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Non li uccise la morte ma due guardie bigotte. Aldrovandi, Bianzino, Sandri, Uva, Cucchi...

Di Geri Steve (---.---.---.243) 22 giugno 2012 18:47

Certo, l’elenco è impressionante.

Io depennerei il caso Sandri-Spaccarotella perchè non c’è il sadismo su un arrestato e perchè ci credo poco che con una pistola e a quella distanza si volesse colpire proprio quella persona.
Forse alcuni casi sono dovuti a impreparazione degli agenti che eccedono in violenza perchè hanno o hanno avuto paura di essere sopraffatti, ma è chiaro che la gran parte, forse tutti, sono casi di violenza deliberata dovuti a volontà punitiva e/o a sadismo.

Sono anche certo che quegli agenti torturatori avevano già manifestato le loro tendenze in episodi precedenti che sono rimasti occultati e, molto probabilmente, sono stati incoraggiati da colleghi e superiori a proseguire. Lo si deduce dall’abbondante omertà sempre riscontrata, dal caso Aldrovandi al caso Cucchi, per non parlare del G 8 e del caso "uno bianca", mai chiarito nelle sue tante complicità.

Se non si indaga e non si colpisce decisamente in quella direzione, questi drammi incivili proseguiranno, anche se la maggioranza di poliziotti, carabinieri, carcerieri ecc, sono persone perbene, che però hanno difficoltà ad opporsi a questo "spirito di corpo" di stampo criminale e fascista.

Come spesso accade, il pesce puzza dalla testa, anche se ad essere condannati sono soltanto agenti di basso livello.


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