Ringrazio Mazzeo per il suo articolo, come sempre
interessante e molto ben documentato.
Rilevo però che in quest’articolo le argomentazioni di
principio sono relegate nell’ultimo capoverso, dopo lunghe spiegazioni sulla
precisione o meno dei droni, su come
vengono prese le decisioni di colpire un bersaglio, sulla diffusione dei droni
e sulla loro collocazione in Italia.
Il titolo mi sembra che suggerisca che gli italiani non
insorgono contro questa barbarie perchè ci sarebbe un interesse italiano
sull’uso dei droni.
Ritengo che
l’uccisione di persone che non siano state sottoposte a regolare processo sia
il punto importante e perciò
ripropongo qui un mio commento di ieri ad altro articolo sui droni.
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In
questa faccenda di ammazzare la gente mediante dei droni ci sono molti aspetti:
gli inevitabili errori, il fatto che l’assassino stia lontanissimo e protetto
da anonimato, la totale slealtà del combattimento, in cui l’assassino non
rischia niente e dispone di altissima tecnologia mentre gli assassinati no...
Ma
prima di questi aspetti ce n’è uno pregiudiziale a tutti gli altri: da diversi
secoli noi viviamo in stati nazionali retti da un patto sociale per cui i
singoli rinunciano a farsi giustizia da soli e delegano la giustizia allo
stato. Questo la esercita in forma pubblica e -normalmente- attraverso un
processo che deve seguire le leggi di quello stato e che prevede i diritti di
difesa dell’imputato. Non è ammesso che
lo stato non faccia alcun processo e incarichi un sicario di ammazzare quello
che lui ritiene colpevole. Perfino Stalin si sentiva in dovere di
processare formalmente e condannare (sappiamo come) chi lui mandava in
Siberia. Ci sono stati crimini contro l’umanità commessi dagli squadroni della
morte in Brasile, in Argentina, in Nicaragua, in cui uno stato fascista
inviava -non ufficialmente- i suoi sicari e faceva sparire gli oppositori;
questi crimini sono stati condannati da tutto il mondo e quei governi
(normalmente governi fantoccio di Kissinger e degli USA) delegittimati di
fronte al diritto e di fronte alla
storia.
Con
i droni USA sta accadendo proprio questo, ma con una variante: il governo di un
paese (gli USA) uccide chi gli pare, senza alcun processo, non tanto nel suo
paese, ma in altre parti del mondo.
Sappiamo
che dietro ci sta la teoria di W. Bush, per cui gli USA sarebbero sotto attacco
e si stanno difendendo in qualsiasi parte del mondo, ma i cittadini USA hanno
eletto Obama proprio per cambiare registro, e invece da questo punto di vista
le cose sono anche peggiorate.
Comunque,
indipendentemente da chi votano i cittadini nordamericani, mi sembra
incredibile che i cittadini di tutto il mondo e i loro governanti accettino
questa enorme violazione di ogni diritto
di legge, di diritto internazionale e di civiltà.