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Aumentare le pensioni minime a 1000 euro. Facile, basta volerlo

Pensionati sempre più poveri nel nostro Paese. Quasi 1 pensionato su 2 percepisce un assegno inferiore ai 1.000 euro, mentre il 14,4% (2,4 milioni di persone) è sotto i 500 euro. E' quanto emerge dall'indagine Istat e Inps sui trattamenti pensionistici nel 2010 pubblicata quest’anno.

L’incidenza delle pensioni sul Pil sfiora il 17%, con un aumento dell’1,9% nel 2010 rispetto all’anno precedente. Un assegno su due quindi è sotto i 1.000 euro e la spesa pensionistica del 2010 è stata in aumento dell’1,9% rispetto al 2009, pari ad una somma di 258,4 miliardi di euro in totale.

Sono 13,8 milioni i cittadini ai quali l’Inps paga la pensione, erogando oltre 18,5 milioni di trattamenti. La maggior parte sono pensioni di vecchiaia (9,4 milioni, il 71% della spesa totale), al secondo posto le pensioni per i superstiti (3,8 milioni ossia il14,9%), poi quelle assistenziali (7,9%), di invalidità (4,5%) e indennitarie (1,7%).

L’importo medio delle pensioni di vecchiaia è di 609 euro mensili, mentre quelle di anzianità hanno un valore medio di 1.473 euro mensili, con la differenza dovuta all’anzianità contributiva molto più bassa delle pensioni di vecchiaia. Tra le altre pensioni previdenziali, le più numerose sono quelle relative ai superstiti con un valore medio di 534 euro mensili.

Fin qui i dati pubblicati sugli organi di informazione. Ma quanto costerebbe portare a mille euro al mese tutte le pensioni di vecchiaia? I calcoli sembrano abbastanza semplici. Ogni mese si dovrebbero aggiungere circa 500 euro ad ogni pensionato, per un totale di circa 55/60 milioni di euro annui. Ma siccome i dati non sono mai precisi possiamo approssimare, per eccesso, a circa 100 milioni annui. Per trovarli sembra logico frugare nelle tasche di chi finora è stato graziato dalla finta equità impositiva del governo Monti.

Suggeriamo tre strade:

1) Recuperare quanto la Chiesa cattolica non ha ancora versato per l’ICI e, sin da ora, includerla nella tassazione IMU. In questi giorni Maurizio Turco, deputato radicale che nel 2006 ha portato alla Commissione Ue il caso Ici-Chiesa, ha affermato che nelle casse dello Stato manca un mare di denaro: ''Almeno 500 milioni all'anno''. Per il futuro (cioè la manovra in discussione) dovrebbe essere logico far pagare l'Imu non solo alla Chiesa, ma anche a partiti, sindacati e fondazioni bancarie, eliminando un assurdo privilegio a favore di queste realtà.

2) Eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, che costa ogni anno circa 127 milioni di euro (2,3 miliardi di euro tra il 1994 e il 2012 in base ai dati elaborati dai radicali italiani). Le entrate del finanziamento pubblico verrebbero destinate annualmente ad altri scopi, ben più nobili.

3) Ridurre, anche di pochissimo, la mostruosa spesa militare italiana. Secondo i documenti ufficiali (fonte: Federazione dei Verdi) il volume finanziario complessivo a disposizione del ministero della Difesa è pari a 20 miliardi e 494,6 milioni di euro, nel 2011, a 21 miliardi e 16 milioni di euro nel 2012. Nel 2013 sarà di 21 miliardi e a 368 milioni di euro. I soldi per l’aumento delle pensioni minime comporterebbero una riduzione dello 0,0005% della spesa militare annua (!). In Germania, tanto per fare un esempio, la cancelliera Angela Merkel, ha ridotto, già dal 2010 le spese per armamenti di 10 miliardi.

Non sarebbe male riprendere le parole dell'amato presidente Sandro Pertini: "Svuotare gli arsenali e riempire i granai".

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.67) 26 novembre 2012 10:22

    Non solo non debbono aumentarle, ma debbono addirittura toglierle! Completamente! La gente bisogna farla morire di fame, perché soltanto allora capisce qualcosa! La causa di tutto sono anche loro, i pensionati, i quali, pur percependo somme irrisorie, seguitano imperterriti a sostenere col loro voto una c orrotta classe politicante che invece di soldi ne fa a palate, soprattutto illegalmente! Quando la finiranno di mandare avanti col loro voto i vari Bersani, Alfano, Casini &C, soltanto allora avranno il diritto di protestare. Altrimenti dovranno tacere. E i politicanti, come si pò verificare, non solo li hanno già messi a tacere, ma fra poco li affameranno pure completamente. E faranno bene! Agli scimuniti non può toccare sorte peggiore di questa!

    • Di (---.---.---.72) 26 novembre 2012 12:39

      Scusa, capisco l’amarezza per la situazione della nostra politica, ma i pensionati hanno lavorato tutta la vita per non trovarsi nulla in mano, e (visto il loro numero) non sono i maggiori responsabili di Bersani, Alfano, Casini & Company che ce li siamo votati noi tutti per vent’anni.
      Se proprio dobbiamo affamare qualcuno pensiamo a loro, che hanno "lavorato" per modo di dire...

  • Di paolo (---.---.---.8) 26 novembre 2012 18:31

    Intanto è bene precisare che chi percepisce pensioni che si avvicinano a quella minima (pensione sociale) è per il semplice motivo che hanno versato pochissimi contributi o non hanno versato per nulla ,quindi lavoro in nero o evasione fiscale .

    Vi informo che a seguito degli ultimi condoni tributari (condono tombale Berlusconi) le somme che da circa 10 anni lo Stato deve ancora incassare sono circa 4,5 miliardi di euro a fronte di circa 60.000 condonati ,dei quali solo un migliaio devono circa 1,5 miliardi .
    Il legislatore ,ovvero il Parlamento ,per invogliare alla richiesta di condono (e stiamo parlando di evasori fiscali !!) ,oltre a tutte le agevolazioni , ha congeniato la norma "sui generis "che il pagamento avvenisse in più rateazioni ,con la clausola che pagata la prima (ripeto pagata la prima ! ) l’iter della pratica venisse risolto .Ad oggi di questi condonati si sono ovviamente perse le tracce ,la Corte dei Conti si è dichiarata organo non competente all’incasso e l’attuale governo ,stante anche il caos e la difficoltà di ricostruire le singole posizioni ,ha prorogato a fine 2013 (quindi di un altro anno) l’assegnazione ai ruoli di Equitalia .

    Inutile quindi dire che nessuno dei governi di destra e di sinistra si è mai premurato di recuperare queste cifre .

    E allora indignatevi per questo invece di elucubrare come racattare i 100 milioni che ,oltretutto ,essendo non una tantum ma a ruolo definitivo ,aggraverebbero la contribuzione di chi lavora perché i soldi vengono sempre presi dalle tasche dei soliti imbecilli ,come il sottoscritto , che durante la propria vita lavorativa ha sempre pagato le tasse (pentito).

    • Di (---.---.---.21) 8 ottobre 2013 15:54

      Al sig. Paolo,

      Quello che lei afferma non è per nulla vero, prima di parlare a vuoto deve informarsi bene. La informo che conosco persone che hanno versato oltre 40 anni di contributi nella gestione lavoratori agricoli , hanno versato milioni, per vedersi riconoscere una misera pensione di € 495,00 al mese. Inoltre , le faccio presente che in Italia c’è gente che non ha versato nemmeno un contributo e percepisce al mese una pensione sociale di € 660,00. Le sembra corretto tutto questo?. Solo in Italia succedono queste cose. Un giusto criterio democratico , quello che manca in Italia, sarebbe quello di regalare un minimo indispensabile a chi non ha versato nulla , diciamo una elemosina di € 250,00 al mese, mentre a chi ha sborsato soldi e versato anni di contributi bisogna riconoscergli una pensione di almeno € 1000,00 al mese. questa è giustizia, questa è democrazia , questo è riconoscimento di diritti. Tutto ciò che manca in questo miserabile paese, per colpa di una classe politica corrotta. Astenetevi alle prossime votazioni . astensione di massa. Non parli a vuoto, si informi. 

    • Di (---.---.---.28) 15 marzo 2014 07:57

      Buon giorno caro paolo. sono concorde per quanto hai scritto, sono anni che dico ad amici,conoscenti e non che e’ ora di disertare i seggi elettorali. Sono molti anni che non vado a votare e quando si avvicina il carosello delle elezioni mi assale sempre il dubbio:"a chi debbo dare il mio voto? A UN LADRO DI SINISTRA.UN LADRO DI CENTRO O AD UN LADRO DI DESTRA?" Pero’ il mio sfogo e rimostranze sono vane perche’ ci sono sempre milioni di imbecilli che si recano alle urne allo scopo di eleggere dei furfanti da e.40.000 al mese escluse le spese per lecca lecca,lauree,mutande,vibratori,amanti.matrimoni delle figlie e chi piu’ ne ha piu’ ne metta e questo tutto a carico di quell’inconsapevole scemo che si chiama PANTALONE. Poveri noi dove andremo a finire?

  • Di (---.---.---.184) 26 novembre 2012 18:39

    Di cosa ci meravigliamo stipendi da fame pensioni da fame con il beneplacito di certi sindacati e della classe politica che ci ha’ governato negli ultimi trent’anni( votata dalla maggior parte degli italiani).

  • Di (---.---.---.67) 26 novembre 2012 19:16

    I pensionati, che non sono pochi, tuttora votano per gli sciacalli che li affamano. E con essi seguitano a farlo tutti i pensionandi. Per cui, se questa massa, anzichè fare il gregge, si ribellasse sul serio le cose cambierebbero. Sulle pensioni minime, conosco tante persone che pur avendo pesantemente lavorato, prendono 500 euro di pensione. Altro che contributi! Quali ’contributi’ avrebbero versato i politicanti per ricevere pensioni da favola e magari soltanto dopo un solo mandato? Chi ha lavorato DEVE ricevere comunque una pensione dignitosa! Se lo metta in testa egregio signore! Lei ha avuto il privilegio di avere magari un lavoro fisso, ma altri no. Altri debbono arrangiarsi alla meglio per tirare avanti! Cosa vuole fare, farli soffrire ora che si affannano per cercare un lavoro che non c’è e domani facendogli passare una triste vecchiaia? Ma quale galassia viene con queste motivazioni aridamente ragionieristiche?

  • Di paolo (---.---.---.8) 27 novembre 2012 00:10

    Caro xxx.67

    Lei si sbaglia di grosso ,io nella mia vita lavorativa ho fatto l’autonomo all’ 80 % , altro che posto fisso .Avrei potuto benissimo continuare a fare l’insegnante e oggi percepirei 1800-1900 euro netti al mese (dopo 40 anni di contributi versati).
    Quindi lei dimostra di non avere la minima idea di come e su cosa si calcola l’importo pensionistico ,lasci perdere i politici che sono un caso a parte ,se lo fanno è perché il popolo bue glielo ha permesso .

    Affermare , come ha fatto lei , che si è lavorato duramente una vita per avere 500 euro al mese di pensione equivale , nella stragrande maggioranza dei casi,ad una autodenuncia di lavoro nero e quindi di evasione fiscale .
    Sia ben chiaro che ci sono situazioni particolari che meritano rispetto ,certo non sto riferendomi a chi puliva le scale per dare da mangiare alla famiglia , ma la gran massa è composta da gente che ha intascato e non ha contribuito ,vivendo alle spalle degli altri.
    Conosco persone che percepisconono una pensione di 800 euro(netti) , avendo lavorato più di 40 anni e con un tenore di vita da benestanti ,dargli anche 200 euro in più sarebbe una emerita porcata .Gente che poi è sempre pronta a lamentarsi dei disservizi ,la sanità che non funziona ,i buchi nelle strade ......
    Quindi basta con questo piagnisteo .
    ...
    A questi farabutti la pensione andrebbe tolta altro che aumentata .

  • Di (---.---.---.193) 27 novembre 2012 10:08

    Caro Di Paolo, più che sbagliare io, forse è lei che non ha afferrato il senso del mio intervento. Quel che volevo dire, e lo faccio per personale conoscenza di molte di queste persone, è che in molti, PER POTER TIRARE AVANTI, sono costretti ad arrangiarsi: debbono perciò fare lavori poco gratificanti, sovente debbono calpestare la loro dignità, e debbono lasciarsi sfruttare per pochi soldi. Cosa vorrebbe pretendere lei da costoro? Vorrebbe lasciarli morire di fame? Dopo aver sofferto per anni, dovrebbero anche vivere una vecchiaia di stenti soltanto perché un corrotto sistema di potere gli abbia negato il fondamentale diritto al lavoro? Questa non è una autodenuncia di lavoro nero! Esca dalla logica inculcatale da un corrotto e freddo sistema di potere! Provi a calarsi personalmente in quelle realtà, vedrà che cambierà opinione! Attualmente ho un conoscente che ha perso tutto. Non trova un lavoro e ha una famiglia da mantenere. Ma vuole che se costui trovi qualcosa da fare per tirare avanti debba stare a preoccuparsi dele sue acrobazie ragionieristiche? E’ troppo facile sproloquiare quando si hanno le spalle coperte. Manderei quelli come lei a raccogliere il radicchio di notte per 30 euro! Chissà se allora ragionerebbe allo stesso modo! Quando capirà che la situazione è gravissima? Allora, chi prende 1000 euro mensili, vista l’inamovibilità dei politicanti, soltanto perché ha avuto la ventura di avere un lavoro, pubblico o privato che sia, sarebbe giusto che ne riservasse una quota a coloro che non abbiano avuto la sua stessa fortuna. Rimanendo sempre inteso che qualora si intervenisse energicamente sulle ruberie di politicanti e mascalzoni del mondo della finanza, ben più laute pensioni potrebbero tranquillamente riconoscersi a tutti. Piuttosto, perciò, non sono io a non avere un quadro della situazione, ma lei che si trastulla dietro le tautologie di sindacalisti e politicanti che, come sempre, si didinteressano dei disagi che incontra chi non ha avuto la loro stessa fortuna. E ne conosco tanti di questi! Provi soltanto a guardarsi attorno criticamente: vedrà che ne incontrerà parecchi pure lei. Tutti con una dignità senz’altro non peggiore della nostra!

  • Di paolo (---.---.---.239) 27 novembre 2012 14:42

    Non ho certo bisogno che lei mi educhi alla realtà della situazione disastrosa in cui vivono persone che non hanno né presente né futuro, grazie a Dio ho sufficenti capacità di discernimento.

    Il problema ,caro signore ,è che in questo paese stralciare la posizione welfare di questi disgraziati è praticamente impossibile ,perché nel database dell’INPS ci sono dentro milioni di fasulli che hanno ciurlato lei ,il sottoscritto e tutte le persone oneste di questo paese .
    Si guardi intorno ,tutta la ricchezza che vede ,e le assicuro che dalle mie parti (riviera toscana) siamo all’opulenza , è stata costruita al 95% con l’evasione fiscale . Molti cittadini (eufemismo) si sono arrichiti o sono benestanti a danno dello Stato che si è indebitato e oggi stiamo scontando questa anomalia
    Per quanto attiene le posizioni dei realmente indigenti ,quelli veri non quelli fasulli ,ci sono tutta una serie di servizi sociali che possono essere attivati . Comunque fino a quando non sarà risolto questa indecenza (l’evasione fiscale) non degna di un paese civile è inutile chiedere un trattamento pensionistico equivalente a quello di paesi (come il nord Europa) che hanno situazioni totalmente diverse ,farebbe soltanto aumentare il livello di ingiustizia sociale .Pensi quanto assistenzialismo si potrebbe fare recuperando soltanto la metà dei 140 miliardi annui di evasione fiscale . Oggi siamo al 10% (teorico) .
    Dei sindacalisti e dei nostri politici me ne sbatto da sempre e se non vado a raccogliere la cicoria per 300 euro al mese devo solo ringraziare me stesso .

  • Di (---.---.---.154) 27 novembre 2012 17:41

    So che lei lo sappia. Soltanto che pare stenti a intenderla. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, e soprattutto NON SI DEVE confondere chi già viene discriminato nel trovare un lavoro con coloro che speculano. Questo compito toccherebbe ai governi, ma finquando gli italiani seguiteranno a seguire Monti, Berlusconi, Bersani (soparattutto dalle sue parti!) e Casini questo non succede! E allora, cosa vogliamo fare: anziché colpire le cause ce la prendiamo con i deboli che sono stati già discriminati negandogli un decoroso sostentamento nella loro vecchiaia?

  • Di paolo (---.---.---.102) 28 novembre 2012 18:23

    Guardi che se rilegge con più attenzione i miei commenti gli indigenti ,quelli veri e non quelli fasulli , non sono in discussione ,già la vecchiaia è brutta di suo se poi ci aggiungi la miseria diventa crudeltà .

    Quello che stavo cercando di farle capire che il suo meccanismo " Aumentare le pensioni minime a 1.000 euro , facile basta volerlo " ,al momento è assolutamente impraticabile perché nelle minime ci rientrano milioni di contribuenti disonesti ,il cui tenore di vita è stato assolutamente incoerente con la loro indigenza . Il nostro fisco si è dimostrato totalmente incapace ( per volontà politica) di estrapolare le posizioni a cui lei fa (giustamente aggiungo io ) riferimento da quelle degli evasori annidati ,ragion per cui la sua "soluzione " si tramuterebbe in ulteriore aggravio di tasse e contributi per chi paga ( i fessi ) e che già oggi si trova con l’acqua alla gola . Il meccanismo che lei suggerisce è già in atto in paesi più civili del nostro che però hanno un fisco che funziona .

    A gennaio 2013 verrà introdotto il nuovo meccanismo di autodenuncia dei redditi ,simile agli studi di settore , ma che riguarda IL CITTADINO e non l’impresa .
    Si chiama Redditest ,ciascun cittadino dovrà commisurare la sua capacità di spesa con il reddito dichiarato ,quello che in altri paesi civili si fa già da decenni , magari mettendoti alle costole , come negli USA , il mortimer di turno .
    E’ già tutto un coro di proteste .

  • Di (---.---.---.218) 28 novembre 2012 22:24

    Anche lei si perde nella consolidata tautologia introdotta astutamente dal sistema. Non bisogna dare l’elemosina a chi abbia già avuto una vita difficile: bisogna riconoscergli la dignità di poter vivere! E questo si potrebbe fare recuperando i soldi rubati quotidianamente da politicanti e finanzieri! Non colpendo ancora la gente comune, come fa invece la fesseria del Redditest che lei invece enfatizza. Esso, infatti, si rivelerà il solito strumento appuntito contro il cittadino e smussato, ma molto smussato, nei confronti dei grandi evasori. Altro che studi di settore! Quando quelli come lei promuoveranno il redditest per politicanti, industriali e finanzieri? Ilo fatto che certe cose si facciano altrove non significa che esse siano buone e auspicabili. Questo se lo metta in testa. I paesi civili che lei ricorda non sono tali se non colpiscono quelle rendite. E questo non succede! Da nessuna parte! Perché non prova a considerare che di fronte a una classe dirigente incapace di controllare l’evasione con efficaci strumenti fiscali rispettosi delle fondamentali libertà individuali, non si può rimediare con iniziative autoritarie, ma semplicemente sostituendo la stessa?

  • Di paolo (---.---.---.102) 29 novembre 2012 10:38

    Non mi interessa un contradditorio che non ha senso ,anche perchè vedo che lei fatica a capire quello che sto dicendo attribuendomi cose che non dico .Probabilmente sono io che mi esprimo male .

    Lei sta confezionando il pacco più demagogico che esiste ,ovvero ci sta dicendo che è meglio avere la salute che non averla ,meglio i soldi che .... ecc. ,insomma filosofia alla Catalano .
    Visto che il nostro fisco è incapace di stanare l’evasione fiscale ,visto che il Redditest (che assoltamente non enfatizzo ma che in altri paesi funziona) non le dice nulla ,considerato infine che quelli come me non intendono cacciare un euro in più perché si sono rotti di foraggiare tutti ,ci suggerisca lei la soluzione . Ci dica come fare ,ci dica cosa intende quando dice "rispettare le libertà fondamentali " . C’è già stato un signore , bassotto e ricchissimo, che ha detto che segnalare gli evasori era "delazione " , insomma che si faceva peccato ,che era cosa disdicevole .Naturalmente gli italiani lo hanno seguito.

     Nell’emergenza civile in cui siamo le libertà individuali (di cui gli italiani hanno abnormemente abusato) vengono dopo l’interesse generale ,non esiste la sfera personale ,bisogna indagare anche a costo di andare a rovistare nella tazza del cesso . E’ chiaro?
    Vivi da nababbo e non dichiari un cactus (o molto poco,ti rovisto anche nelle mutande e se protesti ti prendo a legnate .Citando un autore di questo blog " le carote sono finite , adesso c’è rimasto solo il bastone "

    Per quanto attiene al cambio della classe politica ,se la maggioranza degli italiani si fosse comportata come il sottoscritto ,ci saremmo già arrivati da un pezzo .

  • Di (---.---.---.242) 29 novembre 2012 22:10

    Penso invece che sia lei anon capire, avendo la testa infarcita di luoghi comuni.
    Le libertà di tutti esistono se esistono le libertà del singolo.
    Se la classe dirigente non sa o non vuole svolgere una corretta e metodica politica fiscale, questo non giustifica di tirare nel mucchi. Quello lo san fare tutti!
    Lei non si rende conto che, con certi sistemi, anziché colpire l’evasore, colpisce la democrazia. Non è che colpendo lo scontrino fiscale non emesso risolverà i problemi attuali. la vera evasione, quella che comporta cospicue somme, non la fa la gente. E quegli altri con i suoi espedienti non li colpirà. Mai!
    Nessuno vuole le carote. Ma stia attento: il bastone usato a sproposito può farla ritrovare irreversibilmente impantanata. E la nostra storia recente, purtroppo da troppi dimenticata, sta a dimostrarlo. E’ chiaro anche per lei?

  • Di (---.---.---.29) 30 novembre 2012 10:26

    Caro signore, adesso le dimostro in concreto come sia lei e non io a non aver capito assolutamente nulla della fittizia situazione creata ad arte per i gonzi dalla accozzaglia politicante.
    Benissimo! Controlliamo tutto! Anche quando uno starnutisce! A patto però di farlo con tutti e a condizione che coloro che sostengano questa fesseria vi si uniformino per primi.
    Il sig. Bersani, e tutti gli impiastri, ai quali auspico lei non appartenga, che gli corrono dietro, ha ricevuto regolarmente 98.000 euro dai vertici dell’Ilva. Tutto regolare. Se non per due aspetti confliggenti con le cretinate che rifila:
    1) quei soldi non li ha ricevuti in contanti, ma con strumenti elettronici: quegli stessi strumenti che lui asserisce siano a prova di evasione e che invece non lo sono e che anzi, qualora lei non lo sapesse, consentono di evadere più facilmente non al dipendente o al pensionato, ma a chi specula sui grossi capitali;
    2)Proprio per averli ricevuti regolarmente, così come li riceve regolarmente chi lavora, perché non li rende ’tracciabili’ come pretende invece per i comuni mortali? Perché non fornisce tutti gli scontrini relativi a quella ingente somma? Così come io dovrei denunciargli la somma spesa per comprere le caramelle a mio figlio, lui non dovrebbe fare altrettanto? Anzi, non dovrebbe fare di più, chiarendo anche a quale titolo i dirigenti dell’Ilva gli abbiano elargito una così generosa somma? O è il classico signor Marziale che predica bene ma razzola male?
    3) Questo inquietante impiastro, fautore con il suo compare Visco della abolizione del contante, ha avuto anche la sfrontatezza di citare Pericle, non sapendo affatto quel che diceva! Ma per gli ignoranti questo no fa’ differenza, tanto lo seguono comunque!
    4)In una autentica democrazia (sic!), non dovrebbe essere il popolo a ’tracciare’ i suoi rappresentanti? Qui perchè capita il contrario? Quanti scontrini non battuti bisogna scovare per coprire la sola somma da lui incamerata non si sa bene a quale titolo né per faci cosa? Lei forse neppure immagina quant ricevute occorrerebbe scovare per coprire quel che politicanti e faccendieri trafugano quotidianamente con i loro sporchi affari, badi bene TUTTI consumati con PAGAMENTI VIRTUALI E NON IN CONTANTI?
    E mi fermo qui. Aggiungo soltanto l’esortazione a svegliarsi dal torpore nel quale l’hanno fatta piomare quesi mascalzoni prima di avventurarsi in considerazioni senza né capo né coda!

  • Di (---.---.---.29) 30 novembre 2012 10:29

    Naturalmente, l’intervento precedente non si rivolge allo stesore dell’articolo, ma al sig. DI Paolo, nella speranza che riesca finalmente a svegliarsi dal meraviglioso sonno nel quale è immerso.

  • Di (---.---.---.130) 2 dicembre 2012 12:01

    Mi meraviglio che l’autore dell’articolo - fautore del ritorno alla lira si sia dimenticato della quarta possibilità per aumentare le pensioni (tutte e non solo quelle minime). Con il ritorno alla lira lo Stato stampa moneta e paga pensioni più belle.
    Vero sig. Boi ? non è una meraviglia il ritorno alla lira?!?! lo Stato stampa e distribuisce e tutti felici.

  • Di (---.---.---.127) 2 dicembre 2012 15:31

    Quante cavolate sto leggendo! Si ripropone sempre la vecchia guerra tra poveri! Chi prende 500 euro litiga con chi ne prende mille. Tutti morti di fame attorno allo stesso osso. L’uno pronto a sbranare l’altro! Avete mai visto le medesime liti tra i politicanti, gli industriali e i finanzieri? Cioè tra coloro che hanno prodotto questa situazione e che ora ci speculano sopra? Loro se la ridono alle vostre spalle: alle spalle di tanti fessi presi ad accapigliarsi reciprocamente, non degnandosi di guardare dove dovrebbero! Non manca neppure il novello Menenio Agrippa! Svegliatevi, pagliacci! Siate coesi, altrimenti così vi ciulano ulteriormente!

  • Di Sandro kensan (---.---.---.54) 2 dicembre 2012 15:45
    Sandro kensan

    Ho dato il mio voto negativo. Io mi occupo di numeri e mi risulta che il testo confonda milioni con miliardi.
    Se le pensioni di vecchiaia incidono per il:
    pensioni di vecchiaia (9,4 milioni, il 71% della spesa totale), spesa totale 250 miliardi di euro

    a casa mia fa un costo annuale delle pensioni di vecchiaia di 200 miliardi grosso modo (71% di 250 miliardi)

    Se si moltiplica la pensione (netta) di 600 euro per 9.4 milioni di pensionati per 13 mensilità fa circa 70 miliardi.

    I conti non tornano.

    Comunque prendendo per buono i 70 miliardi grosso modo e pensando di raddoppiare le pensioni di vecchiaia si arriva a un aggravio di spesa pubblica di 70 miliardi all’anno.

    nell’articolo si parla di milioni, secondo me si parla di miliardi, non è la stessa cosa.

    • Di (---.---.---.181) 8 febbraio 2013 13:30

      bravo sandro stavo facendo la stessa considerazione..........non che io sia con la casta, anzi tutt’altro, però stiamo attenti prima di dare dei numeri a casaccio e stravolgere la realtà ....c’è il serio rischio di renderci ridicoli se poi queste cifre venissero riportate senza debita analisi.

  • Di (---.---.---.252) 3 dicembre 2012 02:05

    L’Italia e’ un paese dove il 75% non produce nulla, ma quasi tutti di questi non sono incolpabili in quanto categorie sociali svantaggiate o nulla facenti. Ma ho incluso anche quelli che lavorano nel terziario ma che vivono sui soldi prodotti da agricoli, pesca, ed industria. Per qualche arcano mistero, nel mondo i politici si sono accordati su due fatti:1 lo stato sociale va smantellato, 2 si deve baciare le mani a chi ha soldi da investire, e per questo, non possiamo tassarli,altrimenti scappano in qualche paradiso fiscale. HO DETTO TUTTO E DI PIU’ IN POCHE RIGHE.

  • Di (---.---.---.138) 20 febbraio 2013 17:57

    Anch’io mi interesso di numeri e condivido quanto ha scritto il Sig.Sandro. Raddoppiare la pensione a 2.500.000 di pensionati (duemilioni e mezzo) portandola da 500 a 1000 euro netti, premesso che non costa solo 500 perchè anche la pensione è tassata, se anche volessimo considerare solo 12 mensilità sarebbe 500x12x2.500.000= 15 miliardi, non 55/60 o 100 milioni, con buona pace per il politico che ieri sera in una tribuna elettorale sulla RAI diceva che con 1 miliardo si poteva raddoppiare la pensione di 500 euro a 2.000.000 di pensionati.
    Lo stesso politico si lamentava che gli attuali candidfati non avessero fatto la gavetta, dal consiglio di quartiere, al Comune, alla Provincia, alla Regione, prima di presentarsi alle elezioni per il Parlamento. Sarebbe bene, aggiungo, ripassassero anche un po’ di aritmetica.. Galliano Moreale  

  • Di (---.---.---.179) 25 febbraio 2013 18:20

    visto che faccio parte della chiera di coloro che percepiscono 534 euro e lo stesso mio marito

    con un affitto da pagare di 5oo euro mi auguro solo che berlusconi aumenti le pensioni come le nostre almeno a 9oo 1ooo euro. Mi auguro di tutto cuore che lo faccia per una migliore sopravvivenza. Lo ringrazierei molto se lo facesse e Vi dirò ci spero molto e che dia la priorità

     

  • Di (---.---.---.179) 25 febbraio 2013 18:29

    anch’io sono convinta che togliendo molti privilegi a chi non ha bisogno a chi spende senza ragione è possibile aumentare le pensioni minime come la mia che dopo aver lavorato una vita a 65 anni mi ritrovo con una pensione di 534 euro dovuta anche in parte a chi per anni non mi ha versato i contributi vuoi anche che negli ultimi 10 anni ero un’artigiana vuoi anche che ha sempre regione l’inps di fatto mi ritrovo col mal di stomaco e a non dormire la notte per fame. Come me tanta altra povera gente capisco che dobbiamo morire , ma di fame è troppo, credetemi........................

  • Di (---.---.---.179) 25 febbraio 2013 18:32

    facco un appello al presidente berlusconi : La prego presidente aumenti le pensioni minime

    magari a 800- 900 euro e non 1000 ma lo faccia al più presto .Ci vergogniamo mi creda a non avere la possibilità di fare la spesa neanche ai discount. Faccia presto io ci credo, visto che l’ho votato

  • Di (---.---.---.30) 18 agosto 2013 17:59

    capisco i vari individuali punti di vista ma credo che un’aumento della pensione minima sia giusto per garantire alle famiglie la dignita’.Tutto sommato chi percepisce una pensione minima ha comunque versato all’ente di appartenenza e di fatto dovrebbe criticare chi percepisce una pensione sociale e non ha versato un euro oppure criticare e disapprovare la legge che permette l’erogazione di una pensione agli stranieri residenti da dieci anni in Italia che spesso portano parenti che diventati over 65enni percepiscono anch’essi la pensione che spesso viene inviata all’estero e spesa in loco.Gli stranieri non hanno versato niente e pertanto ritengo che un po’ di solidarieta’ Italiana verso chi ha versato 20 anni oppure 15 anni e percepisce la pensione di 200/300 euro spesso integrata al minimo se il reddito dei coniugi lo consente sia una bella cosa.C’e’ da considerare che in molti casi il contribuente a versato per un numero di anni basso rispetto a chi ha versato per 35 o 40 anni ma ha versato quote piu’ alte sulla base dei meriti professionali.Sicuramente sono dell’idea che un operaio che ha lavorato davanti ad una fornace oppure in catena di montaggio abbia strameritato la propria pensione e di piu’ rispetto a chi ha lavorato in ufficio ed in condizioni ben diverse.Per quanto riguarda le pensioni d’oro di decine di migliaia di euro mensili (la piu’ alta e’ di circa 91,000,00 euro mensili)e’ inaccettabile’ spesso acquisite da politici e manager nei trascorsi decenni con governi che cambiavano in continuazione mentre l’Italia sprofondava nel baratro del debito pubblico che ha raggiunto attualmente i 2075 miliardi e per cui il nostro stanco paese paga poco menno di 100 miliardi di interessi annuali

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