• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > mITx l’Università open source del MIT

mITx l’Università open source del MIT

Ad aprile il Massachusetts Institute of Technology (MIT) inaugurerà corsi online aperti a studenti di tutto il mondo. Le lezioni interattive si baseranno su una piattaforma open sourcecreata ad hoc. mITx  rivoluzionerà il mondo dell’educazione in rete, assicura la presidente del MIT, Susan Hockfield. I corsi di base saranno gratuiti. Chi dimostrerà di avere particolari attitudini nelle singole materie potrà guadagnarsi una certificazione spendibile sul mercato del lavoro. In questo caso ci sarà da pagare una piccola tassa. Per non creare confusione con i titoli di studio ottenuti seguendo i corsi tradizionali, quelli conseguiti online saranno rilasciati da un ente no profit creato dal MIT.

Già da tempo il Massachusetts Institute of Technology mette a disposizione gratuitamente materiale didattico, tramite il suo OpenCourseWareFinora ne hanno approfittato cento milioni di studenti. mITxsarà un moltiplicatore dell’offerta, perché grazie alla nuova piattaforma open source, il campus virtuale permetterà a ogni studente di organizzare piani di studio individuali e partecipare alle attività di laboratorio.

In questa pagina ci sono le risposte a ogni domanda su come saranno articolati i corsi del mITX.

Il MIT ha deciso così di andare incontro alle esigenze di chi non può permettersi di frequentare i corsi nel campus di Cambridge (Massachusetts). La crisi di fa sentire anche negli Stati Uniti. L’aumento delle tasse e del prezzo dei libri di testo tiene lontani dalle Università i figli della worker class e della piccola borghesia.

Uno studio di CollegeBoard ha accertato che soltanto per acquistare i libri ogni studente deve spendere circa 1300 dollari ogni anno. Per questo, ad esempio, il Senato della California sta per approvare una legge per dare accesso gratuito online alle versioni digitali di libri e materiale didattico, previo accordo (con rimborso) agli editori. In alcune Università i libri sono autoprodotti e prestati gratuitamente agli studenti, come accade in Italia nel Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Majorana di Brindisi, grazie al progetto BookinProgress.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares