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Siria, la risoluzione Onu sui crimini di guerra

Di Persio Flacco (---.---.---.195) 27 dicembre 2016 13:25

Mi risulta che il diritto internazionale proibisca tassativamente l’ingerenza negli affari interni ad uno Stato membro, e la Siria è uno Stato membro dell’ONU dal ’47, se non erro.

Solo in caso di continuative violazioni dei diritti umani della POPOLAZIONE CIVILE (dunque non dei combattenti, civili o meno che siano) e in caso di pericolo per la pace mondiale il CdS ONU può autorizzare interventi anche armati per far cessare le violazioni. Nel primo caso è implicita la condizione ostativa che l’intervento non causi alla popolazione civile sofferenze maggiori.
Ora, visto che parliamo di violazioni di diritti umani e della legalità internazionale, mi si dovrebbe dire con quale risoluzione il CdS ONU ha autorizzato Arabia Saudita, Qatar, Stati Uniti ed altri ad ingerirsi negli affari interni di uno Stato sovrano membro dell’ONU, quale è la Siria, finanziando, armando, addestrando, fornendo copertura di intelligence e sostegno politico alle formazioni armate di varia estrazione che hanno iniziato la loro lotta contro il legittimo (riconosciuto dall’ONU) regime siriano.
O la destabilizzazione di un Paese e la spinta verso la guerra civile, con tutto ciò che consegue in termini di distruzioni materiali e umane, non è considerato un crimine contro l’Umanità?
E’ questa concezione selettiva della legittimità internazionale che azzera la credibilità delle denunce di Amnesty e di altre organizzazioni similari.


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