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Commento di

su Il Made in Italy


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26 novembre 2013 14:21

Personalmente, già cerco di fare quello che raccomanda l’articolo. Ma bisogna stare molto attenti con il protezionismo fai-da-te. Se è un processo esclusivamente lasciato all’iniziativa individuale, senza un chiaro e organico indirizzo politico ed istituzionale, oltre che inutile può addirittura sortire l’effetto opposto.
La difesa del prodotto nazionale va fatta con criteri opposti al protezionismo di stampo fascista, quello per intenderci che portava all’autarchia: vanno corretti con provvedimenti mirati le concorrenze sleali, basate sullo sfruttamento della manodopera e sulla produzione indifferente alle problematiche ambientali.
Siamo un Paese senza materie prime e la nostra economia si sostiene con l’interscambio commerciale: benvenuta la concorrenza, quindi, ma tra nazioni con regole simili o assimilabili.
C’è poi da risolvere il problema di una finta Unione Europea, in cui il più forte usa le regole comunitarie per conseguire un ingiusto vantaggio nel confronto con i Paesi più deboli: questo è un’altro tipo di concorrenza sleale, forse persino più pericolosa delle altre.


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