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Gesù e la moglie: cronaca di un antico papiro

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 20 settembre 2012 13:06
Fabio Della Pergola

Polemica inutile e gratuita.

Che il sito indicato abbia taglio accademico-divulgativo è fuori di dubbio. Lo conosco bene e conosco chi ci scrive. In realtà - e sfido chiunque a dimostrare il contrario - non esiste alcuna prova inconfutabile dell’esistenza del Gesù storico. Esistono solo congetture ed ipotesi più o meno plausibili.

Una interessante diatriba pluridecennale verte sul famoso frammento 7Q5 di Qumran, in cui alcuni si ostinano a trovare tracce del Vangelo di Marco che ne verrebbe perciò retrodatato a prima del 70 d.C. Il più esperto ed affidabile dei ricercatori qumranici, Florentino Garcia Martinez, ha però tassativamente escluso che a Qumran si trovino scritti cristiani o paleocristiani. Non esiste perciò nulla di precedente al 70 d.C. (cioè quarant’anni dopo la presunta crocefissione come ho scritto nell’articolo). Tranne le lettere di Paolo che vengono datate attorno al 50 (ma lui stesso afferma di non aver mai incontrato Gesù in vita). Né esiste alcuna altra fonte contemporanea che ne faccia cenno. Quindi ? Invenzione di Paolo ?

Deduzioni, ipotesi e "fede". Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma questo è lo stato dell’arte della ricerca storica su Gesù.

Altra cosa, ben più plausibile, è che siano esistiti realmente più predicatori o profeti itineranti di una delle numerose tendenze giudaiche del periodo del Secondo Tempio. E che una di queste figure, o un sincretismo di più d’una di queste figure, siano state poi elaborate nell’immagine salvifica del Cristo redentore secondo la logica apocalittica assai diffusa nella Palestina del tempo. Parliamo cioè di una figura salvifica simbolica. Come ideazione è plausibile.

Che il Gesù storico fosse il dio incarnato, morto e risorto, descritto nei Vangeli è evidentemente solo ed esclusivo appannaggio di fede.


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