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Novità sul caso del piccolo Rocco. Giornalisti: fuoco amico sulla morte di mio nipote

Di Paolo Praolini (---.---.---.80) 14 gennaio 2009 19:01

Ti do del tu perchè mi sento vicino a questa vicenda.
Come tu dicevi in questi casi sono pochi che hanno la forza di esprimere il proprio dissenzo agli accadimenti in gran parte frutto di profonde deviazioni.
Tu e Rocco avete avuto la freddezza di farlo, soprattutto Rocco dopo appena 48 ore dall tragico evento.
E’ stata una manifestazione esemplare della potenza del Web, un piccolo miracolo alla Obama, condividere l’esperienza con il mondo virtuale, che poi sostanzialmente virtuale non è.
Ormai tutti sappiamo come dietro ad un monitor di un PC che naviga ci sia un cervello, delle emozioni, un vissuto.
Avete svolto un grande servigio alla rete ed inserito una parte di quella che è denominata ’la stampa ufficiale’ tra i media poco affidabili, ma questo era già cosa nota.
La notizia deve essere esplosiva, se poi non risponde alla realtà è poco importante, questo è stata la lora missione.
Allora ad Agoravox abbiamo messo uno paletto importante, che solo notizie fondate possano uscire.
Dobbiamo recuperare il valore ed i fondamenti dell’informazione come tu scrivevi.
In questo il ns Agoravox ed il citizen journalism sta facendo una lavoro importante, tira fuori il vissuto ed il sentimento della popolazione, dell’uomo comune, assolvendo ad un compito che nessuno aveva mai operato.
A questo punto è evidente che dovremo far crescere sempre più il pensiero della rete, la gente si sta accorgendo dove risiede l’informazione fedele.

Grazie


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