• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Arriva "Micropulp": un esempio di web-letteratura

Arriva "Micropulp": un esempio di web-letteratura

 Che cos'è la "web-letteratura"? E' sempre difficile riuscire a dare una risposta definitiva su un fenomeno in atto, anche se gli elementi per realizzare una prima analisi non mancano affatto. 

Fino a non molti anni fa l'approccio alle nuove esperienze letterarie e la conseguente discussione critica che nasceva intorno a esse, erano prerogative di un'élite di estimatori di una certa stampa periodica specializzata. Oggi, invece, grazie all'autonomia offerta dalle tecnologie informatiche, dai nuovi mezzi di comunicazione e in particolar modo dalla 'rete delle reti' - il web -, la letteratura sta vivendo un'epoca ricca di opportunità accompagnata, come succede per ogni novità, da una diffidenza che è pari alla mancanza di informazione esistente intorno al fenomeno. Una disinformazione destinata lentamente a lasciare il posto all'evidenza dei fatti e ai risultati interessanti che derivano anche dall'esperienza diretta di chi, provenendo dal mondo autorevole della carta, ha deciso - per sopravvivenza o per dinamismo intellettuale - di vivere una doppia vita tra la macchina da scrivere e internet.

Il web 2.0 è diventato così, tra le altre cose, un interessante e 'infinito' spazio redazionale dove poter coltivare idee e svilupparle grazie al contributo di persone che hanno l'opportunità di interagire tra di loro intorno a una passione letteraria o a una sfida editoriale altrimenti irrealizzabile. Il lancio nel web di un'idea editoriale, la ricerca di autori eventualmente interessati, l'invio degli scritti da parte di questi, l'editing e l'interazione umana e letteraria tra autori ed editor (con l'opportunità, in seguito, di traslare questa interazione nel mondo fisico), la distribuzione 'immateriale' del prodotto tramite ebook, la diffusione di notizie riguardanti la presentazione al pubblico nel 'mondo reale' di un prodotto editoriale, la successiva e necessaria critica nei confronti del prodotto stesso: tutte queste fasi e molte altre ancora, avvengono oramai anche grazie alla rete e in particolar modo al web 2.0. 

E' con questo spirito, e utilizzando i suddetti mezzi, che nasce "Micropulp": una nuova fanzine ("un'altra?" - direte voi) scoperta per caso dal sottoscritto navigando in un social network (pensate un po'!) che ha la caratteristica, ormai già abbondantemente sdoganata ma, come dicevo, non ancora sufficientemente utilizzata in tutti i suoi aspetti positivi (e sono tanti!), di vivere una 'vita anfibia' tra la carta e il web. Il doppio formato - cartaceo/ebook - e la distribuzione gratuita tramite internet, rendono questo tipo di prodotto assolutamente appetibile e vincente. La pubblicazione 'a cadenza discontinua' (come ribadisce il sottotitolo) nasce da un'idea di Vincenzo Barone Lumaga e si occupa di narrativa di genere: weird, noir, thriller, science fiction e in generale di narrativa popolare d'avventura e mistero.

"Micropulp" è un esempio, uno dei tanti, di come potrebbe essere la letteratura del futuro: una letteratura appassionata e competente (spesso, erroneamente, si tende a far coincidere la gratuità di un prodotto con l'idea di 'bassa qualità'), ma soprattutto una letteratura indipendente dall'editoria ufficiale e da certi meccanismi economici alienanti e incapaci di sondare un sottobosco letterario ricco di idee.

Micro Pulp 0

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares




Ultimi commenti