• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Angelo Vassallo, una morte annunciata tra politica ed impegno (...)

Angelo Vassallo, una morte annunciata tra politica ed impegno civile

In Italia esistono tante realtà nelle quali la lotta al malaffare è condotta nel silenzio dei grandi media nazionali. C’è tanta gente che ogni giorno con impegno e passione intellettuale, prima ancora che politica, in questa battaglia sa metterci la faccia pur senza l’aiuto delle istituzioni.

Anzi, spesso la lotta si fa dura proprio contro di esse, allorquando alcuni suoi pezzi mirano a piegare il dissenso o tentano di ridurre "istituzionalmente" al silenzio le voci di contrasto all’orrore della gestione affaristica della cosa pubblica.
 

Come cittadino, militante politico e sindacalista esprimo il mio massimo sdegno per l’uccisione di Angelo Vassallo, uomo e cittadino, prima ancora che sindaco, impegnato nella battaglia quotidiana per l’affermazione della legalità nei settori nevralgici della vita civile ed amministrativa, svolta senza rulli di tamburi e squilli di trombe.

Di rado in quest’Italia sacrificata all’interesse di una casta di prepotenti e nei territori martoriati dalle piattaforme criminali, comunque denominate, è possibile vedere e conoscere un cittadino ed un amministratore come Vassallo, assistere alla sua tensione per il conseguimento di obiettivi di pubblico interesse e di sicura utilità. Ambiente, territorio, risorse economiche, occupazione, giovani, cultura ed educazione alla legalità, al lavoro creativo, alla solidarietà, contrasto del malaffare delle cosche e del loro inquinamento della cosa pubblica, e così tanto altro ancora, sono stati gli obiettivi rispetto ai quali l’onestà e la genuinità di Vassallo hanno informato la sua vita pubblica di sindaco e di amministratore di una piccola comunità campana.

Di certo, come ben appare, è stato amato dai suoi concittadini e forse di più osteggiato dall’indifferenza romana della politica o delle istituzioni.

Il suo grido di allarme, lanciato in merito a presunte collusioni di pezzi dello stato con la camorra e di possibili tentativi di infiltrazioni della malavita nella gestione dell’ente pubblico, non doveva essere lasciato inascoltato. Quegli stessi organi dell’amministrazione centrale dello Stato, che oggi si battono il petto in segno di cordoglio e che tentano tout court di smentire il disagio di Vassallo rispetto ai temi della sicurezza pubblica e personale, sono responsabili per primi della sua solitudine e della sua condizione di obiettivo sensibile della camorra, dei suoi accoliti di genere e non, lasciato in pasto alla fame del malaffare.

Prima ancora del comunicato pervenuto in difesa dell’operato istituzionale dei suoi organismi e diramato per sminuire la paura su probabili collusioni di pezzi dell’Arma con la Camorra, confidata da Angelo Vassallo al fratello, i vertici dell’Arma dei carabinieri avrebbero dovuto imporsi un religioso silenzio, impegnandosi nel fare chiarezza al loro interno avviando un’indagine rigorosa su quanto espresso dal sindaco di Pollica.

Il suo impegno per il riscatto della civiltà della sua terra dalle maglie della camorra, per la diffusione della legalità in ogni settore della vita di Pollica, per lo sviluppo economico del territorio e per la crescita morale e civile della sua gente, lascia un segno tangibile di una grande forza e di un esemplare coraggio nella gestione sincera dell’ente pubblico nell’interesse pubblico.

Angelo Vassallo, sindaco e cittadino, operaio di questo mondo vissuto da pescatore, sta trasmettendo più di ogni altro amministratore pubblico fregiato di titoli di casta e scolastici, però silenti ed a volte persino compiacenti con le soluzioni mafiose e camorristiche, quello spunto che lo contraddistingue da questi altri nella ricerca del bene comune.

Il motore della sua vita sono stati la passione politica ed il rispetto della sua terra campana, la sua piccola ed amata città.

Ora mi aspetto che lo Stato ingaggi una ferrea lotta per ricercare gli assassini, che impedisca i depistaggi e, spero, qualunque tentativo di delegittimazione della figura e dell’attività di Angelo Vassallo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares