Dalla testimonianza del triestino Raffaello Camerini, lavoratore
coatto alla cava di bauxite di S. Domenico d’Albona nel luglio 1940 … La crudeltà dei fascisti italiani contro chi
parlava il croato o si opponeva a cambiare il proprio nome croato o sloveno con
altro italiano era tale che di notte prendevano di forza dalle loro abitazioni
gli uomini … li trascinavano fino a Vines, Chersano e altre località limitrofe
ove c’erano delle foibe e lì, dopo un colpo di pistola alla nuca, li gettavano
nel baratro.
I pozzi minerari di Albona furono appunto uno dei siti
dai quali i vigili del fuoco italiani recuperarono un paio di centinaia di
corpi dopo il novembre del ’43. Chi continua ad accusare l’esercito di liberazione jugoslavo di eccidi spaventosi dimentica o non sa che furono i fascisti italiani a inaugurare le foibe come luoghi per far scomparire i corpi delle vittime dell’epurazione italiana contro gli sloveni. Poi le parti si sono invertite, ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Se non ci fosse stata l’occupazione italiana e tedesca di quelle terre nessuno parlerebbe di foibe oggi.