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Balada triste de trompeta: la “presa in giro” in stile barocco della dittatura di Franco

Balada triste de trompeta è un film del 2010 diretto da Álex de la Iglesia. Questo film quantomeno assurdo e paradossale parla all’inizio di esso di Xavier, ancora bambino, protagonista degli scontri tra esercito di Franco resistenza partigiananella Spagna prima della seconda guerra mondiale. Il padre di Xavier, che rappresenta il pagliaccio scemo(tonto), armato di machete uccide un gran numero di soldati delle milizie di Franco ma poi viene catturato.

Mentre i colleghi del circo dove lavora il padre di Xavier vengono giustiziati, egli viene condannato a lavorare come operaio al monumento della Valle de los Caídos. Il padre di Xavier dice al figlio che per le sue esperienze di vita egli potrà solo impersonare il pagliaccio triste o almeno potrà cercare piacere nella vendetta che lo libererà dalle sofferenze. Il figlio di Xavier tenta poi di liberare il padre ma fallisce clamorosamente nel tentativo. Allora a questo punto Xavier vede il padre morto e ferisce gravemente all’occhio il colonnello Salcedo.

Più avanti nel film siamo agli inizi degli anni 70 del 1900 e Xavier è cresciuto ed è diventato un pagliaccio tristein questo ruolo viene ingaggiato da un circo affiancato da Sergio che impersona invece il pagliaccio scemo. Sergio è un uomo arrogante, dispotico, violento all’inverosimile e la sua compagna Natalia è ancora con lui perché terrorizzata da un uomo che sa osare su di lei solo continue violenze e prevaricazioni. Una sera tutti i lavoratori del circo sono a cena insieme e Xavier si rifiuta di ridere ad una barzelletta oltremodo macabra recitata da Sergio. Natalia dice a Sergio che la barzelletta non fa ridere per niente e Sergio la colpisce con inusitata violenza. Successivamente Natalia fa sesso con Sergio osservata da vicino da Xavier che gli aveva consigliato poco prima di lasciare Sergio.

Una sera Xavier e Natalia escono insieme in un luna-park e la ragazza bacia Xavier ammettendo che quest’ultimo è l’unico ad aver affrontato Sergio a viso aperto. Poi appare Sergio che scopre la loro tresca amorosa. Sergio allora ferisce in modo abbastanza importante Xavier che finisce all’ospedale. Xavier dopo essere fuggito dall’ospedale è protagonista di una colluttazione molto violenta con Sergio. Quest’ultimo rimane gravemente sfigurato al viso e Xavier è costretto a scappare e a rifugiarsi in un bosco dove vive per molto tempo come un animale e nudo come un verme.

In questa parte del film Xavier incontra di nuovo il colonnello Salcedo che lo riconosce grazie ad un collanina che Xavier porta al collo. Il colonnello per vendicarsi di Xavier e di quello che aveva fatto molti anni prima lo costringe ad umiliarsi e a comportarsi come un cane. Xavier si ribella e uccide il colonnello dopo essersi ustionato la faccia con la soda caustica, essersi procurato delle ferite atroci alle guance con un ferro da stiro ed essersi vestito da un pagliaccio che sembra anche un vescovo.

Successivamente nel film Sergio, Natalia e Xavier si incontrano di nuovo e la ragazza, dopo aver dichiarato il suo amore al pagliaccio triste, muore facendo il suo numero da circo con un lunghissimo tessuto di colore rosso al monumento diValle de los Caídos.

Il film di Alex de la Iglesia è un film in cui predomina l’elemento circense, in cui predominano le caricature e il grottesco, un film in cui dominano le maschere sia vere che figurate e metaforiche. Il film del regista, come tanti altri suoi film, è esacerbato nei toni, è parossistico, è un vero e proprio delirio mentale al confine con un sogno, anzi un incubo.

I due pagliacci, triste e scemo, rappresentano due figure mitiche e archetipiche, due figure che rappresentano anche un’antinomia dell’animo umano. I due pagliacci poi degenerano in maschere folli, caricaturali, distorte, al limite con l’assurdo e l’irreale.

Balada Triste de Trompeta è anche un film corale in cui coabitano personaggi di ogni genere caratterizzati da diverse qualità, temperamento e carattere. Il film ha anche uno sfondo storico sul quale il regista rappresenta la vicenda di amore e morte dei due pagliacci e della donna-angelo che allo stesso tempo è anche una femme fatale.

Il film si dipana in un paesaggio artistico surreale e onirico, un paesaggio artistico dove il fantastico degenera nel truculento, il tutto con contorni non definiti ma sfumati e lievi. Alcune scene incutono disturbo e ribrezzo nello spettatore mentre altre elevano l’animo verso il sublime.

I personaggi protagonisti di questa storia sembrano giocare come acrobati sullo sfondo storico della dittatura di Franco: una sorta di presa in giro di un periodo storico fine ed elegante, raffinata e barocca.

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