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A Castel Volturno il Mondiale di calcetto "senza frontiere"

Dai Mondiali di Calcio di calcio del Sudafrica ai Mondiali di calcetto di Castelvolturno. La Rete Antirazzista di Caserta ha organizzato un torneo tra squadre di diverse nazionalità presenti a Castelvolturno.

Un torneo di calcetto tra squadre di varie nazionalità composte da immigrati presenti sul territorio di Castel Volturno. Si chiama "Calcio Senza Frontiere".

Lo organizza la Rete Antirazzista di Caserta (composta dalle associazioni Black and White, Operazione Colomba, Jerry Masslo, Padri sacramentini, Missionari Comboniani di Castelvolturno e CSA ex Canapificio) con l'obiettivo di favorire momenti di aggregazione, di conoscenza e di lotta comune fra gli immigrati, in una terra dove l'integrazione è ancora una chimera.

Insomma, per una vita più umana e meno clandestina, in una società dove invece si costruiscono sempre più muri e frontiere e dove ognuno cerca la sua sicurezza isolandosi dagli altri.

La passione per il gioco del calcio non conosce frontiere o colori - spiegano gli organizzatori - perciò il torneo "Calcio senza frontiere" si propone come una esperienza di vita in cui sarà possibile collaborare pacificamente, senza alcuna discriminazione.

Le sedi delle partite sono due: i campetti del Centro Fernandes, sulla famigerata Domitiana, la strada della droga e delle prostitute, e la Parrocchia "San Gaetano" di Torre di Pescopagano (a Mondragone) a partire dalle ore 19. Sono impegnate 10 squadre, suddivise in due gironi. Le partite eliminatorie sono cominciate venerdì e continueranno fino al 2 ottobre. La semifinale e la finale si giocheranno rispettivamente il 4 ottobre (a Pescopagano) e il 6 ottobre (al Centro Fernandes). Qui il programma completo delle partite.

Il torneo è iniziato nel giorno del "Clandestino Day", giornata nazionale di controinformazione in merito alle leggi sull’immigrazione in vigore in Italia:

"L'introduzione del reato di clandestinità, il prolungamento della detenzione nei Cie, i respingimenti in mare, la violazione del diritto d’asilo, la sanatoria truffa, il permesso di soggiorno a punti, il tetto scolastico - denunciano gli organizzatori - hanno prodotto un imbarbarimento delle relazioni sociali e delle condizioni di vita dei migranti che vivono in Italia o che provano ad arrivarci".

Questo torneo di calcetto vuole essere invece una opportunità per far emergere quella società aperta, accogliente, solidale e sempre più meticcia (fatta di scuole di italiano, sostegno legale, assistenza sanitaria, scambio culturale) troppo spesso invisibile agli occhi dell’informazione ufficiale.

Una realtà resa possibile dalle tante associazioni di volontariato che operano sul territorio, contro le quali si è scagliato di recente il sindaco di Castelvolturno Scalzone, accusando i volontari di "lucrare sugli immigrati". Frasi che hanno scatenato le reazioni delle associazioni e che lo stesso sottosegretario Mantovano ha definito "poco opportune".

 

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