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 Home page > Attualità > Politica > 8 maggio: le dimissioni di mister B.R. Ministro degli Statali

8 maggio: le dimissioni di mister B.R. Ministro degli Statali

 

 

















Egregio Signor Ministro,
 
Ella che è istruito e preparato, Ella che è Professore universitario, Ella che è scrittore e giornalista, Ella che ha studiato così tanto da lambire il Nobel, Ella che nel Suo personalissimo esercizio di autorefernzialità sarebbe addirittura in odore di Santità, Ella che è Ministro della Repubblica e anchormen televisivo, Ella che oggi sta profondendo tutte le sue migliori energie per risolvere i mali che affliggono la Pubblica Amministrazione, Signor Ministro, vuole Ella spiegare ai lavoratori dello Stato, - senza star lì a scomodare gli stipendi di Voi onorevoli e senatori, che sempre dipendenti pubblici siete, senza andare a vedere il prezzo di pane&pasta, insomma, il costo della vita - perché un idraulico per riparare un rubinetto prima prendeva 30mila lire e adesso vuole 60euro, preferibilmente senza ricevuta? E allora, Egregio Signor Ministro, perché un impiegato statale “ante-€uro” guadagnava UN MILIONE e OTTOCENTOmila lire e “post-£ira” percepisce uno stipendio, a mala pena, di 900euro?

Veda, Signor Ministro, Ella qualche tempo fa parlava di efficacia ed efficienza della P.A., prometteva ai cittadini che le pubbliche amministrazioni avrebbero reso servizi performanti ai livelli della Ferrari, ma non è gridando al "fannullone", non è con le "faccine colorate", non è con un "call center", non è sottraendo dignità e rispetto al lavoro degli Statali o riciclando vecchie norme già in essere nel pubblico impiego e spacciandole per nuove che si risolvono i problemi di un paese burocratizzato sino al midollo! Veda, Signor Ministro, non si fanno le nozze con i fichi secchi! Eppure Ella ed il suo governo, siete ancora lì! Avete "dimezzato" le buste paga di chi campa di stipendio fisso e di pensione e siete ancora incollati alle Vostre poltrone! Ma perché Ella ha sottoscritto un contratto così poco dignitoso per gli Statali? E perché non ha poi dato alcun seguito al taglio dei distacchi e dei permessi sindacali? Ma Ella, Egregio Signor Ministro, crede davvero che la macchina dello Stato con i “Suoi provvedimenti(!?)” potrà assicurare al Paese le stesse prestazioni della Ferrari? Perché invece di “Linea Amica” e delle "Faccine" non ha istituito un servizio telematico per trasmettere on-line all’Agenzia delle Entrate le dichiarazione dei redditi senza dover passare per Caf e commercialisti?

Perché nella "Sua P.A." perdura “la disparità di trattamento economico” tra chi lavora al Senato o alla Camera dei deputati percependo il quadruplo dello stipendio di chi svolge stesse mansioni al Ministero dell’Istruzione? Perché in uno "stesso dicastero" taluni impiegati percepiscono parecchie centinaia di euro in più rispetto a tutti gli altri colleghi solo perchè “stanno” al Gabinetto del ministro o dal sottosegretario di turno? Oggi, Egregio Signor Ministro, i dipendenti pubblici - o come ad Ella meglio aggrada i “fannulloni” - non si vergognano affatto del loro lavoro, ma di chi come Ella "il capo degli statali", di chi come Ella "un dipendente pubblico di lusso" sputa nel piatto in cui mangia! Oggi, Egregio Signor Ministro, "Le Sue Dimissioni" sono un sacrosanto diritto non solo per i lavoratori dello Stato, ma soprattutto per i cittadini-utenti e per la nazione tutta che dalla “Sua Cura” non ha tratto alcun vantaggio pratico (forse ci sono tempi d’attesa diversi per un elettrocardiogramma, per una sentenza o per un rimborso, rispetto a prima del suo dicastero?).

Oggi, Egregio Signor Ministro,
"Le Sue Dimissioni" sarebbero un attestato di stima nei Suoi stessi confronti. Il mondo intero si riapproprierebbe di preziose, quanto rare, risorse intellettuali. L’Italia, liberando Ella dalle sudate carte, avrebbe più chance per aggiudicarsi un Nobel. Oggi, Egregio Signor Ministro, "Le Sue Dimissioni" sono un Suo inviolabile diritto che nessuno oserebbe osteggiare in alcun modo. Egregio Signor Ministro, come da Ella annunciato, si dimetta OGGI STESSO, se non per il Suo bene e per il nostro sollievo, almeno per il buon nome della “Ferrari” che da quando è stata oggetto delle Sue attenzioni non né azzecca più una!

Commenti all'articolo

  • Di elena (---.---.---.111) 8 maggio 2009 13:12

    B E L L I S S I M O !!!
    Parole sante! Qualcuno che difende i lavoratori dello Stato in questo "ciarpame" politico!
    B R A V I !!!!

  • Di ROBY (---.---.---.111) 8 maggio 2009 13:17

    ...queste sono le parole che io stesso avrei detto
    BASTA CON LA LOTTA AGLI STATALI!
    BASTA CON QUESTA GOGNA MEDIATICA!

  • Di mario (---.---.---.111) 8 maggio 2009 14:19

    9 MILIONI DI PROCESSI IN ATTESA DI SENTENZA:
    questo è l’arretrato della Giustizia italiana.

    Cosa ha migliorato questo governo nella pubblica amministrazione?
    Cosa funziona meglio di prima?

    11 MESI PER UNA T.A.C. IN UN OSPEDALE PUBBLICO:
    questo è iltempo d’attesa, puoi anche morire!

    Cosa ha migliorato questo governo nella pubblica amministrazione?
    Cosa funziona meglio di prima?

  • Di giusy (---.---.---.111) 8 maggio 2009 14:22

    Il grado di reattività di questo paese si è talmente abbassato che Brunetta sembra quasi costretto, insieme a molti altri mestieranti della politica a schiaffeggiarci quotidianamente, con le sue arroganti provocazioni, per avere quasi la conferma di essere ministro di un paese reale e non virtuale!

    Uno squallido scenario, che denuncia una patologica realtà , dove moltissimi cittadini sembrano accogliere le sue esternazioni e le sue vessazioni, con la più totale indifferenza e la più granitica abulia.
    Quando si troverà un antitodo?
    Quale sarà il nostro futuro e quello dei nostri figli?
    Per il momento teniamoci un megalomane come mister br e un maniaco sessuale come il premier silvio!

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.103) 8 maggio 2009 18:20
    Francesco Rossolini

     Ben Detto. 

    Brunetta ha un posto da docente alla Sapienza che lo attende, che vada a riprenderselo. 

  • Di kthrcds (---.---.---.53) 8 maggio 2009 18:39

    Brunetta ha scatenato una guerra tra i poveri per acquisire popolarità tra i semplici, che in Italia non mancano. Non c’è molto da aggiungere a quanto scritto in questo esauriente articolo; mi permetterei solo di sottolineare che tra i dipendenti pubblici – che Brunetta tanto mostra di esecrare pur facendone parte - ci sono persone che, diversamente da lui, sono indispensabili al buon funzionamento della società e meritevoli di rispetto, quali pompieri, personale medico, docenti, ecc. Concludo ricordando che Renato Brunetta era il consigliere economico di De Michelis.

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