Allergia alle regole

Straordinariamente basito da questo episodio, interpretato come un affronto, un atto vessatorio, il telefonista si è lasciato andare ad una ricostruzione del fatto dove afferma di aver visto il militare, responsabile di tanto affronto, fumarsi di nascosto il mozzicone gettato, oltre a dichiarare che Pechino è sporchissima, peggio di Napoli, eccetto la suddetta piazza.
Posso capire lo shock patito dal nostro connazionale, abituato ad un paese dove i rifiuti tossici vengono sversati nelle campagne o in discariche regolari in mano ai camorristi che fanno finta di non vederli, o dove le case costruite in zone sismiche crollano perché nessuno controlla nulla, e dal trasportatore di cemento all’impresa, ai tecnici di controllo, sono tutti complici di un mangia mangia che come esito finale crea disastri e lutti.
L’AVIDITA’, l’INGORDIGIA, il non rispetto delle regole UCCIDONO.
E malgrado l’evidenza di questi fatti, non c’è un solo partito in Parlamento, né di destra né di sinistra, che proponga di approvare una semplicissima legge, dove il certificato di abitabilità di ogni costruzione sia rilasciato da un ingegnere che diventa l’unico responsabile davanti alla legge, penalmente e finanziariamente.
In uno Stato di diritto vero, il colpevole non può essere un sottoposto che riceve ordini, meno che mai se è vincolato dalla disciplina militare, e si deve procedere d’ufficio solo contro chi ha preso la decisione, che in questo caso non è certo della CIA, perché anche essa prende ordini (la famosa responsabilità oggettiva, già vigente nel diritto sportivo).
Ritenere automaticamente i vertici politici responsabili della operatività dei servizi segreti, è una REGOLA, che certamente spingerebbe i governanti a controllare bene il funzionamento dei “servizi” o pagarne immediatamente le conseguenze.
Senza questa regola voleranno sempre gli stracci e la ferocia dei politici sarà sempre in ombra.
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