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10, 100, 1000 Saviano

I ragazzi come Saviano salveranno l'Italia, investiamoci molte risorse

Dopo la puntata del 5 febbraio di Che tempo che fa, che ha visto come ospite Roberto Saviano, ritornato in una trasmissione Rai (la settimana precedente era stato a "Le invasioni barbariche" su La7), ascoltando i suoi ragionamenti e la lettura della poesia della poetessa Wislawa Szymborska, da poco scomparsa, mi è balenata in mente una riflessione, sulla persona di Saviano.

Scorporiamo momentaneamente Saviano dal successo di "Gomorra", anzi cerchiamo di fare di più: con un volo pindarico della fantasia facciamo finta che non abbia scritto mai quel libro, e andando oltre facciamo finta che non sia neanche uno scrittore ed un narratore, ma concentriamoci solo sul suo modo di essere, sul come presenta una riflessione su di una problematica, su come riesce ha focalizzare il fulcro di un problema, accompagnando tutto questo, con uno studio a monte, con una meticolosa ricerca e lettura di documenti ed articoli e un lavoro di sintesi e scrittura che questo ragazzo, ciclopicamente, quotidianamente, compie per poter estrapolare riflessioni e teoremi da poter presentare alla stampa per essere pubbicati.

Saviano, in questa descrizione del suo lavoro quotidiano, può a mio modesto avviso essere paragonato ad un qualsiasi ricercatore universitario, o a qualsiasi meticoloso professionista, come un medico, un ingegnere o un avvocato, che per rimanere al passo ed aggiornato e per proporre anche lui dei miglioramenti, deve lavorare e studiare duramente.

Infatti riprendendo il confronto con il lavoro del ricercatore scientifico che cerca una nuova cura per sconfiggere o curare il cancro, ach'egli deve documentarsi sulla bibliografia che è aggiornata al momento per cercare di fare il punto sullo stato dell'arte della ricerca in quel particolare settore, quindi focalizzare le nuove ricerche in settori vuoti, senza accavallare la propria ricerca con lavori già eseguiti in precedenza da altri colleghi nel mondo - di cui già si conoscono i risultati - programmare test di laboratorio, raccogliere i dati provenienti dalle sperimentazioni e, dopo una accurata analisi statistica, avere l'intuito di percepire che cosa tra i dati analizzati può avere una valenza di novità e, come tale, proporla ad un comitato di validazione per la pubblicazione.

Saviano è da considerare come un valido ricercatore, una mente razionale e ben pensante capace di far progredire la nostra società.

Per questo dobbiamo incoraggiare i ragazzi a seguire le sue orme, moralmente, culturalmente e lavorativamente, perché solo una futura generazione sullo stampo di Saviano potrà portarci fuori da questo buio sociale in cui siamo precipitati.

Saviano è quindi l'esempio della dedizione al proprio lavoro indirizzato verso il bene pubblico e sociale, lavoro che in una società civile e moderna dovrebbe essere svolto da ognuno di noi, con stoico ed eroico coraggio: difendere il proprio lavoro anche laddove le condizioni sono per lui o per noi avverse.

La società pulita ed onesta deve incoraggiare e non scoraggiare queste personalità con i soliti: "Ma chi te lo fa fare a farti tutti quei nemici, ma campa tranquillo" ecc.

Scoraggiare certe figure, infatti, equivale ad incoraggiare la mediocrità, ed avallare il processo di mediocrità culturale che da anni è in corso in Italia, involontariamente a giustificare la criminalità organizzata, che in Italia fattura come 2 volte la FIAT mondo.

Saviano comunque un tumore l'ha combattuto ed ha fornito anche la cura, infatti sta combattendo la piaga della criminalità con impegno e dedizione e con oculata analisi dei comportamenti omertosi ed economici che sono le fondamenta della criminalità organizzata. Una vera piaga per questo paese, patria dell'intelletto.

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