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A Marsala Cgil Cisl Uil uniti per il Primo Maggio

Marsala all’insegna dell’Unità. Cgil, Cisl, Uil ripartono da Marsala, città scelta dai sindacati per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia e la Festa dei Lavoratori, soprattutto per ritrovare, almeno per un giorno, l’unità sindacale perduta.

Abbiamo voluto un Primo Maggio unitario, spiega Susanna Camusso, perché l’unità è innanzitutto dei lavoratori e perché abbiamo di fronte a noi compiti straordinari”. E’ questo l’invito che il segretario della Cgil di fronte ad una piazza gremita lancia a Cisl e Uil. "I sindacati divisi sono più deboli e che se differenze ci sono non si superano facendo finta che non ci siano, ma dandosi insieme nuove regole che permettano ai lavoratori di decidere”.

Ribadisce, Susanna Camusso che l’Articolo 1 della Costituzione non può essere cambiato: "è lo specchio della nostra storia ed è la base del nostro futuro”.

In merito allo sciopero proclamato solo dalla CGIL per il prossimo 6 maggio, il segretario evidenzia con forza che “bisogna cambiare un’agenda politica che scarica i problemi della crisi su lavoratori, pensionati e giovani.

Una riforma sul Fisco è ciò che chiede Raffaele Bonanni, segretario Cisl: “è necessaria una legge che sposti i pesi del fisco da lavoratori e pensionati verso coloro che, essendo più ricchi, hanno pagato meno”. Per Bonanni è necessario tagliare tutto ciò che è improduttivo, spesa pubblica, costi della politica, troppe amministrazioni e troppi livelli istituzionali.

Luigi Angeletti, segretario Uil, sottolinea che l’appello di unità sindacale, lanciato alla vigilia della manifestazione del Primo Maggio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, va accolto in modo positivo e che l’unità dei sindacati può essere utile, ma non è il fine. Le vere emergenze, secondo Angeletti, sono i problemi dei lavoratori e la disoccupazione giovanile che così come confermato qualche giorno fa dai dati Istat, raggiunge livelli drammatici in Italia, soprattutto nel Mezzogiorno.

Insomma i sindacati a Marsala dimostrano unità e chiedono al Governo politiche fiscali più leggere per le imprese che assumono a tempo indeterminato e una robusta politica giovanile in grado di aiutare efficacemente precari e giovani.

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