Arte “sott’aceto”, Humam Alsayed in mostra a Beirut
“ 'Un uomo che lavora con le mani è un operaio' – ha notato una volta lo scrittore e avvocato statunitense Louis Nizer. 'Un uomo che lavora con le mani e il cervello è un artigiano; ma un uomo che lavora con le mani, il cervello e il cuore è un artista'.
Le mani compaiono in modo preminente nella recente mostra dello scultore e pittore siriano Humam Alsayed che sembra esemplificare la definizione di artista data da Nizer”.
Così India Stoughton presentava sul The Daily Star l’ultima mostra di Humam Alsayed tenutasi a Beirut nel 2012. Oggi Alsayed tornerà a presentare i suoi lavori nella capitale libanese dove ormai vive da qualche anno.
In mostra ci saranno sculture in bronzo, schizzi e quadri con quelle figure surreali con indosso kefiya e berretti di panno così caratteristiche di Alsayed. Non sono ritratti verosimili i suoi: deformando in modo grottesco alcuni particolari del volto, ingrandendo le mani, coprendo gli occhi dei personaggi delle sue opere, Alsayed intende rivelarne l’interiorità, l’energia, le passioni e debolezze nascoste.
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