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Commento di morias

su Marchionne lascia FCA: nessun rimpianto


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morias morias 21 agosto 2018 17:44

Sergio Marchionne ha avuto il grande merito di internazionalizzare il settore auto italiano, e se questo ha comportato una decentralizzazione della sede societaria in Olanda e a Londra ai fini fiscali ben venga. L’ad Marchionne venne chiamato al capezzale Fiat nel 2004 quando il pericolo era rappresentato dal tentativo di General Motors di acquisire Fiat con il chiaro obiettivo di smembramento della casa automobilistica italiana e di mettere le mani sul suo know how.


Il superamento del conflitto sociale operaio, fomentato da ambienti sindacali retrogradi e non del tutto disinteressati, è stato possibile grazie ad un potere politico incapace di una seria programmazione del futuro di questo Paese.

La chiusura di stabilimenti improduttivi, come quello di Termini Imerese, è stato frutto di una scelta ben precisa: non ci possiamo più permettere di tenere in piedi siti pseudo-industriali come contentino politico per creare bacini di consenso, e di voti, per l’allora DC e per qualunque altro partito.

Infine l’elogio fatto dall’autore dell’articolo per Montezemolo mi suona del tutto fuori luogo, perché se vogliamo parlare di Ferrari bisogna aggiungere che tra i successi di Marchionne v’è anche la quotazione in borsa del "Cavallino Rampante" che in poco più di un anno ha raddoppiato la sua capitalizzazione: che fa seguito ad un aumento degli ordinativi per la casa di Maranello senza precedenti.


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