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Baia. Scoperto parcheggio abusivo nella Villa confiscata alla Camorra

 

Non c’è pace per Villa Ferretti: polizia giudiziaria, carabinieri e vigili urbani piombano nuovamente sul bene confiscato alla mala vita organizzata.

Aumenta di giorno in giorno il pressing del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando dei Carabinieri di Pozzuoli, portato avanti sull’intera superficie della villa baiese, sottratta nel 1997 dalla proprietà del clan Pariante e gestita, senza buon esito, dal 2003 ad oggi, per volontà dell’Agenzia del Demanio - direzione centrale beni confiscati, dal Comune di Bacoli.

Indagini serrate cominciate già lo scorso anno, per poi meglio concretizzarsi quest’anno attraverso la verbalizzazione di colloqui e deposizioni rilasciate alla Caserma dei Carabinieri di Pozzuoli, promosse in prima istanza dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per volontà del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli, Gloria Sanseverino. Le stesse, così come poi confermato, riguardavano la gestione del bene effettuato nell’estate 2010 quando, sotto i vigili occhi dei più, veniva permesso che in diverse aree della villa si effettuasse un evidente parcheggio abusivo, gestito da una società terza al Comune.

Una struttura voluta dall’ente per la realizzazione di eventi e progetti dalle finalità socio–culturali, su cui si esercitava un’illecita attività lucrativa.

A ciò bisogna aggiungere che, restando alla stagione balneare 2010, destò non poco stupore la pubblicazione di un bando per la gestione a privati del parcheggio limitrofo al plesso centrale della villa. Un affidamento di certo non prospettico verso obiettivi di stampo socio-culturali, ma meramente relativo a finalità di guadagno economico.

Un’idea “allegra e bizzarra” quella comunale, con la quale si autorizzava, nonché spronava, un investimento finanziario su di una vasta area confiscata da 13 anni alla Camorra. Volontà ben precisa che, al fallimento del concorso pubblico, fece seguire addirittura un affidamento a “trattativa privata”, realizzatosi ma non perpetuatosi, alla Cooperativa Nuova Amena Baia.

Foto4377Passato un anno, le indagini sembrano però aver avuto ancor più elementi utili da portare in un successivo, e sempre più probabile, processo, preceduto da una sfilza di avvisi di garanzia.

E’ proprio di oggi pomeriggio, difatti, il nuovo blitz effettuato dal Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando dei Carabinieri di Pozzuoli, catapultatesi intorno alle ore 18:00 all’interno dei cespiti di pertinenza del bene confiscato.

Lì, così come denunciato da diversi testimoni lo scorso anno, la polizia giudiziaria ha potuto ravvisare la presenza di un centinaio di “mezzi”, tra automobili e motorini, parcheggiati abusivamente sui terreni di Villa Ferretti.

Secondo le prime ricostruzioni, avallati da interrogatori effettuati seduta stante dal Nucleo Operativo, sembrerebbe proprio che la stessa Cooperativa Nuova Amena Baia, effettuando un illecito, avesse utilizzato questi spazi, spostando vistosamente delle recinzione poste in loco dal Comune per delimitare l’area di proprietà pubblica, per ampliare il proprio parcheggio introitando denaro dalle auto e moto in sosta. In più, così come affermato da testimoni direttamente interessati, pare il costo del parcheggio si aggirasse intorno ai 5 euro, sia per autovettura che per ciclomotori.

Un’illegalità palese e quindi reiterata rispetto a quanto già avvenuto lo scorso anno, immortalata da foto scattate dalle forze investigative giunte in loco, che ha successivamente scosso anche le autorità di vigilanza di Bacoli. In pochi minuti, dopo apposite chiamate di sollecito, giungevano sul posto un’autovettura dei carabinieri ed un’altra della polizia municipale. Anche loro, preso atto della gravissima occupazione di suolo pubblico, hanno successivamente stilato verbali di constatazione dello stato di cose.

Delicatissima adesso è la posizione dell’Amministrazione comunale e del Comando di PM.

Foto4378Basta d’altronde leggere con attenzione la delibera di Giunta n. 130 del 09.05.2011 ad oggetto: “Compendio Villa Ferretti. Direttive ai Responsabili di Settore”, per comprendere le responsabilità di una tale situazione d’illeceità.

Per l’intera Villa Ferretti, tra l’altro interessata da finanziamenti della Comunità Europea superiori ai 3 milioni di euro, era stato deliberato sia di “incaricare il Responsabile del XII Settore di porre in essere quanto necessario per delimitare i confini del compendio 'Villa Ferretti' e perimetrare, anche catastalmente, l’intera area” che di incaricare lo stesso capo settore “di porre in essere quanto necessario per chiudere e delimitare l’area del compendio villa Ferretti al fine di impedirne così l’uso promiscuo ad opera di estranei che, da quando il bene è stato assegnato all’Amministrazione vi hanno accesso, evidentemente in modo illegittimo, tanto che il bene è stato oggetto di numerosi atti vandalici”.

Detto ciò si decideva “di incaricare il Comandante della Polizia Municipale di prevedere un controllo giornaliero del bene inserendo l’area tra quelle da controllare sia in mattinata che nel pomeriggio”. Monito chiaro, quest’ultimo, secondo cui agli uffici del Municipio, da inizio maggio ad oggi, dovrebbero essere state depositate ben due relazioni giornaliere concernenti il controllo di quella stessa area che oggi pomeriggio, 17 agosto, era occupata da centinaia di automezzi.

Dalla stessa delibera, avallata dall’intera Giunta e proposta direttamente dal sindaco Ermanno Schiano, si dava mandato “di incaricare il Resp.le del Settore VI, il Comandante della P.M. ed il Resp.le del Settore XII di verificare che l’intero compendio, così come assegnato nel verbale di consegna del 16 gennaio 2004 e riportato in premessa, sia nella piena disponibilità di questa Amministrazione, relazionando a firma congiunta, alla Giunta”, mentre s’incaricava “il Responsabile del XII Settore di porre in essere quanto necessario per concludere i lavori di realizzazione dell’impianto fognario a servizio di Villa Ferretti”.

imageCantieri, questi ultimi, assegnati attraverso un bando di “Somma Urgenza” (e quindi non ad evidenza pubblica), assolutamente inesistenti nell’area delimitata da cancelli e supervisionata da un dipendente comunale, che risulterebbero essere operativi proprio nella stessa zona in cui si perpetuava l’illegale attività di sosta a pagamento.

“Villa Ferretti, grazie al nostro operato, avrà un grande futuro – tuonava in pubbliche conferenze ed in assise consiliare il primo cittadino di Bacoli - il corpo di fabbrica principale sarà destinato a biblioteca, centro culturale polivalente ad indirizzo musicale espositivo, sala conferenze e/o congressi, centro espositivo per mostre in generale, e in particolare per documentari e attività archeologica subacquea in collegamento con il costituendo Parco Archeologico sommerso di Baia, base logistica per operatori nazionali ed internazionali che effettuano attività di studio e di ricerca nell’ambito della Archeologia subacquea e museo civico per le attività della pesca, della miticoltura e delle arti marinare, mentre le aree scoperte pertinenziali a parcheggio, verde attrezzato, ampliamento dei percorsi di visita e di accesso all’intero promontorio sul quale si erge il Castello Aragonese di Baia, sede del museo Archeologico dei Campi Flegrei e completamento della rete dei sottoservizi e degli impianti tecnologici previsti per il funzionamento dello stesso museo”.

Bene, chi vivrà, vedrà. Fatto sta che in un anno e mezzo di gestione effettuata dall’attuale amministrazione comunale, unica e sola è stata la destinazione d’uso, per pseudo finalità “sociali e culturali”, riscontrata presso la villa confiscata ai Pariante: parcheggi, parcheggi, parcheggi ed ancora parcheggi (peraltro abusivi).

Attività illegali perpetuate in un’area che dovrebbe ergersi a diamante di trasparenza e legalità.

Le indagini, anche in piena estate, proseguono.

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