tanto al pensionato che all’evasore che rimpatria capitali dall’estero (evitando accuratamente quest’ultimo e altri enti di carità, come le già citate fondazioni bancarie, n.d.r.).

E’ una situazione da seguire attentamente, cui le istituzioni devono prestare attenzione più di quanta non se ne accordi ad un diktat merkeliano o draghiano. 

Se qualcuno sperava in un’ondata di suicidi, deve ricredersi. E sarebbe bene iniziasse a muoversi, per evitare che i disperati inizino a rivolgere le armi contro altri innocenti o, chissà, contro altri colpevoli: un popolo che non ha più nulla da perdere diventa, per definizione, pericoloso.

Perché sarà facile assistere, in un prossimo futuro, anche ad aggressioni indiscriminate a carico di esponenti della politica. E’ la logica dell’esasperazione.

Da più parti si sollevava il grido in difesa (giustamente) degli ostaggi di Martinelli, innocenti che in astratto hanno rischiato la vita. Anche se in fondo, a rischiare la vita per disperazione, era forse solo il sequestratore: pronto ad uccidersi per farla finita con un paese che ti dà considera una borsa da cui attingere.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.180) 4 maggio 2012 14:38

    Un pessimo articolo pieno di qualunquismo. Che le tesse siano alte non c’è dubbio. Che milioni di cittadini evadano è altrettanto sicuro, lo dice l’Istat. Io sono un onesto cittadino, ho sempre pagato tutto fino all’ultima lira e non ho mai ricevuto nulla di così grave da dovermi suicidare. Certo per gli evasori è diverso. Il tentativo di sciacallaggio di un episodio triste come quello di Bergamo per dire quindi che è giusto non pagare è un tentativo di difendere gli evasori e i ladri che devono invece stare in carcere perchè saccheggiano lo stipendio degli altri. L’episodio di Bergamo deve far senz’altro riflettere, ma con altre conclusioni.

    • Di Nicola Spinella (---.---.---.216) 5 maggio 2012 08:37
      Nicola Spinella

      Ciao 180, grazie del tuo commento. 


      Mi ricorderò del qualunquismo la prossima volta che qualcuno si lancia dal quinto piano o si spara un colpo in tempia.

      Le conclusioni cui pervengo leggendo commenti come il tuo è che ci sono persone che non capiscono il momento che stiamo vivendo. Poi magari sono le stesse persone che hanno votato (e voteranno) nani e mortadelle. E pretendono di dare lezioni agli altri, credendosi intellettuali da un soldo e mezzo.

      Ciao.

    • Di Nicola Spinella (---.---.---.216) 5 maggio 2012 19:38
      Nicola Spinella

      ah...le cronache parlano di un altro suicidio in data odierna.


      Va’ a dare del qualunquista alla moglie e ai figli del defunto vah...



    • Di (---.---.---.160) 31 maggio 2012 17:10

      bravo spinella, sono un commerciante taglieggiato da Stato, Comune, Provincia, Polizia

      Locale, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale e chi piu’ ne ha ne metta. Altro che evasori,

      siamo degi veri eroi!!!!

    • Di (---.---.---.160) 31 maggio 2012 17:16

      vai tu a fare l’artigiano oggi...!! strozzato dalle tasse, dai balzelli, dagli studi di settore.

      Essendo un dipendente puoi solo che capire un ca...volo. Prendi lo stipendio a fine mese

      garantito oppure una lauta pensione. >Non hai gratacapi, dormi di notte e magari..che pena,

      sei iscritto ai sindacati. Vergognati parassita!!!

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

       

      garantito

  • Di (---.---.---.190) 4 maggio 2012 18:33

    Ma l’avete letta bene la storia di Martinelli?
    Scusatemi tanto, ma io non mi sento affatto come lui.

  • Di (---.---.---.227) 4 maggio 2012 20:24

    Esempio di razzismo (2 pesi e due misure).
    il maestro della teoria e azione politica è l’ "imprenditore", con la passione per la caccia, luigi martinelli, italiano che a Romano Di Lombardia ha prima sequestrato 20 persone, proprio come i fedayn dirottatori palestinesi ha rilasciato gli innocenti per accanirsi sparando con un fucile nella stanza e puntando sempre l’ arma contro un unico impiegato, che doveva gia essere in pensione, della sede di equitalia. Prima sono intervenuti gli ultra rambo dei Gis dei carabinieri, quindi martinelli ha minacciato il suicidio da imprenditore. Invece che combattere con i Gis un altro agente finalmente è andato a parlarci e dopo un giorno che ha tenuto l’ IItalia con il cuore in gola si è arreso. Il magistrato titolare ha affermato che Martinelli può rischiare fino a 8 anni di carcere perchè ha attuato l’ occupazione e sequestro di equitalia per soli 1000 euro di debito, quindi una condanna equilibrata sarebbe di 4 anni, se avesse avuto una casa sequestrata da equitalia non avrebbe l’ aggravante dei futili motivi. Se pateggia e si pente lo condannerebbero a 1 anno con la condizionale commutabili in multa. Martinelli è descritto dagli omertosi nonchè ipocriti bergamaschi, regno della lega nord come educato ai valori di una volta e gran lavoratore. Se fosse stato un sardo o un islamico o africano avrebbero ricordato la sua origine per spiegare la sua degeneratezza e leggittimare così il la reppressione e il massacro di noi meticci non celtici. Cosi come il nazista norvegese Breivik, con la passione per le armi, martinelli è padano e quindi solo un buontempone con la passione per la caccia Massimo Zolo

  • Di paolo (---.---.---.221) 4 maggio 2012 23:23

    Sta a vedere che adesso tutti i Luigi Martinelli d’Italia che hanno un contenzioso con il fisco per tasse non pagate ,tecnicamente si chiamano evasori fiscali , si sentiranno moralmente dei perseguitati e quindi in diritto di assaltare gli uffici dell’Agenzia delle Entrate .
    E troveranno cittadini come te ,caro Nicola ,subito pronti a celebrarli come novelli eroi .

    L’evasione fiscale eletta a martirio che si sublima nell’atto eroico supremo di assaltare gli uffici dell’erario .

    ?!! Sono allibito.

    • Di Nicola Spinella (---.---.---.216) 5 maggio 2012 08:45
      Nicola Spinella

      Ciao Paolo, grazie sempre dei tuoi interventi.


      Sicuramente Martinelli ha sbagliato. Ma è nell’ovvietà delle cose, doveva succedere prima o poi. Stanno esasperando il clima sociale, la gente non ha più nulla da perdere.

      Prossimamente, grazie a questi cari signori che hanno gettato scompiglio sociale (divide et impera! guerra tra poveri!) ci saranno probabilmente altri gesti dimostrativi. Perché la gente si è rotta veramente le palle. 
      Qualcuno prima ha stigmatizzato la figura di Martinelli: io penso che sia riuscito ad attirare l’attenzione sull’incomunicabilità tra governanti e SUDDITI.
      Il clima che si respira nel paese porta a pensare che saranno sempre più frequenti gesti del genere, probabilmente anche con qualche vittima: il rischio di emulazione è fortissimo, Martinelli è stato un apripista. E se il prossimo è davvero più schizzato e ne fredda un paio? Poi è colpa della lega e del qualunquismo?

      Ci lamentiamo tanto dell’immobilità degli italiani e poi andiamo contro l’unico che ha avuto la forza di sbagliare?
      Io vedo un futuro nero. Presto o tardi si arriverà allo scontro di piazza. Poi ci scapperà il morto e poi si dimetterà qualcuno.

      Spero tanto di sbagliarmi
      Ciao

      N.

  • Di michela (---.---.---.120) 5 maggio 2012 16:19


    Questo squallido e ladro evasore fiscale che "se l’è cavata" con 10 milioni di lire un precedente contenzioso con il fisco attraverso un condono dell’impareggiabile treconti, ora si trova un governo che non offre più queste succose occasioni. Quindi pensa bene di attingere al suo arsenale, che sicuramente il portinaio di Milano impiccatosi non poteve pagarsi, e va a minacciare dei dipendenti che non possono decidere quali tasse "sono giuste". Ma vogliamo scherzare?????
    E la lega ladrona mafiosa e criminale gli offre un avvocato COI SOLDI PUBBLICI??? Evasori, non pensate che gli italiani non sappiano distinguere le situazioni. L’aria sta cambiando, gli scontrini si chiedono con rabbia, pensando a tutta l’ingiustizia sopportata in questi anni. In piazza vi ritroverete in pochi.
    E non prendete in giro la vera povertà.

  • Di paolo (---.---.---.242) 5 maggio 2012 17:37

    Caro Nicola se il prossimo schizzato ne fredda un paio (o anche uno) la colpa è solo sua , lo sbattiamo in galera e buttiamo via la chiave .Speriamo intanto che questo si becchi una condanna esemplare .Era al gancio con le tasse da pagare ma per un fucile e due pistole (presumo con relativi permessi) i soldi li ha trovati eccome (?!!) ,ma pensa un po? !

    Michela ti ha risposto in maniera esauriente ,per gli evasori fiscali comincia a tirare una brutta aria ,è finita la cuccagna . Citando Renzo Riva "le carote sono finite adesso è rimasto il bastone "
    Quindi stiamo attenti a distinguere le reazioni di gente che ha interesse a creare il caos come i verdognoli sfasciacarrozze e gli squinternati di turno da quelle della brava gente che sta attraversando effettivamente un brutto momento .

    Il tuo appello è sacrosanto e condivisibile se si rivolge agli italiani sani e non ai fasulli .

    ciao

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