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Commento di

su Grillo e i suoi ora anche contro i cittadini: adesso però basta...


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31 maggio 2013 14:58

Anche l’articolo che mi ha segnalato, come quello qui pubblicato è un insieme di opinioni discutibili nelle premesse e nelle analisi. 

Le faccio qualche esempio non esaustivo:

"Grillo voleva un risarcimento personale. Dai Media che lo avevano sbattuto fuori anni fa. Dai Partiti che non gli hanno aperto la porta quando pensava che bastasse il suo nome ad aprirgliele tutte"

Grillo chiese di potersi iscrivere al PD e partecipare alle primarie in quanto già da tanto tempo era titolare di un blog molto seguito e, pertanto, riteneva di poter essere portavoce di un gran numero di persone. Gli fu negato. Se lei pensa che fosse una questione personale tra lui e i media dovrebbe dimostrarlo, e comunque se ha a che fare con i media, cosa c’entra il PD?

Rabbia sapientemente abbracciata da gente navigata – anche se non sembra… - come quelli della Casaleggio & Co. Che sanno benissimo come sfruttare le rabbie per macinare soldi e visibilità.

 Si può dire tutto del M5S ma non che abbia fomentato la rabbia. Sicuramente ha raccolto il malcontento, ma non l’ha generato. I "vaffa" di Grillo (peraltro ignorati dal mainstream fino a febbraio 2013) non possono certo aver contribuito al malcontento più di alcune dichiarazioni di Berlusconi sulla magistratura o i "comunisti", per non parlare degli scandali politici un po’ di ogni colore ampiamente seguiti (giustamente) dalla stampa.

La gente arrabbiata – purtroppo – vuole gente ancor più arrabbiata a condurla verso la distruzione, che chiamano “cambiamento”. 

Questa gente arrabbiata che vuole la distruzione avrebbe votato un movimento che, tra le altre cose, ha nel suo programma l’insegnamento obbligatorio della Costituzione? 

I “grillini” invadono letteralmente il Parlamento . Gente che fino al giorno prima forse non leggeva nemmeno un quotidiano

Il 65% dei deputati del M5S sono laureati. Il profilo personale di molti di essi non farebbe pensare a gente che non ha mai letto un quotidiano. 

D’altra parte, l’incauto Grillo, non ha saputo nemmeno prevedere che se avesse mandato dentro le Istituzioni gente che lui non sa ancor oggi chi siano, non avrebbe potuto né fidarsi né gestirli.

Infatti Grillo non gestisce nessuno. Fa da garante relativamente alle regole fondamentali del M5S (può scaricarsi il non statuto e le regole del parlamentare)

Come ha potuto non pensare ad esempio, che gente comune che si vede all’improvviso versare sul proprio conto corrente l’equivalente di un intero anno di lavoro – nella migliore delle ipotesi – in un solo mese, non desse di matto e immediatamente disconoscesse il non statuto e tutte le sacre balle che avrebbero dovuto essere la base, il fondamento del M5S? 

Non ho visto fino ad ora masse di dissidenti grilline che rifiutano le regole che hanno accettato. Ho notato e apprezzato la coerenza, ad esempio, nel diminuirsi lo stipendio e restituire le spese non rendicontate. 

Si sono subito trasformati in personaggi della “casta” senza se e senza ma mettendo in imbarazzo tutto il loro sistema, Grillo in testa
 
Questo giudizio non riesco a commentarlo perché non ne deduco le premesse.

La rivoluzione, signori, è cosa dura e non è per tutti . Si fa soffrendo uniti per una causa comune e non certo approfittando del sogno della Rivoluzione per divenire immediatamente complici del sistema che ti ammalia col denaro, col potere, con quelle facilitazioni che possono aver presa solo su persone dalla personalità fragile e che nulla mai nella vita hanno vissuto e avuto.

Idem come sopra

In conclusione, direi che i suoi due articoli che ho letto non mi sembrano grandi esempi di giornalismo ma piuttosto delle opinioni assimilabili alle chiacchiere da bar.

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