Cosa NON fare >
A
fronte di eventi eccezionali è iniziativa pregevole promuovere anche raccolte
pubbliche di fondi al fine di contribuire all’onere di esigenze basilari ed
urgenti.
Questo non si può dire circa la campagna di solidarietà che è stat
attivata, per ben 3 volte, dalla Protezione Civile tramite il n. 45500. Nel
merito.
E’ BENE ricordare che all’avvio è stato suggerito di scegliere tale
donazione piuttosto che optare per raccolte di beni di uso contingente (cibo,
vestiario, utensili, ecc).
IN SEGUITO si è aggiunto che tali somme concorreranno
alla futura opera di “ricostruzione”.
Senza tuttavia chiarire che per esaurire la
fase “preliminare” di elaborazione e di autorizzazione all’impiego serviranno diversi
mesi. Oltre al fatto che per un’adeguata “ricostruzione” si prevedono capitoli
di spesa nell’ordine di 3-4 miliardi di euro.
Ergo.
Fare APPELLO alla solidale
generosità dei cittadini ha senso solo a fronte di riscontro tangibile e
immediato dei benefici prodotti.
Trasparenza e rapidità operativa devono quindi
essere le prime caratteristiche dello strumento amministrativo attivato. Già disponibile
oppure da predisporre.
Sono le crude immagini delle esigenze-difficoltà in atto
che spingono il cittadino a mettere mano al portafoglio. Ed insieme la speranza
di constatare “presto” un qualche effetto positivo di tale gesto.
Altrimenti
subentrerà la sgradevole e frustrante sensazione di una iniziativa dal mero sapore
demagogico.
PROPRIO in caso di donazioni solidali è essenziale il valore e
significato di Parola e Merito …