Agricoltura: globale e sostenibile

La popolazione mondiale passerà da 7 miliardi di persone a 9 miliardi entro il 2050. Abbiamo già consumato la maggiore parte delle risorse naturali prodotte dalla Terra, così risulta difficile immaginare come il sistema commerciale alimentare sarà in grado di rispondere alla domanda di 2 miliardi di persone in più, senza cambiamenti importanti. La risposta potrebbe essere: trasformare il sistema agricolo attuale, guasto e obsoleto, in un sistema globalmente sostenibile, proteggendo i bisogni dell'ambiente.

Un team internazionale di ricercatori dell'Università del Minnesota sostiene sia possibile nutrire 9 miliardi di persone senza distruggere l'ecosistema planetario. Jonathan Foley, responsabile dell'Istituto ambientale della sopracitata università, afferma: “Innanzitutto, abbiamo mostrato concretamente la possibilità di nutrire un mondo affamato e proteggerlo. È un lavoro serio e bisogna farlo”.

Mettendo insieme i nuovi dati raccolti dal satellite, il gruppo ha documentato i cambiamenti nei terreni agricoli, tenuti sotto controllo da più di 40 anni, giungendo ai seguenti 3 punti: l'instabilità mondiale dovuta al difficile accesso al cibo; l'agricoltura intensiva la quale influenza notevolmente terra, acqua e aria; l'incessante richiesta di cibo.

Secondo lo studio, la ricetta per affrontare il problema ha i seguenti ingredienti:

-fermare l'espansione delle fattorie nelle aree tropicali;

-usare tecniche agricole avanzate in modo più strategico;

-cambiare dieta e ridurre lo sperpero alimentare;

-sviluppare strumenti migliori per la valutazione dei costi e benefici delle tecniche alternative.

Foley aggiunge: “La novità è che possiamo sfamare il mondo e risolvere la crisi globale dell'agricoltura, contemporaneamente. Vogliamo mostrare i nostri risultati ai governi in modo tale da applicarli nel minore tempo possibile. Non è mai stato fatto finora”.