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Banca d’Italia e Ministero del Tesoro: la separazione che pesa sul debito pubblico

Credo ne nessuno possa mai immaginarselo, una vera sorpresa! Chi ha combinato il pasticcio? Ebbene due insospettabili: Ciampi e Andreatta quando al tempo Ciampi era presidente della Banca d’Italia e Andreatta Ministro del tesoro. 

Qualche volta mi viene da chiedere se quel giorno non avessero nulla di meglio da fare che non rovinarci la vita per decenni e decenni, tanto da non sapere se e quanto riusciremo a uscire da questa grossa grana.

Una mattina Andreatta si alza e dice a Ciampi, mi è venuta un’idea geniale, perché non separiamo la banca d’Italia dal Ministero del Tesoro? E ovvio a Ciampi l’idea è piaciuta, anche se francamente mi viene il brutto sospetto che la meditassero da tempo per meglio accreditarsi le simpatie dei banchieri già poco ricchi di loro. Ma cosa è successo in seguito a questo, che la Banca d’Italia non aveva più nessuna responsabilità nei confronti del Ministero del Tesoro. Questo cosa ha comportato che i titoli di stato emessi dal ministero del tesoro con un tasso concordato con la Banca d’Italia venivano vendute alle banche e i titoli invenduti venivano ritirati dalla Banca d’Italia allo stesso prezzo concordato in anticipo.

Ma con la scissione dei due enti, la Banca d’Italia non aveva e non ha più obbligo alcuno nei confronti dello stato Italiano per cui i titoli che vengono emessi e che sono in eccedenza e non ritirati dalla Banca d’Italia, mette le banche in posizione di speculare per cui dicono allo stato italiano “ok se vuoi che ti acquisto i titoli mi prendo un interesse dal 5 al 7% ad esempio per cui gli interessi dei capitali prestati levitano in maniera esponenziale. Ma non è finita qui…prima quando c’era ancora la scala mobile l’interesse passivo sul debito veniva calcolato ad una percentuale inferiore a quella della svalutazione annua. In pratica a conti fatti si restituiva meno soldi di quanti ne erano stati prestati.

Ora invece si calcola il 4/5% in più sull'inflazione cosa vuol dire che in pochi anni siamo passati dal 65% del debito pubblico che è pari a quello della Germania attuale, all’80% per poi stabilizzarsi attorno al 110/120% …. Secondo voi potremo mai recuperare un disavanzo così importante con questo sistema di calcolo, facendo sentire in colpa il cittadino che francamente son sa più come fare per risparmiare ma che in fondo una vera colpa non ce l’ha mentre il sistema bancario e il governo che fra le altre cose con l’Europa ha ben poco da discutere hanno tutte le responsabilità della terra in quanto il nostro vero debito pubblico sarebbe in attivo. Per citare una frase del libro di Ferrero “la truffa”:”come derubare il cittadino e farlo sentire in colpa.

Loredana Michelon

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.31) 22 giugno 2017 11:46

    Ci sono alcuni punti che non mi sono chiari:

    - da dove vengono gli introiti della Banca d’Italia?
    - che differenze ci sono con le altre banche centrali?
    - cosa è cambiato con la BCE e l’euro?
    - cosa c’è di vero nelle teorie sul signoraggio?

    Sono punti su cui ho sempre trovato informazioni nebulose e insoddisfacenti.

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