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Commento di Carlo Caponi

su Foibe, la verità compromessa. Intervista alla studiosa Claudia Cernigoi


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Carlo Caponi 6 febbraio 2018 00:30

Dalla testimonianza del triestino Raffaello Camerini, lavoratore coatto alla cava di bauxite di S. Domenico d’Albona nel luglio 1940 … La crudeltà dei fascisti italiani contro chi parlava il croato o si opponeva a cambiare il proprio nome croato o sloveno con altro italiano era tale che di notte prendevano di forza dalle loro abitazioni gli uomini … li trascinavano fino a Vines, Chersano e altre località limitrofe ove c’erano delle foibe e lì, dopo un colpo di pistola alla nuca, li gettavano nel baratro.

I pozzi minerari di Albona furono appunto uno dei siti dai quali i vigili del fuoco italiani recuperarono un paio di centinaia di corpi dopo il novembre del ’43. Chi continua ad accusare l’esercito di liberazione jugoslavo di eccidi spaventosi dimentica o non sa che furono i fascisti italiani a inaugurare le foibe come luoghi per far scomparire i corpi delle vittime dell’epurazione italiana contro gli sloveni. Poi le parti si sono invertite, ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Se non ci fosse stata l’occupazione italiana e tedesca di quelle terre nessuno parlerebbe di foibe oggi. 


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