argomento complesso, che non può certo risolversi in un commento.
In questo momento c’è. fra genova e savona, un serial killer armato che uccide in maniera imprevedibile e che è ufficialmente un "evaso".
in realtà lui non è evaso, ma è uscito dal carcere con regolare permesso, come se non fosse un pericolo pubblico.
Se noi cittadini veniamo messi di fronte a queste scelte, credo che tutti -io per primo- optermmo per la pena di morte ad un simile pericolo pubblico.
Sono possibili scelte più "civili"?
Sì, ma a patto che ci sia una sostanziale tutela del cittadino onesto che rischia seriamente di essere vittima incolpevole.
Altrimenti, è bene toccare Caino, e toccarlo forte.
Se non è possibile "toccarlo" efficacemente, allora è bene eliminarlo, cioè ucciderlo.
Non è una scelta basata sui principi etici e sulla potenziale rieducazione. Se la rieducazione non è efficace, io cittadino ho diritto ad essere comunque protetto.
Se la pena detentiva non è efficace, ad esempio perchè i matti criminali ottengono licenze premio, allora è molto meglio la pena irrevocabile: la condanna a morte.
Sono un forcaiolo? e perchè no? la forca sulla pubblica piazza è moolto criticabile, ma è molto più civile di un serial killer a piede libero.
Comunque, c’è un serio problema di civiltà: in una società civile i cittadini rinunciano ad usare in prima persona la violenza perchè delegano questa funzione allo stato, che si assume il compito di proteggerli. Se lo stato clamorosamente disattende questo compito -come in questo caso- si rischia la rottura del patto sociale e qualsiasi cittadino si sentirà legittimato a sparare per difendere se stesso, i suoi familiari e i suoi beni.
In parole povere: a voler essere troppo civil con i delinquenti si rischia l’imbarbarimento di tuatta la società.
GeriSteve