Buongiorno,
ti ringrazio per la tua ricostruzione. Come ti h già scritto conoscevo Pinelli e anche Valitutti. Quest’ultimo disgustato da quanto accaduto in quegli anni ai nonviolenti poi scelse la via della violenza e alla fine, disperato, si tolse la vita.
per me la morte di Pinelli e gli oltraggi nonchè botte a tutti gli anarchici nonviolenti di quei giorni sono ancora una ferita aperta e dolorosa.
Anch’io ho scritto un ricordo di Pinelli e delle vicende, invitando a leggere il libro di Licia Pinelli, la moglie di Giuseppe che non smise mai di lottare per ottenere giustizia:
Marinella