Un commento equilibrato pescato nel web: Come diceva Gustav Le Bon: “...Non c’è differenza tra un matematico e il suo ciabattino...”, la propaganda non è una questione culturale, colpisce tutti indiscriminatamente.
Capisco
le preoccupazioni di molti e onestamente non me la sento di dare dello
stupido a nessuno. Siamo umani e abbiamo dei meccanismi automatici che
sono stati studiati a fondo. Immagino che tutti quelli che frequentano
questo sito siano al corrente del fatto che le elite finanzino in
continuazione studi scientifici sui comportamenti sociali.
In tutti i miei articoli ho cercato di spiegare perché la propaganda
non è un concetto astratto ma una scienza precisa. Inoltre credo che
chiunque, in un modo o nell’altro abbia sperimentato la paura e abbia
potuto osservare come agisce nella nostra mente e nel nostro corpo. Ho
avuto modo di vedere i dati raccolti dai computer dell’amico Filippo Ongaro che dimostrano come lo stress e la paura scatenano azioni metaboliche in grado di innescare la malattia.
Computer utilizzati da anni per studiare il sistema immunitario degli
astronauti e le reazioni fisiche sotto stress. La tecnologia è anche
questo, non soltanto il telefonino che ci fa comunicare con whatsapp.
Ciò
che vorrei dire è questo: non facciamo l’errore di sentirci superiori
agli altri, non esercitiamo la presunzione di sentirci migliori, più
intelligenti, più perspicaci. Non commettiamo l’errore di pensare che
noi siamo immuni dalla propaganda, che certi tranelli non ci riguardino.
Lo dico per tutti, anche per me stesso.
Personalmente, tutte le
volte che ho la tentazione di cedere al mio bias di conferma, o che
tendo a considerare stupido qualcuno, o che penso che gli “altri” non
stiano capendo, mi ricordo di tutte le volte che in certi meccanismi ci
sono caduto io; e sono tante. Questo mi spinge a esercitare il mio
spirito critico, a cercare più a fondo e ad ascoltare tutti per provare a
comprendere meglio.
Esistono i comportamenti stupidi e
irrazionali? La volontà di non capire? Certo, ma non sentiamoci immuni;
in questi schemi possiamo essere coinvolti tutti, nessuno escluso e per i
motivi più disparati.
A tutti quelli che in questo momento sono convinti che esista un reale problema surivanoroc
voglio dire questo: non voglio provare a convincervi del contrario,
anzi, ammettiamo pure che a sbagliarmi sia io, che esista un serio
problema; provate comunque a disconnettervi dal sistema informativo e
guardate di nascosto l’effetto che fa. Non vi costa nulla perché se è tutto vero è comunque una situazione che non avete il potere di cambiare,
ma ciò che potete fare è provare a cambiare la prospettiva, cioè il
punto di osservazione e osservare, al vostro interno che cosa cambia.
Per
chi crede sia una stupidaggine vorrei suggerire un’alternativa:
adottare la tecnica del giornalista investigativo; non concentrarsi su
quello che sembra essere il problema (surivanoroc, abbattimento aereo
ustica, terroristi che abbattono le torri gemelle, bomba nella stazione…
Etc.) ma ampliare lo sguardo alla situazione mondiale generale. Fare
una panoramica prima di scendere nel dettaglio; acquisire il punto di
vista dall’alto e poi non smettere mai di chiedersi: “Cui Prodest?” A chi giova?
Io mi sto chiedendo quante persone sono finite in terapia intensiva perché, spaventate, con dei sintomi influenzali si sono riempite di aspirina considerandola innocua.