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Da Israele i sensori e puntatori laser per i pattugliatori della Guardia di Finanza

Di GeriSteve (---.---.---.253) 19 gennaio 2020 19:06

ARMI DI ASSASSINIO A DISTANZA

 

Va certamente ringraziato Mazzeo che sistematicamente ci informa su ciò che "bolle in pentola" in campo militare, sia dal punto di vista tecnologico che da quello delle spese militari.

Va ringraziato soprattutto perchè invece i media sono reticenti in materia, difficile dire se perchè poco informati o perchè collusi. Certo di giornalisti e magistrati investigativi in questo campo se ne vedono pochi e quei pochi rischiano forte, basti ricordare Ilaria Alpi e Carlo Palermo.

Quindi Mazzeo va ringraziato anche per il suo coraggio.

 

Detto questo, il suo articolo mi pone due problemi:

cito: "...compatibili con i sistemi missilistici a guida laser in dotazione alle forze armate d’Israele e della NATO come ad esempio i famigerati Hellfire utilizzati nel recente raid USA contro il convoglio di scorta del leader militare iraniano Qasem Soleimani"

 

1°) E’ mai possibile che non ci sia alcuna rivolta mondiale contro questo nuovo modo di assassinare?

Di fatto chi dispone di tecnologia e di basi può assassinare chiunque in un’altra parte del mondo senza neanche metterci la faccia. E’ il far west? no ! è incredibilmente peggio: non è il caso di uno che (di fronte o no) spara a un’altro da poca distanza. E, anche se ci sono somiglianze, non è neanche il caso di un cecchino che, non visto, punta un’arma di precisione su un altro ignaro.

Qui il cecchino può essere in un altro continente e la sua identificazione impossibile. Alla ferocia si assomma la vile slealtà e l’impunità!

 

2°) Capisco bene il ribrezzo che fa la tecnologia che consente questo nuovo modo di assassinare a distanza, ma non posso ignorare che questa tecnologia esiste, che viene usata e che non è in atto alcun divieto internazionale a possederla.

Aggiungo anche che a questo punto io non sarei neanche favorevole ad un tal divieto, perchè il risultato sarebbe che soltanto i "fuorilegge" disporrebbero di quella tecnologia.

E allora come devo valutare il fatto che guardia di finanza e guardia costiera italiana acquisiscano quelle tecnologie per le loro imbarcazioni?

Con tutta la preoccupazione che ho per l’espansione di quelle tecnologie, devo riconoscere che la considero, se non proprio una buona notizia, una notizia relativamente buona: una acquisizione trasparente e da parte di agenti che è molto difficile pensare che ne facciano un uso perverso.

 

Se poi ci aggiungo il fatto che, pur non avendone alcuna prova, ritengo che tutti i servizi segreti del mondo stiano facendo a gara par impossessarsene, arrivo a concludere che mi fa piacere che forze armate trasparenti e affidabili non siano impreparate in quei campi.

 

Sono per questo un perverso guerrafondaio?


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