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 Home page > Tribuna Libera > Barzellette psicologicamente scorrette

Barzellette psicologicamente scorrette

Qui di seguito troverete alcune storielle tratte dall’ultimo libro di Steven Pinker: Fatti di parole (La natura umana svelata dal linguaggio, Mondadori, 2009).

Inizio questa breve carrellata di barzellette psicologicamente scorrette con la storia del soldato che è ritornato dalla guerra. Un soldato incontra un suo vecchio amico ed esclama: “Torno alla mia fucking casa dopo tre fucking anni di fucking guerra, e cosa fucking ci trovo? Mia moglie a letto, impegnata in un illecito rapporto sessuale con un maschio!”.

Poi c’è una barzelletta su una bambina che sta riempiendo un buco nel giardino. Un vicino la vede e, molto gentilmente, le dice: “Ciao. Cosa stai facendo?”. E la bambina risponde: “E’ morto il mio pesce rosso e l’ho seppellito”. Allora il vicino interdetto le chiede: “Ma non è una buca troppo grande per un pesce rosso?”. E lei risponde: “Il problema è che stava dentro al tuo stupido gatto”.

Nella prossima barzelletta ci sono quattro personaggi: un saudita, un russo, un coreano del Nord e un newyorchese che stanno camminando per strada. Un giornalista li avvicina e inizia un’intervista: “Scusatemi, potrei avere la vostra opinione sulla carenza di carne?”. Il saudita risponde: “Carenza? Che cos’è una carenza?”. Il russo risponde: “Carne? Che cos’è la carne?”. Il nordcoreano risponde:”Opinione? Che cos’è un’opinione?”. Il newyorchese risponde: “Scusatemi? Cos’è scusatemi?”.

Un uomo chiede a una donna: “Verresti a letto con me per un milione di dollari?”. La donna risponde: “Uhm… Penso di sì”. L’uomo: “E per cento dollari?”. La donna: “Che razza di donna pensi che sia?”. L’uomo: “Questo l’abbiamo già stabilito. Stiamo solo trattando sul prezzo”.

Un padre dice al figlio: “Figliolo, sei un adulto ormai. Mi devi 214.000 dollari”.

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