• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Discarica Terzigno: dalle parole, alle fiamme

Di RobertaLemma (---.---.---.20) 23 settembre 2010 19:23
RobertaLemma

Intanto grazie del tono contenuto, questo mi permette di risponderti senza sarcasmo o provocazioni.Come vedi ci metto il nome e la faccia, non uso nick, simboli, bandiere.Dici che non mi hai mai vista, eppure vivo qui, a due passi dalla piazza centrale, dal presidio. I cittadini dei comitati civici sono miei amici, alcuni, conoscenti altri. Con loro ci vado la domenica al mare o il sabato in pizzeria. Li ho aiutati nella protesta che è anche la mia protesta, vivendoci con i miei figli e perchè trovo sia proprio una grande ingiustizia, la discarica. Tu mi dici che sono bigotta, altri mi hanno detto fascista e altri ancora bassoliniana, mah. Letteralmente non potrei mai essere bigotta, sono atea nel senso più vero e duro del termine, non sono fascista, né antifascista, entrambe le frange si rifanno all’uso della violenza, bassoliniana? Con lui ho rischiato più volte una querela. I miei amici del comitato, ogni giorno aumentano, mi hanno detto di voler abbandonare la protesta, non la riconoscono più e hanno ragione.

I centri sociali li conosco, da vicino, son cresciuta in un quartiere di Roma, l’Eur, ho frequentato la Magliana, la Garbatella, con alcuni ero amica, con altri ho rotto duramente. Per me la vera diffamazione è rifarsi a simboli e slogan retaggio di fatti violenti e sanguinari. Per me è apologia, come è quella al fascismo, che va combattuta, sempre. Per me è incostituzionale identificarsi sotto il pugno proletario tinto di nero, ugualmente nel caso fosse tinto di rosso.

Non sono mai voluta appartenere ad un branco, il termine collettivo ha una precisa collocazione che non voglio prolifichi. Gli estremismi, i gruppi organizzati, danno bastonate a suo di democrazia. Qui, all’urlo, democrazia, hanno devastato le strade e le denunce, morali ed ufficiali, non sono mancate. La democrazia non usa paletti, simboli, barriere, non si riconosce in nessun pugno chiuso, in nessuna aquila od occhio aperto, la democrazia non è un collettivo, ma è l’insieme di individui liberi accomunati dalla stessa idea di rispetto e legalità.

Grazie agli incendi, all’inasprimento della protesta l’attenzione da dentro la discarica è passata a fuori la discarica. Questo è un fallimento.

Ciao.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox