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Renzusconi e il paradosso politico italiano

Di (---.---.---.213) 1 novembre 2014 19:27

RISCATTO >


La produzione e la domanda interna accomunate nella stessa spirale recessiva. Intere fasce di popolazione e milioni di famiglie “dimenticate” dall’agenda di governo.

STANDO alle previsioni di Renzi i “primi” segnali positivi si vedranno a partire dalla primavera del 2015. E dopo 22 MESI di suo governo il Pil risalirà di uno 0,2% sul 2013.

Mancheranno ancora 510 giorni ai fatidici 1000 calcolati per fare l’Italia “più competitiva”.


QUI sta la sostanza del “cambiare verso” al paese.

L’equità sociale è tutta negli 80 euro. La dignità del lavoro è fatta di contratti precari a rischio dequalificazione.


Intanto il PD sta smarrendo anima e identità.

Ogni passo del governo diventa una questione di fiducia. Una declinazione del mandato esecutivo come potere fine a se stesso.

Manca un solo tassello per coronare la cavalcata di Renzi: cambiare nome alla “ditta”.


Allora sarà la “minoranza” del PD a dover salvare e “riscattare” i valori di una storia ultradecennale.

Per puntare i piedi non serve aspettare che salga il “bollore” della piazza.

E’ risaputo. La Febbre del tribuno non conosce remore o limiti …


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