Aiuto! Siamo tutti schiavi dei banchieri ebrei!

Andrea Zunino è uno forte. Diciamolo.
Uno che si definisce maestro del Respiro Consapevole, “una tecnica che si propone di collegare l'individuo all'essenza di se stesso ed alla fonte della sua vita”.
Uno che, inoltre, pratica Reiki (una specie di medicina alternativa già ritenuta priva di qualsiasi effetto una ventina d’anni fa), Camminata sul Fuoco e infine anche - poteva mancare? - Meditazione. Mica pippe.
Inoltre è convertito all’Islam e membro di una confraternita sufi, il misticismo islamico. Poi, per non farsi mancare niente è anche “iniziato ad un lignaggio di Curanderos di discendenza Maya” eppoi pratica pure “la guarigione attraverso la Presenza”.
Confesso che - a parte sufismo e meditazione di cui ho sentito un po’ parlare - per il resto mi aggiro nel buio pesto, ma mi tranquillizza sapere che di sé Zunino dice “Il mio obiettivo è comprendere, svelare e manifestare la 'divina umanità' dell'uomo”.
Per fare tutto questo ha fondato pure un’associazione che si chiama, ça va sans dire. Leggiamone le finalità.
Respiro Consapevole™ (notare il Trade Mark) è anche un'associazione di promozione sociale, nata per dare al Respiro uno strumento pratico (e fin qui siamo d’accordo; il respiro necessita di strumenti parecchio pratici. Come i polmoni ad esempio) ed organizzativo (su questo invece bisognerebbe capirsi meglio). Si è voluto costruire una casa pulita (ovviamente, chi è che vorrebbe cominciare costruendosi una casa ‘sporca’?), ove lo Spirito possa agire, per mezzo del Respiro (se lo Spirito è d’accordo, perché no?), per tutti coloro che lo cercano e lo vogliono (chi non lo cerca e non lo vuole invece è cortesemente esentato). Le porte dell'associazione sono sempre aperte (inutile mettere limiti alla provvidenza); chiunque condivida i contenuti dello statuto e dell'orientamento etico che ci siamo dati, è il benvenuto (gli altri no, sia chiaro).
Un’associazione che ha perfino uno statuto. All’art. 14 dello statuto stesso sono elencati i motivi di esclusione dall’associazione; al terzo punto c’è scritto che i soci possono essere espulsi “quando, in qualunque modo, arrechino danni morali o materiali all'Associazione, ne ledano l’immagine ed il buon nome o fomentino inimicizie, discordie o turbino il regolare svolgimento delle attività associative”
E qui casca l’asino.
Perché a forza di meditare Zunino è diventato uno dei leader del movimento dei ‘forconi’ di questo ultimo scorcio d’anno. Un movimento dalle molte teste e non tutte ben coordinate fra di loro. E forse nemmeno con se stesse. Una è la sua.
Dire pubblicamente che siamo "schiavi di banchieri ebrei" - siamo nel 2013, quasi ’14, non nel 1933 - sembra che abbia leso parecchio l’immagine e soprattutto il buon nome dell’associazione.
Perché possiamo indubbiamente essere schiavi di un sistema bancario-finanziario, e anche di banche in cui ci siano degli ebrei o perfino di qualche banca fondata e diretta da persone di religione o cultura ebraica - per tutto il medioevo in Europa agli ebrei erano concessi solo due tipi di attività: prestito di soldi e commercio minuto di stracci usati.
Ci si può spiegare una certa esperienza pratica in finanza e commercio - ma la sua dichiarazione a Repubblica suona proprio come uno dei vecchi proclami antigiudaici degli anni ’30: “Vogliamo la sovranità dell'Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild. E' curioso che cinque o sei tra i banchieri più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire... Penso che Hitler, che era pazzo, si sia vendicato con l'antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani”.
Tutti i giornali hanno riportato a grandi lettere la sua inopportuna (e anche poco originale) uscita. Che puzza di antisemitismo lontano un miglio: forse che avete mai sentito dire a qualcuno "siamo schiavi di banchieri calvinisti ?" Eppure fra i più ricchi al mondo quanti sono quelli di origine calvinista ? Parecchi. Ma non si dice; è prassi - in certi ambienti e in certe teste - è tanto più preferibile prendersela con gli ebrei, si sa com'è.
Insomma, il nostro ciarliero leader dei "respiratori consapevoli" è finito rimbrottato pubblicamente e sbeffeggiato da politici e giornalisti di tutta Italia. Poi ha smentito di aver detto quello che Repubblica riporta, ma il quotidiano conferma parola per parola.
Quindi, a norma dell’art.14 dello Statuto, Andrea Zunino il maestro sufi che cerca la divinità umana nell’uomo, avrebbe causato una lesione all’immagine e il buon nome dell’associazione Respiro Consapevole di cui è fondatore, socio, maestro, camminatore sul fuoco eccetera eccetera.
Dovrebbe quindi essere pregato di andarsene. E se non lo fa, dovrebbe essere cacciato in malo modo. Foss’anche da se stesso. Poi se ne potrà andare alla corte del nuovo re (spiccatamente antisemita) d’Ungheria, quel Victor Orbàn che ammira tanto.
Lasciando sola una certa signora, maestra di yoga, incolpevole (e unica) socia del nostro. Che ora dovrebbe (a norma di statuto) restare sola a dirigere tutta la baracca: dal respiro al sufismo, dall’attività dei Curanderos di origine Maya, alla Camminata sul Fuoco e al Reiki. Da sola a “collegare l'individuo all'essenza di se stesso ed alla fonte della sua vita”.
E' un impegno parecchio gravoso, ne siamo consapevoli; ma siamo certi che tirando dei bei respiri consapevoli può darsi che ce la faccia. Almeno a passare la nottata, in attesa di trovare la divinità nell'uomo.
O almeno un nuovo socio, che magari non dica le stesse cose di un CasaPound qualsiasi.
Auguri.
Foto: Wikimedia (Manifestazione di Torino, 9 dicembre)
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