La popolazione conosce bene l’importanza delle radiazioni nucleari, utilizzate in modo appropriato in medicina milioni di persone hanno avuto salva la vita.Queste radiazioni non sono diverse da quelle di Chernobyl o Fukushima.
Forti dosi di radiazioni nucleari vengono utilizzate durante un ciclo
di radioterapia (RT) per uccidere le cellule tumorali dei malati di
cancro. Milioni di pazienti ogni anno in tutto il mondo ricevono un
simile trattamento e tornano casa grati a questo trattamento medico che
ha salvato e prolungato la loro vita. Un simile trattamento dura in
genere dalle 4 alle 6 settimane somministrando al paziente una dose
giornaliera di 2.000 mSv diretta contro le cellule tumorali. Purtroppo
non è possibile limitare la radiazione al solo tumore anche i tessuti
degli organi vicini colpiti, in genere ricevono in media poco meno di 1.000 mSv
al
giorno. In un trattamento RT standard gli organi sani vicini al tumore
ricevono in un mese poco più di 20.000 mSv e possono sopravvivere
mentre il tumore riceve almeno 40.000 mSv, la dose che lo elimina . Da
notare che la dose di 20.000 mSv con cui si irradiano inevitabilmente i tessuti sani
periferici di un tumore è ben cinque volte il dosaggio ricevuto da
alcuni dei più esposti operai di Chernobyl durante la fase più difficile
della messa in sicurezza del reattore e la dose massima consentita agli
operai giapponesi che lavoravano ai reattori di Fukushima danneggiati
era di 250 mSv.
Ecco lo schema molto semplice del funzionamento di un trattamento RT.
Ogni giorno le cellule tentano di riparare i danni causati dalle
radiazioni. Per le cellule tumorali i meccanismi di riparazione naturali
delle cellule sono marginalmente sopraffatti dal dosaggio di 2000 mSv al
giorno, per il tessuto periferico invece la dose più bassa (1000 mSv al
giorno) fa si che i meccanismi di riparazione sono in grado di
completare le riparazioni prima del giorno successivo. Questa
separazione delle dosi nei trattamenti giornalieri si chiama
"frazionamento". Dopo 4 - 6 settimane il tumore è morto e si separa
dai tessuti degli
organi periferici che sopravvivono . (Prof. Wade Allison
dell’Università di Oxford " La fiducia del pubblico nel settore
dell’energia nucleare ")
http://www.radiationandreason.com/