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Anno Zero mette in crisi il sistema televisivo nazionale

Il Pdl, tramite i soliti Cicchitto e Gasparri, veri, onesti e disinteressati osservatori dei mezzi televisivi attaccano Santoro ed “Anno Zero” accusandoli di informazione e dibattito a senso unico, privo di contraddittorio. Vero che il nostro premier, scegliendo Cicchitto e Gasparri, non poteva trovare di meglio come scendiletto. I due “fantozzi” danno addosso al solito Travaglio e al tribunale mediatico di Santoro.

Veniamo ai fatti e facciamo le dovute osservazioni.

Castelli, rappresentante del governo, ha ammesso tra l’altro “di aver parlato troppo”. Bocchino fa parte dello schieramento di centro destra che governa. Forse mancavano il “mentone” Belpietro e il “collezionista di querele” Feltri, impegnati presso l’Ordine dei Giornalisti, a dare qualche spiegazione.

Se osserviamo il panorama televisivo, si osserva che il governo controlla con molta tranquillità ben 5 TV nazionali: le 3 reti Mediaset, Rai 1 e Rai 2. L’unico cavallo pazzo che non riesce a controllare è “Anno Zero”.

Di che si lamentano al governo? Ma di che parlano?

Le reti Mediaset dimenticano di informare i telespettatori delle notizie più importanti, come la crescente disoccupazione, la crisi finanziaria ed economica e delle aziende che quotidianamente chiudono. Al contrario ci danno il quadro di un’Italia che perde meno in Europa e si dimentica di dire che lo stipendio medio dell’italiano è il fanalino di coda di tutta l’Europa. In compenso i 2/3 dei TG sono dedicati alla morte di Sandra Mondaini e nemmeno ricordandola nei suoi vecchi show, ma facendocela vedere quotidianamente su una sedia a rotelle mentre delira qualcosa. Squallido e mancanza di rispetto verso la stessa Sandra. Le altre notizie che campeggiano sui TG di Mediaset sono dedicate a quelle donne di malaffare chiamate veline, addirittura “attrici”, analfabete, degne aspiranti di nuove donne in odore di politica. Ci si spreca sulla vita privata di una persona amorale e rozza come Fabrizio Corona e della sua amata, che ci sorbiamo nei numerosissimi spot pubblicitari. Come rimpiango Megan Gale, almeno non aveva pretese di sedere un giorno in Parlamento.

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A tutta mancina
Bossi svolta a....sinistra, ma solo co la bocca

Sul fronte Rai le cose non vanno certo meglio. Rai 1 è tenuta sotto scacco dalla cariatide berlusconiana di Minzolini, che il giornalismo lo ha scoperto una mattina, seduto sul water, leggendo “Tiramolla”. Lo stesso direttore della Rai, Masi, fa egregiamente il suo lavoro di “indignato speciale”, pronto prendere le distanze ed a mettere i bastoni fra le ruote all’unica trasmissione fuori dal coro. Poi c’è il venditore dei suoi libri Vespa, chiaramente legato a Mondadori, che tira avanti un “porta a porta” che sembra più il cannellone di ingresso di Villa Macherio. Che dire poi del leghista-terrone Paragone? Poveretto ce la mette tutta per fare l’anti-Santoro. Ma scherziamo? Era meglio morire da piccoli.

Il nostro premier ha ben donde di lamentarsi, ma lo deve fare con chi non la pensa come lui. Se la deve prendere con la metà degli italiani che lo vogliono a casa. Non è colpa di Santoro se fa guadagnare 14milioni alla Rai, mentre i suoi TG, gestiti da spazzini dell’informazione, non rendono un fico secco. Qui parlo esclusivamente in termini share, di resa pubblicitaria. Ma chi mette la pubblicità vicino al TG4 di Fede? Forse la scopa “pippo” o “pulident”, per quattro vecchi rincoglioniti che non hanno ancora il digitale terrestre.

Ha ragione Beppe Grillo quando dice che se ne devono andare a casa tutti. Ha ragione nel dire che questa politica è morta e sepolta e parlano di se e non dei problemi degli italiani. Sono morti e non lo sanno. La verità è che Santoro ha dato voce a Grillo e ha cercato di lanciare il suo messaggio, quello fatto di verità sacrosante. Ha mimato Bossi (un vecchio paralitico che scorreggia) e Berlusconi (74enne zigomato tanto da somigliare ad un giapponese) come in realtà sono e tutto ciò che li circonda è spazzatura, immondizia.

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Silvio Saionara ed un cugino in visita
Due giapponesi ad Arcore

Mentre l’informazione va dietro a questa politica fatta di cadaveri, molti giovani cominciano a muoversi e parlano d’altro. Proveranno a fare una politica nuova, dove i protagonisti, i leader sono tutti loro.

I giovani non guardano questa televisione. Se capissimo questo, capiremmo perché i ragazzi si rivolgono al web e si organizzano per aderire a quei movimenti come 5 stelle e popolo viola, che parlano di ecologia, di smaltimento intelligente dei rifiuti e di energie alternative.

Molti hanno già adottato la differenziata. Facciamolo tutti e cominciamo con lo smaltire queste vecchie mummie incancrenite che ci parlano di un’Italia che no esiste e ci raccontano favole come il ratto delle “padane e che una “trota”, senza né arte né parte, può diventare, a 22 anni, un rispettabile politico e pagato dallo Stato. La Padania non esiste, è una grossa stronzata che si è inventato Bossi perché non riusciva a trovare un lavoro che lo pagasse senza lavorare. Però, purtroppo, la “trota” in carriera esiste e si chiama Renzo Bossi.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.117) 27 settembre 2010 19:43

    MAGGIORANZA > Possibili arrivi. Se un Parlamentare afferma pubblicamente di dare il voto a chi gli promette un beneficio concreto (carica pubblica, intervento economico, ecc), per il Codice Penale può configurarsi il reato di "voto di scambio". Possibili rientri. Se i Finiani chiedono di partecipare alla riunione di PDL e Lega sul prossimo documento del Premier, stanno avanzando pretese da partito della maggioranza. ALTERNATIVA > Basterebbe riascoltare le Voci dentro l’eclissi di uomini esempio di coerenza, rigore e impegno civile …

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