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Aprite gli occhi: siamo in Matrix...

Aprite gli occhi: siamo in Matrix...

Matrix”. Uno dei film di fantascienza più visti degli ultimi decenni. Con i suoi sequel milioni di spettatori in tutto il mondo, hanno seguito le vicende dei protagonisti lanciati fra il futuro, il passato ed un presente fatto di reale irrealtà.
 
Un film discusso, apprezzato, odiato. A seconda degli occhi e della mente di chi l’ha visto.
 
Usciti dai cinema, tornati alla vita reale, si riemerge in quella che – sotto tutti i punti di vista – viene considerata “Realtà”.
 
Ma siamo certi di sapere cosa sia la “Realtà”? Siamo davvero convinti di vivere in un mondo “Reale”? E cosa significa? Chi e come si stabilisce se ciò che vediamo, ascoltiamo, viviamo, scegliamo può essere definito “reale”?
 
Innanzitutto, prendiamo ad esempio ciò che ci viene continuamente proposto attraverso varie forme di Comunicazione.
 
Sono reali i messaggi pubblicitari che siamo costretti in alcuni casi a seguire tramite la televisione, la radio ed i giornali? Corrispondono a realtà le promesse sciorinate sull’assoluta efficacia di un prodotto, sull’assoluta necessità di scegliere un marchio piuttosto che un’altro, sulla assoluta priorità di acquistare un articolo che risolverà buona parte delle problematiche della vita quotidiana?
 
Ebbene: la risposta è no. Seppur viviamo in una Società sviluppata, altamente tecnologicizzata ed enormemente riempita di centinaia di migliaia di prodotti sappiate che, potremmo tutti fare a meno della maggior parte di essi.
 
Non è infatti necessario poter scegliere ad esempio fra migliaia di prodotti di pulizia per la casa, o fra le migliaia di cosmetici o articoli alimentari e vetture e cellulari ed abiti ed accessori e medicine... Sarebbe nella realtà delle cose, necessario avere una soluzione pratica e logica alle mille incombenze quotidiane.
 
Sapete che da qualche tempo – ad esempio – esistono alcuni siti che consigliano come produrre in casa a basso costo, prodotti per la pulizia della casa, prodotti per la toilette quotidiana e tante altre piccole e grandi soluzioni per ottenere senza spendere troppo, la maggior parte degli articoli che corriamo ad acquistare nei supermercati e nei negozi, sottoponendoci ogni volta ad un incredibile giravolta fra scaffali, nomi, prodotti, colori, prezzi di cose di cui basterebbe meno di un quinto della metà?
 
E’ una tendenza che nasce fondamentalmente dall’esigenza di vivere in maniera più ecologica, ma se applicata alla umana e naturale esigenza di trovare una qualche soluzione alla domanda di risolvere una qualsiasi necessità, ecco che soluzioni di questo genere possono riportarci ad uno stadio di maggiore “realtà” delle cose. E fin qui, parliamo solo di prodotti di vario genere creati e distribuiti da centinaia e centinaia di imprese produttrici.
 
Una reale irreltà, appunto. Necessità create ad arte ed amplificate a dovere. Ma del tutto... irreali.
 
E che dire poi, del mondo dell’Informazione? Alcuni dicono che in Italia manca la libertà di Stampa. Io dico invece, che manca la Realtà dell’Informazione.
 
Buona parte di ciò che si scrive, si pubblica e quindi di propone alla Comunità, non è esattamente frutto di fatti reali, bensì di fatti sempre più spesso... artefatti. Lo possiamo vedere in ogni tipo di notizia proposta. Piuttosto che la Realtà – nel mondo dell’Informazione – vige la regola del “Ciò che si vuol far pensare”. Forse, in maniera del tutto contraddittoria, non è che manchi la Libertà di Stampa. Piuttosto manca la realtà di Stampa, che è ben altra e peggiore cosa.
 
In una Società ove le testate nazionali si possono permettere di raccontar le cose come gli pare, ecco: questa è grande Libertà. Ma una Libertà fondata... sull’irreale.
 
Poi c’è la Politica. Quella delle parole, tante. Dei fatti. Pochi. Ma a parole, si riesce a confondere, convincere, dirigere, deviare intere Masse. Milioni di persone.
La Politica è Reale’ No, se si pensa che nessuno di noi può avere l’assoluta certezza nemmeno su fatti accaduti e raccontati e riportati. Perchè ognuno, ogni Giornalista, ogni testata, ogni editore, decide come, quando e perchè rivelare un fatto, raccontare un episodio, rivelare un segreto.
 
Basti vedere come della stessa notizia, vengano riportati sempre dati del tutto diversi a seconda della testata o del TG.
 
Ma ci sono anche notizie “montate”, del tutto irreali ma proposte come assolutamente vere. Comprendere diviene difficile per i più. Scoprire l’inganno, inversomile per molti, che nemmeno ci pensano ad una evenienza del genere. Eppure...
 
Nel Reale mondo dell’irreale, ogni giorno viene montato un mattoncino. Ogni ora viene posto un tassello. Ogni secondo qualcuno batte e ribatte su qualcosa di completamente artificiale svendendolo per reale.
 
Incredibilmente, ci ritroviamo col mondo virtuale del web, molto più reale del mondo così percepito: quello che siamo convinti di vivere nella realtà.
E’ una sorta di trasposizione. Di illusione che diviene materiale realtà. Virtualemnte vero, veramente irreale.
 
Se non ne avete capito il senso, ne riparliamo...
 
Noi risparmiamo: un sito per scoprire come fare da se molte cose

Commenti all'articolo

  • Di Il Gufo (---.---.---.93) 28 aprile 2010 05:03

    Il senso di Matrix è appunto questo: i media non "rappresentano" la realtà, rappresentano una storia; sono gli spettatori che prendono questa storia come paradigma per interpretare letteralmente la realtà.
    Perchè il pubblico spesso non conosce il mezzo e le tecniche che ci stanno dietro, ignora in senso letterale.
    Agli albori del teatro non tutti sapevano che l’attore in scena non era morto per davvero e poteva succedere che l’indignazione del pubblico rischiasse di far fare una brutta fine all"assassino".
    Accade oggi con la TV, accadrà domani con internet.
    "Il mezzo è il messaggio", insegnano a scuola.
    Quindi solo la comprensione del mezzo è d’aiuto nel decifrare il messaggio.

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