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Commento di

su Il terremoto dell'Aquila? Una strage di classe


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25 ottobre 2012 10:26

Guardi, sig. Paolo, che ciò che teme è venuto già fuori. E a suo tempo, non ora. Ha ascoltato la registrazione telefonica relativa a Bertoldaso, perché così è corretto chiamarlo, e Daniela Stati, assessore regionale abruzzese? Si tratta della telefonata avvenuta pochi giorni prima della scossa più forte. Quel tale, che non saprei altrimenti definire, ammetteva candidamente di stare preparando la famosa riunione per tranquillizzare gli "imbecilli", così sono definite le vittime del terremoto da questo terrorista di stato, che altrimenti avrebbero potuto creare fastidi a lui e agli altri suoi colleghi scienziasini mortificatisi per interesse ai voleri dei politicanti. A quegli stessi colleghi, luminari dell’ignoto poiché ammettono di non saper nulla sui terremoti, che adesso sdegnati per la disonestà dimostrata verso i cittadini e ancor più verso la Scienza e non la scienza, si sino finalmente dimessi. Speriamo che così si smantellino i carrozzoni che hanno finora sostenuto!
Forse però è bene ricordare cosa sia la Scienza. Essa, nella accezione più completa e vera, è il sapere capace di garantire la propria validità, come ho già scritto, e perciò di consentire A CHIUNQUE DI CONTROLLARE L’AFFIDABILITA’ DELLE PROPRIE AFFERMAZIONI. Le risulta che si siano comportati così gli scienziasini aquilani? Costoro, tramite il loro portavoce Bertoldaso, hanno considerato IMBECILLI coloro che avessero osato mettere in discussione le loro fesserie! I morti aquilani, secondo questo corrotto somaro, furono degli IMBECILLI! Per cui, altro che Galileo! Se qualcuno ha vilipeso la memoria di costui, questo irresponsabile, o meglio questi irresponasabili, vanno individuati nei dimissionari scienziasini! Perché, al di fuori di quel che riportavo, non c’è la Scienza, ma l’opinione. Non a caso, Platone ( ma costoro lo avranno almeno letto?) paragona l’insicurezza dell’opinione e l’instabilità del suo’sapere’ alle statue di Dedalo, le quali davano all’osservatore ( come stanno facendo ora i paracliti di questi asini corrotti!) una tale impressione di movimento che questi se le vedeva sfuggire dinnanzi, incapace di fermarle (così come adesso è difficile arginare i corrotti e gli ignoranti levatisi in difesa di questi criminali) e di gustare più a lungo della loro indubbia bellezza (così come appariva indubbia la bellezza delle cavolate sparate da costoro sull’evento sismico). Tali statue, infatti, pur essendo assai belle a vedersi (proprio come le fesserie di regime snocciolate da quei meschini servi!), non avevano più valore di uno schiavo che se la fosse svignata, sicché diventava necessari legarle. "Allo stesso modo -continua Platone nel Menone - le opinioni veraci rimangono finché sono belle ( e non arriva la scossa!) e buone, ma non restano a lungo e purtroppo lasciano gli uomini". Non solo li lasciano, ma gli fanno lasciare pure questo mondo di lacrime sotto le macerie! Di conseguenza, esse non hanno molto valore finquando non si riesce a legarle attraverso un ragionamento causale. Solo dopo essere state legate esse diventano CONOSCENZE E QUINDI STABILI. Capisce ora perché la Conoscenza, e non l’INSCIENZA E LA CORRUZIONE ostentata da costoro, sia pregevole rispetto alla pur retta opinione? Ma i corrotti e gli ignoranti preferiscono perdersi dietro i tromboni scienziasini. Così è, se vi pare.


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